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sabato 29 settembre 2018

Il ritorno di Dario

Ci sono favole che meritano di essere vissute per quello che sono: favole.
Quando non cerchiamo a tutti i costi un sequel ed un prequel a queste favole, possiamo cullarci con le parole di quel dolce epilogo "...e vissero per sempre felici e contenti", senza chiederci cosa realmente accadrà dopo.
I sogni iniziano e finiscono nell'arco di una notte, anche quando sono bellissimi, e non ci curiamo del fatto che non continuino la notte seguente, perché li prendiamo per ciò che sono: sogni.
Impariamo a vivere nello stesso modo spensierato i bei momenti che la vita ci offre.
Ed è ciò che ultimamente ho fatto io con Dario, senza curarmi del prima, del durante, del dopo. 
Dario era stato il motivo per cui avevo intrapreso l'avventura fantastica di questo blog (L'incanto di un momento). Ne ero stata innamorata, i miei pensieri su di lui erano diventati talmente ossessivi che ero stata sull'orlo di una crisi di nervi, soprattutto dovuta al fatto che stavo attraversando il periodo più tragico della mia vita, ma anche grazie ai sottili giochetti narcisistici che Dario stesso attuava.
Alla fine ne ero uscita, anche perché questo blog mi aveva aiutato a metabolizzare; e Dario era incredibilmente passato al ruolo di mio migliore amico, dandomi persino parecchi consigli sugli uomini. 
Ma la verità era un'altra: sono quasi certa che Dario non sopportasse il fatto che non ero più innamorata di lui, smettendo quindi di essere un gratificante giochino nelle sue mani. Mi stavo ormai accorgendo di tutti i suoi modi subdoli e decisi di allontanarmene definitivamente.
Una sera, non molto tempo fa, ci siamo ritrovati casualmente ed inaspettatamente a ridere e scherzare insieme in un locale. E nel bel mezzo della conversazione, Dario esordisce con un "mi era mancato tutto questo". Sorrido e penso che lo stesso vale per me.
Una settimana circa dopo quell'incontro il telefono squilla mentre torno a casa dal lavoro. Lo prendo dalla borsetta svogliatamente. Guardo il display: Dario.
Sono così sorpresa che non faccio nemmeno in tempo a rispondere. Ma dopo un'oretta mi telefona di nuovo; e a quel punto rispondo.
Sembra quasi imbarazzato, si ricorda del nostro appuntamento mancato di quattro anni fa e mi chiede la possibilità di rimediare. Rimango sgomenta: quell'inguaribile narciso sta provando a fare un'altra volta i suoi giochini perversi con me. Cosi, di punto in bianco, mi cerca nuovamente come nulla fosse; ma lui non sa che in questi anni Kerry è diventata totalmente un'altra persona. 
Che volete che vi dica, ovviamente ho accettato il suo invito, ma facendomi desiderare parecchio. Lo rivedo, solo perché ho sinceramente piacere di passare qualche ora in sua compagnia, e anche per ricordargli quanto si fosse comportato male quattro anni prima. Si scusa per avermi involontariamente ferita e mi spiega che non solo ha sempre tenuto moltissimo a me ed alla mia amicizia, ma sottolinea pure che come donna lo faccio impazzire. Quante stupide ed inutili lusinghe. E a che pro? Sta di nuovo cercando di farmi innamorare? Ma sinceramente la cosa non mi interessa più, e nemmeno mi disturba. Sono ormai immune al fascino delle sue prevedibilissime galanterie. 
Quindi decido di vederlo ogni volta che me lo chiede, facendo con lui tutto ciò che piace a me, tipo guardare la luna, ammirare le stelle, ipotizzare nostre vite precedenti insieme su altri pianeti e parlare di astronavi aliene venute per spiarci o addirittura rapirci. E non mi preoccupo se questi discorsi piacciano anche a lui oppure no.
Mi accorgo di essere veramente cambiata quando, al nostro
terzo appuntamento, Dario si allontana un attimo da me per fumare; alzo gli occhi al cielo e penso che vorrei rimirare il firmamento da sola, perché la sua presenza mi ha già stancata. Incredula di fronte ai miei stessi pensieri, il cuore mi si allarga per la gioia.
Dopo alcune uscite insieme, Dario ha ripreso i suoi comportamenti ambigui: sparisce, poi torna solo per scusarsi della sua assenza, poi mi chiede di vederci, poi ci ripensa e disdice l'appuntamento poche ore prima, poi si giustifica e mi telefona per informarsi se e quanto sono arrabbiata con lui, poi si fa "casualmente" vedere nei posti che sa che frequento, poi sparisce di nuovo.
Anni fa impazzivo dietro a tutto questo, perché non è il tipico atteggiamento maschile dell'uomo non innamorato che vuole divertirsi e dopo aver consumato si dilegua. No, questo è il classico atteggiamento narcisistico dell'egocentrico che vuole vedere quanto sei disposta a corrergli dietro, e gioca con la tua sanità mentale perché solo così avrà la certezza di averti ai suoi piedi. La cosa che maggiormente gratifica questi narcisi non è semplicemente far sesso con donne belle o bellissime, ma semmai gonfiare il proprio ego, gloriandosi delle loro conquiste e dando prova a se stessi ed al mondo intero della loro immensa potenza.
Stavolta con me non c'è riuscito. Sono rimasta ferma a guardare tutti i suoi vani tentativi per farmi capitombolare e intanto proseguivo tranquillamente la mia vita, talvolta non ricordandomi quasi della sua esistenza. E ad un certo punto ho realizzato quanto io fossi cresciuta: accorgermi che Dario, l'uomo che tanto mi aveva fatto disperare al punto di creare questo blog per uscire dalla depressione, non mi fa più alcun effetto; vedere che posso frequentarlo e poi assistere alle sue sparizioni ed ai suoi ritorni senza starci male; notare che al terzo appuntamento con lui provavo disagio perché mi sentivo già stanca di questa frequentazione per me troppo assidua; ecco, tutto questo mi ha dimostrato quanto sono cambiata in positivo. E mi ha resa più forte, sicura di me, tranquilla e serena. Avevo davvero bisogno di questa personalissima rivincita con me stessa. Non di una rivincita con lui, sia ben chiaro, che non so nemmeno se l'ho presa e, a dirla tutta, poco m'importa. Ma questa rivincita con la vecchia Kerry ci voleva proprio. E per una volta tanto lasciate che sia io a gloriarmi con voi di questa mia stratosferica conquista, dando prova a me stessa ed a voi lettori della mia immensa potenza.
Au revoir, mes amis! ;-)
E non dimenticate mai che...