sabato 5 novembre 2016

Alienante!

Sono incredibilmente, nuovamente uscita con Riccardo. Mi ha incredibilmente, nuovamente portato nel mio ristorante preferito. E mi ha incredibilmente, nuovamente offerto la cena: salmone in crosta, patatine fritte e salsina speciale preparata con ingredienti segretissimi, un piatto che letteralmente adoro. La nostra seconda uscita insieme nell'arco di soli dieci giorni; e tutte queste cortesie per un motivo che mai più mi sarei aspettata: Ricky non vuole soltanto condividere l'intimità con me, ma ha piacere di passare del tempo insieme al di fuori del lavoro, sta benissimo quando è con me e gli piace quando facciamo le nostre lunghe chiacchierate, perché "vedi Kerry, io a volte mi sento così ragazzino; tu invece sei saggia e matura, sei una donna". E meno male che a quarant'anni mi viene detto che sono una donna e non una bambinetta.
Questo è un "complimento" che mi sento fare da parecchi uomini... complimento? Dire che alla mia età sono una donna è una semplice constatazione, non un complimento; semmai quelli come voi, che a trenta, quaranta, cinquant'anni non si comportano ancora da adulti sono un tantinello immaturi, don't you think?
Anyway, Ricky mi ripete per tutta la sera che io riesco davvero a capirlo, e mi racconta delle sue innumerevoli ex e di come non lo facessero stare bene per niente; allora esclamo: "Dillo a me, che il mio ex fidanzato mi ha mollata senza possibilità di replica, ma continua a controllarmi su ogni social per la sua eccessiva gelosia e possessività. Ma poi ti sembra normale uno che in quei momenti mi costringeva ad arrivare al culmine ad ogni costo? Invece di divertirmi mi sembrava di dover sostenere un compito in classe!"
- "Ah boh. Tutti tu li trovi...", commenta Riccardo. Bravo tesoro, l'hai detto; infatti eccoti qui davanti a me.
- "Ma poi Kerry, che fine ha fatto Giorgio, il nostro collega con cui facevi jogging? Non mi hai più aggiornato."
- "Non c'è niente da aggiornare. Ci sono uscita un anno fa per sole due settimane in cui l'avrò visto sì e no tre volte; e continua a riempirmi di messaggi sostenendo che mi ama! Un altro pazzo. Trovo sempre e solo pazzi."
- "Grazie."
- "Nooooooo, Ricky!! Ma che hai capito? Tu sei chiaramente escluso da questo discorso..." (insomma... più o meno...). Abbozzo un sorriso di circostanza e super imbarazzato, sperando di non averlo offeso. Ma il mio gigolò preferito è troppo siddhartiano per offendersi per simili sciocchezze. E ricambia gentilmente il mio sorriso. E io mi sciolgo, stile Amélie Poulain del Favoloso Mondo di Amélie.  
Tra storie di ex fuori di testa e mille risate fatte su qualsiasi argomento di cui parliamo, la serata volge quasi al termine ed è ora di tornare a casa. Saliamo quindi sulla macchina di Riccardo, ma non riesce a metterla in moto. 
- "Kerry, ho bevuto troppa birra e non riesco nemmeno a girare la chiave nel cruscotto. Per favore, guida tu che sei astemia e sicuramente più lucida."
- "Ok, ok", e mi siedo al posto di guida. Però, che noia guidare un'auto non mia e per di più con tutta questa nebbia. Ma soprattutto, quei due semafori davanti a me lampeggiano che sembrano impazziti, sono quasi accecanti e fatico a vedere la strada. E tutti questi cartelloni pubblicitari con le luci a LED sono veramente eccessivi e fastidiosi... cartelloni pubblicitari luminosi? Non ricordavo ci fossero su questa strada... Quando li hanno messi? E questo susseguirsi di buio e luci di lampioni sembrano quasi i salti temporali che si vedono nei telefilm... salti temporali? Ma che diavolo sto dicendo? Non esistono i salti temporali! Oppure sì?
Inizio a non sentirmi del tutto a mio agio e mi giro un attimo a guardare Riccardo. Ed eccolo lì, che mi fissa, con un mezzo sorriso sornione, e chissà a cosa sta pensando. 
- "Ricky, che sta succedendo?"
- "Alienante, non trovi? Io mi sento un pochino alienato..." e scoppia a ridere.
- "Riccardo, stai per caso alludendo al fatto che gli alieni siano in procinto di prenderci?"
- "O forse ci hanno già presi, e potrebbe non essere la prima volta. O forse sei con uno di loro proprio adesso."
- "Dai Ricky, non scherzare; chi ti credi di essere, Ford Prefect di Guida Galattica per Autostoppisti? Solo perché ti ho detto che ho ripreso a leggerlo? Oppure vuoi emulare il Dottore più affascinante dell'universo (Doctor Who, per intenderci) perché sai che ne sono innamorata e sei geloso?"
- "Io non sono geloso, perché tanto puoi scappare ai margini dell'universo, ma il nostro legame è ormai indissolubile". E ride di nuovo.
Ecco, lo sapevo. Non era umanamente possibile che Riccardo riuscisse sempre a conquistare tutte quelle donne senza il minimo sforzo. Ed aveva dell'incredibile il fatto che avesse fatto perdere la testa persino a me che non la perdo mai per nessuno. Questa era la prova inconfutabile che Riccardo fosse un alieno.
Quindi io sono un'addotta? Gli addotti sono le persone che subiscono rapimenti alieni, o almeno, così mi era stato spiegato dal mio ex fidanzato super nerd, fissatissimo con UFO  e company. O forse Ricky non è un alieno, ma è anche lui un addotto, probabilmente un addotto consenziente che trama alle mie spalle. Ed ecco spiegata l'attrazione mista ad ossessione che provo per lui: perché abbiamo avuto miriadi di "rapporti" sulla stessa astronave! 
No, aspettate. Ma che vado farneticando. Tutta questa storia è sì misteriosa e ha dell'incredibile (quante volte ho usato la parola "incredibile" in questo articolo?). Ma devo restare con i piedi ben ancorati per terra se voglio capirci qualcosa. Anche se inizio quasi a sentirmi come Clara Oswald in Doctor Who. Cosa ne dite? Le somiglio? Per lo meno gli stivaletti sono gli stessi.
E se invece provassi a fare come Douglas Adams e ci scrivessi sopra un romanzo? Voi sareste interessati al proseguio della storia? E mi appoggereste? Fatemi sapere cosa ne pensate, commentando qui direttamente o contattandomi in privato.
Au revoir, mes amis! ;-)