tag:blogger.com,1999:blog-66552556555809480322024-03-26T08:43:34.883-07:00DeBritGirl - il blog di KerryBenvenuti nel mio salotto :-)
Qui parleremo di uomini, amicizie, vita quotidiana, make-up, libri e ovviamente British style.
Seguitemi anche su Google+ come Deborah Gorrino; su Facebook come Deborah Gorrino (Cereal Killer) o come Kerry Debritgirl; su Twitter come @DebbieDebbyGo o come @Kerry; su Instagram come @Mokuren75.Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.comBlogger72125tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-33384262057624674712024-03-26T08:31:00.000-07:002024-03-26T08:42:34.027-07:00Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro<div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br />Mi piacciono i romanzi scritti in prima persona. Ci si identifica facilmente con i pensieri del protagonista che spesso, chissà perché, sono anche i nostri. È stato semplice capire alla perfezione i sentimenti di Kath, personaggio principale di <i>Non lasciarmi</i>. Credo che chiunque potrebbe immedesimarsi nei suoi detti e non detti, nel suo sentirsi mortalmente ferita da banalissime frasi pronunciate nel modo sbagliato, e che, a ripensarci più tardi, a freddo, ci si accorge che non erano poi così offensive. La bravura di Ishiguro nel dipingere caratteri così profondamente umani è notevole. Aveva ragione la mia collega ed amica a consigliarmi di leggere i suoi romanzi, per la delicatezza con cui tratta argomenti per niente facili, come la sofferenza che aleggia soprattutto in alcuni reparti ospedalieri, o il sesso, che potrebbe risultare imbarazzante sia vissuto da ragazzini e sia, perché no, molte volte anche da adulti. Eppure, nonostante la mia eccessiva empatia verso ciò che vedo nei film, leggo nei libri e persino quando ascolto le notizie del telegiornale, sono riuscita a non piangere (a parte, ebbene sì, lo ammetto, un unico frangente in tutto il libro) e, a discapito della mia educazione da ragazza per bene degli anni Ottanta, non sono rimasta minimamente infastidita dalle volte in cui si parla apertamente di sesso e di come lo affrontino gli studenti di questo misterioso istituto. E tutto questo è merito, come vi dicevo, della delicatezza dell’autore.</div><div style="text-align: left;">Fin dalla prima pagina c’è però qualcosa che non torna: Kath è un’assistente che si prende cura di “donatori”, che non sembrano essere in gran forma. Chi sono questi donatori? E perché lei se ne occupa prendendosi così a cuore le loro situazioni? Ishiguro ci tiene col fiato sospeso ad ogni pagina. Si vuole andare avanti per saperne sempre di più, per capire cosa sta succedendo. Sembra tutto così strano… </div><div style="text-align: left;">Kath ci parla di sé, della sua vita, delle sue esperienze, dividendo la storia in tre parti: la sua spensierata infanzia nella scuola di Hailsham; la sua adolescenza con i normali turbamenti dell’età, turbamenti non solo sessuali o amorosi, ma vissuti nei più svariati ambiti; la vita da adulta, con il suo lavoro e la sua solitudine interiore.</div><div style="text-align: left;">Tutti noi abbiamo provato almeno una volta ciò che ha sofferto Kath: ad esempio il vedersi sminuiti dall’amico/a che ci ritorce contro le confidenze che gli/le abbiamo fatto solo per autoincensarsi e sentirsi migliore di noi, e che ci fa sentire sbagliati solo perché talvolta siamo preda delle nostre emozioni o perché proviamo pulsioni più che naturali per un essere umano. Fortunatamente però, anche nelle nostre vite reali, così come in questo romanzo, capita poi d’incontrare anche chi ci spiega che invece è tutto normale (“Immagino che succeda a tutti, e dovrebbero ammetterlo con se stessi, se fossero onesti. Non penso che ci sia niente di diverso in te…”). Grazie Ishiguro, che attraverso Kath ci insegni che non abbiamo nulla di cui vergognarci, anche se ci assalgono piccoli pensieri di vendetta, che tanto non attueremmo mai. </div><div style="text-align: left;">È ammirevole la resilienza, almeno per gran parte del racconto, di due personaggi principali che non lottano contro il destino, ma lo accettano abbastanza serenamente. Ma proprio in virtù del fatto che questo autore sa rappresentare così bene le sfumature dell’animo umano, non mancheranno i momenti di rammarico per ciò che non si è fatto o si è fatto troppo tardi. E chi di noi non li ha mai avuti? Fortunatamente non mi appartengono molto, mi capitano ovviamente, ma so tirarmene fuori in fretta, e mi piacerebbe dire a questi studenti una frase di <i>Blade</i> <i>Runner</i> che tanto mi è cara (lo so, non perdo occasione di citarlo :-):</div><div style="text-align: left;">“ I didn’t know how long we had together… who does?” (Non sapevo quanto tempo ci restasse da passare insieme…ma del resto chi lo sa?)</div><div style="text-align: left;">Se avete visto <i>Blade Runner</i> o se leggerete <i>Non lasciarmi</i>, immagino capirete.</div><div style="text-align: left;">A proposito di film! Sono curiosissima di vedere il film con Carey Mulligan, Keira Knightley e Andrew Garfield che hanno tratto da questo meraviglioso libro.</div><div style="text-align: left;">E con questa chicca nonché indiscutibile perla di saggezza tratta da <i>Blade Runner</i>, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima recensione :-)</div><div style="text-align: left;">Au revoir, mes amis! ;-)</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLAoBNdwF5OCDgjC-kdhD4J6pM5169neNm2dnUmyqGi77yBYwX16HJV4-2P4JOMYpufeacD3UX6hvD19SCz7oxHXAT6ktz-78E3AjJ-hJwjzbIo2E0ix6C4kyLVeLyh_6j-w4DvZY3dWo4dQduu3puVcl7lpmxGOproPiu5Ypge_4l15wyJZuvJSJsAeM/s5252/IMG_2486.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4135" data-original-width="5252" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLAoBNdwF5OCDgjC-kdhD4J6pM5169neNm2dnUmyqGi77yBYwX16HJV4-2P4JOMYpufeacD3UX6hvD19SCz7oxHXAT6ktz-78E3AjJ-hJwjzbIo2E0ix6C4kyLVeLyh_6j-w4DvZY3dWo4dQduu3puVcl7lpmxGOproPiu5Ypge_4l15wyJZuvJSJsAeM/w400-h315/IMG_2486.jpeg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-66265974182493210022024-03-14T14:07:00.000-07:002024-03-14T14:10:39.608-07:00Cronache marziane di Ray Bradbury <div style="text-align: left;">Se penso a <i>Cronache marziane</i>, penso ad una lunga poesia che mi ha incantata fin dalle primissime righe: episodi sparsi, tenuti insieme da un unico filo conduttore, ovvero il mito di Marte, scritti con un linguaggio estremamente aulico, ricco di immagini suggestive, che spesso quasi commuovono. Marte è il pianeta rosso per eccellenza, ma in questi racconti si fa riferimento a vari colori, tra cui il bruno, il dorato, l’azzurro agata. Ed è per questo che guardando questa foto che ho scattato dalla finestra di casa mia, sogno il pianeta immaginato da Bradbury, che sicuramente non corrisponde alla realtà.</div><div style="text-align: left;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcoxpRwj3yjf1Rrl11lHdDiJYBCFYEaxU2pBf4eBkpScENYUo98qaNkcVxTOcpBUFVJ4XQTC9ENXcF2HUCs2ozoDGJpvFINUjBOn4r73B4OpqP2Ple4lapl43JPZWVTDJHhFhR54vepl0FyvBFFRkLtdF3yw8ykT904GdztjKrrIqulLlQRRezgLvzQQ8/s5712/IMG_2042.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4284" data-original-width="5712" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcoxpRwj3yjf1Rrl11lHdDiJYBCFYEaxU2pBf4eBkpScENYUo98qaNkcVxTOcpBUFVJ4XQTC9ENXcF2HUCs2ozoDGJpvFINUjBOn4r73B4OpqP2Ple4lapl43JPZWVTDJHhFhR54vepl0FyvBFFRkLtdF3yw8ykT904GdztjKrrIqulLlQRRezgLvzQQ8/w400-h300/IMG_2042.jpeg" width="400" /></a></div><br /></div><div style="text-align: left;">Non sarà facile scrivere questa recensione, ci sono così tante cose de dire che mi servirebbe lo spazio di un saggio accademico, e soprattutto vi toglierei il gusto della sorpresa che mi ha colto ad ogni pagina. </div><div style="text-align: left;">Ho letto questo libro nella nuova edizione Mondadori del 2020, tradotta meravigliosamente da Veronica Raimo, con una puntualissima postfazione di Tristan Garcia, che in una manciata di pagine riesce a racchiudere l’essenza di questo viaggio interplanetario. Ma soprattutto in questa edizione è presente un’introduzione di Bradbury stesso che, pur non volendolo ostentare, non può far altro che mostrare il fascino e la simpatia che sicuramente caratterizzavano la sua persona. E così ci racconta che un grande scrittore visionario come Aldous Huxley lo aveva definito “poeta” ed aveva pienamente ragione, perché in queste <i>Cronache marziane</i> si respira poesia a pieni polmoni, e ad ogni pagina mi sentivo sempre più innamorata: di Marte, della civiltà marziana, dell’atmosfera magica del pianeta, di Ylla (il mio cuore si è spezzato insieme al suo e non ho nemmeno avuto la forza di piangere, ma solo voglia di rannicchiarmi con lo sguardo fisso nel vuoto), mi sono innamorata dell’idea del capitano Nathaniel York, dell’integrità e dell’intensa spiritualità di Spender (che tanto mi ha fatto soffrire), della genialità crudele di Stendahl che mi ha lasciata sgomenta e piena di orrore.</div><div style="text-align: left;">Bradbury era uomo di immensa cultura e in quest’opera cita persino dei famosissimi versi di una poesia di Ben Jonson (non lo si dice nelle note, quindi se non li riconoscete nel testo, chiedete a me ;-), fa più volte riferimento a Lord Byron, e a maestri quali Edgar Allan Poe, Lewis Carrol e Lovecraft. E se Ray Bradbury resta Ray Bradbury, non poteva mancare un episodio in cui si paventa, e ovviamente si condanna, una futura ed ipotetica censura (o peggio ancora distruzione) dei libri, soprattutto di quelli con soggetti fantasiosi, assolutamente distanti dalla realtà.</div><div style="text-align: left;">Questo libro mi ha riempito il cuore. Mi ha commossa, mi ha fatto riflettere, mi ha emozionata e spaventata.</div><div style="text-align: left;">Ma attenzione: non è un libro di fantascienza. È lo stesso Bradbury a precisarlo nell’introduzione. <i>Cronache</i> <i>marziane</i> parla di mito puro, di quei miti che ci facevano rimanere a bocca aperta e sognare per ore ed ore quando eravamo bambini.</div><div style="text-align: left;">Anche se l’autore non lo considerava un libro di fantascienza, una domanda mi sorge spontanea: Philip K. Dick l’aveva letto prima di scrivere il suo <i>Ma gli androidi sognano pecore elettriche?</i> Secondo me la risposta è sì…</div><div style="text-align: left;">Il mio consiglio? Lo sapete già: LEGGETELO e abbandonatevi totalmente a fantasticare sulla culla o sul futuro, o su entrambi, chissà, dell’umanità.</div><div style="text-align: left;">Au revoir, mes amis! ;-)</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7G3R7uW3dlIon2sw-UggodC5Z6d_750u8TU3Z8dObvYo53U2GnygxtO25Oxpzzw0eqNNJM__boKaKqM00jQ5wWEg__y_cnFTSqJFs0BpDZf3Y07v_3pgaqQBnk74zFWHs8U7yrcrsmfSSbIJ13oJbY3y5fwHTEtza24e0oq_h87sRu2Apbg2CbRS7bXs/s5712/IMG_2343.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4284" data-original-width="5712" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7G3R7uW3dlIon2sw-UggodC5Z6d_750u8TU3Z8dObvYo53U2GnygxtO25Oxpzzw0eqNNJM__boKaKqM00jQ5wWEg__y_cnFTSqJFs0BpDZf3Y07v_3pgaqQBnk74zFWHs8U7yrcrsmfSSbIJ13oJbY3y5fwHTEtza24e0oq_h87sRu2Apbg2CbRS7bXs/w400-h300/IMG_2343.jpeg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-5330425139854111602024-02-28T11:50:00.000-08:002024-02-28T11:54:02.747-08:00Il Racconto dell’Ancella<div style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">Elettrizzata. Commossa. Soddisfatta. Sono i tre aggettivi che mi balzano in mente ora che ho appena terminato I Testamenti di Margaret Atwood. </span></div><div style="text-align: left;">I Testamenti è il seguito del Racconto dell’Ancella, un romanzo distopico che tratta però temi sempre attuali, come la sottomissione della donna e la progressiva perdita di dignità dell’essere umano nei regimi totalitari. </div><div style="text-align: left;">Ho letto Il Racconto dell’Ancella tutto d’un fiato all’inizio di quest’anno e l’ho trovato illuminante: nel suo ipotizzare un futuro tipicamente orwelliano, mostra la natura umana per quella che realmente è, senza falsi tabù o pregiudizi, e ci spinge a guardarci dentro, rendendoci dei giudici un po’ meno severi di noi stessi. È una storia forte, a tratti decisamente cruda, raccontata da un’ancella, ovvero una donna utilizzata solo a scopi di procreazione, da comandanti le cui mogli sono risultate sterili. </div><div style="text-align: left;">Le ancelle e quasi tutte le altre donne a Gilead non hanno il permesso di leggere o scrivere, persino le insegne dei negozi non hanno scritte, ma solo disegni. Ma soprattutto ogni donna deve vestirsi ed atteggiarsi in modo da non provocare gli uomini, che notoriamente s’infiammano alla sola vista di una caviglia…</div><div style="text-align: left;">Questo non è certamente il pensiero della Atwood, che persino nei ringraziamenti finali dei Testamenti, cita il suo compagno di vita, Graeme Gibson, suo “partner in tante strane e meravigliose avventure da quasi cinquant’anni”.</div><div style="text-align: left;">La Atwood non condanna né gli uomini né le donne, ma semmai la brama di potere che spinge alcuni esseri umani a comportarsi nei modi più biechi. Non condanna nemmeno chi si trova ad essere dalla parte dei carnefici, perché tutti hanno le loro motivazioni, come ad esempio la sopravvivenza e il non riuscire più a sopportare le torture più barbare e crudeli che si possono immaginare.</div><div style="text-align: left;">Non consiglierei questi libri a dei giovani lettori, che potrebbero sentirsi disturbati dai temi trattati, ma soprattutto perché non avrebbero ancora alle spalle un vissuto tale che li induca a guardarsi dentro con la dovuta profondità. Ammetto che il secondo libro, scritto circa trentacinque anni dopo Il Racconto d’Ancella, risulta più delicato. Ciò che mi ha entusiasmato è stato l’alternarsi di ben tre testimonianze, raccontate da tre donne con tre funzioni diverse a Gilead, testimonianze che sciolgono tutti i nodi del primo libro; in particolare mi ha colpito il mio simpatizzare con una tipologia di persona che non avevo assolutamente gradito nel Racconto dell’Ancella.</div><div style="text-align: left;">Un consiglio: se avete intenzione di guardare la serie tv con Elisabeth Moss, Joseph Fiennes, Yvonne Strahovski e Alexis Bledel, fatelo solo dopo aver letto i libri, perché già dalla prima puntata si spoilerano un paio di informazioni che si evincono solo alla fine del primo libro.</div><div style="text-align: left;">Entusiasta di questi due romanzi e pronta a leggerne molti altri della stessa autrice, vi saluto, dandovi il consueto appuntamento alla nostra prossima recensione.</div><div style="text-align: left;">Au revoir, mes amis! ;-)</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuNnKTPETu1chiCJEOZRBxJqy8un2XjjGUwoD4XJyOuzn4HyZhNLyw-9oYDceX1g_0DRDubGqUo1tMm5q6KXZEHLvGLiTMKOg3MYLvpxhgRPKpALBkTlzdPMId1xD7vw_eozm8JqTcwjwtqXTW5RoG7N-stPy78KYYfGedcjal2ouG2eitXv_2Lg2sEXg/s5171/IMG_2331.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4284" data-original-width="5171" height="331" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuNnKTPETu1chiCJEOZRBxJqy8un2XjjGUwoD4XJyOuzn4HyZhNLyw-9oYDceX1g_0DRDubGqUo1tMm5q6KXZEHLvGLiTMKOg3MYLvpxhgRPKpALBkTlzdPMId1xD7vw_eozm8JqTcwjwtqXTW5RoG7N-stPy78KYYfGedcjal2ouG2eitXv_2Lg2sEXg/w400-h331/IMG_2331.jpeg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-79257958089898653962024-02-17T05:08:00.000-08:002024-02-17T05:11:14.993-08:00Se solo fosse vero<div style="text-align: left;"> In questa settimana di San Valentino ho deciso di leggere qualcosa di romantico. Così ho optato per un libro che era nella mia libreria da quasi diciassette anni…</div><div style="text-align: left;">All’epoca avevo visto al cinema il film ispirato a <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbZVibghOrb-SWhLPzqalTCl1V2xeypxu7R7L4k2A3QdDjDy1gG6cIpHf2h0K1qOvQfiCYVz-L9eHGvyLmuXtWbXHQ2F7smtX9UjSV01PDjnydZ_5maY0YQ5W6sHyqZa_6gNHUbBE1ZiO6f35bfVkdcnRZjc6bKrnLl6l5B3cJqeiQmTdz7FRprpuA1T0/s580/IMG_2227.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="580" data-original-width="420" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbZVibghOrb-SWhLPzqalTCl1V2xeypxu7R7L4k2A3QdDjDy1gG6cIpHf2h0K1qOvQfiCYVz-L9eHGvyLmuXtWbXHQ2F7smtX9UjSV01PDjnydZ_5maY0YQ5W6sHyqZa_6gNHUbBE1ZiO6f35bfVkdcnRZjc6bKrnLl6l5B3cJqeiQmTdz7FRprpuA1T0/w145-h200/IMG_2227.jpeg" width="145" /></a></div><br />questo romanzo, con Reese Whiterspoon e Mark Ruffalo nei panni dei protagonisti, e mi era piaciuto molto.</div><div style="text-align: left;">Forse proprio perché conoscevo già la trama, avevo rimandato la lettura del libro. Ma adesso sentivo che era il momento di aprirlo. Confesso che leggerlo mi ha sorpresa, anche se non del tutto in positivo. Comincio subito col dire che è un libro gradevolissimo, molto grazioso, e lo stile è scorrevole, basti pensare che, nonostante io sia una lettrice piuttosto lenta, l’ho finito in quattro giorni in cui ho lavorato ad un ritmo serrato. Ciò che non mi è piaciuto particolarmente è stato l’insistere, a mio avviso, dell’autore sull’incredibile bellezza della protagonista, Lauren, che rende difficile l’identificarsi con lei. Mi spiego meglio, conosco molti begli uomini e molte belle donne, ma non credo di aver mai incontrato una top model. Lauren invece è talmente perfetta che, quando nelle primissime pagine ha un incidente con la sua Triumph, i medici ci mettono tutto il loro impegno per rianimarla, non solo perché è una collega, ma anche perché “è troppo bella per morire”…</div><div style="text-align: left;">Anche il protagonista maschile, Arthur, mi ha lasciata perplessa: un uomo che nella sua vita ha solo avuto donne che ha amato davvero, perfino nella pre adolescenza, e che ha delle convinzioni talmente profonde sull'amore, che farebbe vergognare qualsiasi principe azzurro di non essere alla sua altezza, e al punto da risultare quasi assurdo e decisamente poco credibile. Inoltre l’autore tenta a tutti i costi di suggerire spunti di riflessione, scrive frasi volutamente commoventi, mette in bocca ai personaggi battute o crea situazioni non così comiche, in quanto volte solo alla ricerca della risata del lettore, rasentando la banalità. </div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuVgdGwIVyXcerZKHRCFWGRqAcO8ernTYc2VKTbYk3PUM9-kdVdlj9AplcarnBQ7EnoMWsjuSfBgzZIycGhLlooAN3szJmEJaAUy8fLAO-U3Fd7SjfbihUHuIqeDyAEl2MCCob-TQtvTs1oEjtLLbVO7PCXZG3Np22xHX70s-53QvdtC6EDexH53wE6BM/s5712/IMG_2219.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5712" data-original-width="4284" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuVgdGwIVyXcerZKHRCFWGRqAcO8ernTYc2VKTbYk3PUM9-kdVdlj9AplcarnBQ7EnoMWsjuSfBgzZIycGhLlooAN3szJmEJaAUy8fLAO-U3Fd7SjfbihUHuIqeDyAEl2MCCob-TQtvTs1oEjtLLbVO7PCXZG3Np22xHX70s-53QvdtC6EDexH53wE6BM/w240-h320/IMG_2219.jpeg" width="240" /></a></div>E nonostante tutto questo, l’ho letto velocemente. Perché la trama non segue affatto quella del film, anche se il film era stato ovviamente tratto da questo romanzo. E l’idea di questa storia è sicuramente originalissima, e ci si chiede perché soltanto Arthur sia in grado di vedere il fantasma di Lauren, perché proprio lui e nessun altro, e si corre tra le pagine, curiosi di capire cosa c’è dietro tutto questo (anche un personaggio che avrà una certa rilevanza verso la fine del libro, si mostrerà curioso), si legge in fretta, in frettissima, poiché niente risulta scontato in questa storia così inverosimile, ma dolcissima, e non si può far altro che sperare in un lieto fine. Ed è proprio verso gli ultimi capitoli che ho iniziato a sentirmi più in empatia con questo libro, grazie a qualcuno che, a posteriori, confessa di non essere stato affatto così perfetto come sembrava (se poi lo leggete, ditemi se avete capito di chi parlo), e grazie soprattutto ad una frase nelle ultimissime pagine, che mi ha infuso un’infinita tenerezza perché finalmente mi sono immedesimata: infatti in un istante ho rivisto la mia storia con l’uomo che amo, e un sorriso mi si è disegnato sulle labbra prima ancora che me ne rendessi conto (… “non stava più attento al suo comportamento, gustava ogni istante di cui era tessuto il loro amore”, p. 202). Ed ora vi confesso che sono persino curiosissima di leggere il seguito, che mi affretterò ad ordinare quanto prima.</div><div style="text-align: left;">Quindi sì, un libro con qualche pecca (che magari voi nemmeno noterete), ma direi che è il libro giusto da leggere a San Valentino o perlomeno quando si è innamorati o si ha voglia di esserlo. Fatemi sapere se lo leggerete e cosa ne pensate. </div><div style="text-align: left;">Ci vediamo alla prossima recensione :-)</div><div style="text-align: left;">Au revoir, mes amis ;-)</div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-63310963108880676692024-02-11T08:01:00.000-08:002024-02-12T11:05:15.951-08:00Essere figlio di Oscar Wilde<div style="text-align: left;">Quando chiediamo, l’Universo risponde. E così è stato anche questa volta. Dopo essere rimasta orfana del colossale American Gods di Neil Gaiman, di cui ho scritto una recensione nel post precedente, cercavo un libro totalmente diverso, che mi aiutasse a sbarazzarmi di tutto lo stress accumulato recentemente e che mi ricordasse soprattutto quanto sia giusto e doveroso ringraziare per tutta la bellezza che ci circonda.</div><div style="text-align: left;">Così al giovedì sera frugo tra i libri della mia libreria, ma nulla mi convince davvero. Al venerdì mattina incontro la mia collega - amica per il nostro solito caffè e mi chiede: “ti piacciono le biografie?”, sì, certo, è la mia risposta.</div><div style="text-align: left;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRGm7l8iN2np52vvrzCzRTF8j7Ew9ZYDTwvKzEgVq7Y_C6jyDOcnpGNMEUA060_sQJywtcrLGxIsc_7DGg2nJSey-dZgoYiXCeF96A21YBFGRNf2ALDNfYnpiJX7oTIJcDgVAnbjl4jdIvVklzS74oSm1AnlfPGqit1HBArGWgIvgCixzA_09-ZWy6n_M/s5712/IMG_2183.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="5712" data-original-width="4284" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRGm7l8iN2np52vvrzCzRTF8j7Ew9ZYDTwvKzEgVq7Y_C6jyDOcnpGNMEUA060_sQJywtcrLGxIsc_7DGg2nJSey-dZgoYiXCeF96A21YBFGRNf2ALDNfYnpiJX7oTIJcDgVAnbjl4jdIvVklzS74oSm1AnlfPGqit1HBArGWgIvgCixzA_09-ZWy6n_M/s320/IMG_2183.jpeg" width="240" /></a></div>E con un gran sorriso mi porge un libro su Oscar Wilde (uno dei quattro autori su cui ho fatto la tesi di laurea, e per chi non lo sapesse, ricordo che insegno letteratura inglese al liceo): “è per te!”. Un regalo fatto così, senza alcuna ricorrenza, solo perché sa che leggere mi rilassa e che adoro Wilde. Che dolce! Mi si allarga il cuore, inizio a leggerlo subitissimo, …ed era proprio il libro che cercavo. </div><div style="text-align: left;"><i>Essere Figlio di Oscar Wilde - il Grande Scrittore e la sua Famiglia nel Racconto Inedito del Secondogenito Vyvyan Holland - a cura di Merlin Holland </i>è in realtà un’autobiografia di Vyvyan, più che una biografia su Oscar, presentata con un’introduzione sentita e toccante di Merlin, figlio di Vyvyan stesso e quindi nipote di Wilde.</div><div style="text-align: left;">Vyvyan descrive la sua tragica vita senza cercare la pietà di nessuno, la presenta esattamente così come è stata, ed è proprio per questo che risulta estremamente commovente. Varie volte, leggendolo, mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi. Da ben più di trent’anni sono una grande appassionata delle opere di Oscar Wilde e del personaggio che dev’essere stato, eccentrico ed assolutamente amabile, infatti nel 1997 avevo addirittura visto al cinema il film <i>Wilde</i>; eppure non avevo realizzato quanto fosse stato doloroso per lui separarsi dai suoi figli, e non avevo capito quanto soprattutto loro avessero sofferto. All’epoca mi ero soffermata sull’umiliazione provata dalla moglie e sull’ingiustizia subita da Oscar. Ma ora che ho figli capisco. Proprio ultimamente mi è capitato di ripercorrere con i miei bambini i bei momenti vissuti insieme fino ad ora, i pomeriggi al cinema, le cene nei pub, le vacanze al mare e pure i pranzi sempre insieme durante il lockdown, che ora riusciamo a fare solo nei fine settimana. Quello che rende felice la nostra vita, ciò che ci fa sentire sempre al sicuro, ciò che possiamo semplicemente chiamare “casa” è in effetti lo stare insieme, anche in momenti difficili come appunto la primavera del 2020. Ed è questo stare insieme che è stato brutalmente strappato sia ad Oscar, sia soprattutto ai suoi figli, Cyrill e Vyvyan, che avevano diritto ad un’infanzia serena, come ogni bambino, ma che invece è stata loro negata dal 1895, anno in cui Wilde è stato arrestato. Da lì non l’hanno mai più rivisto. Da lì hanno perso irrimediabilmente il loro papà, ai loro occhi bellissimo, forte, gentile, dotato di una grande empatia, un vero gigante buono, sempre entusiasta di giocare con i suoi bambini e che per questo “si metteva a quattro zampe sul pavimento della cameretta e si trasformava una volta in un leone, un’altra volta in un lupo o ancora in un cavallo, senza curarsi del suo aspetto solitamente immacolato” (<i>Essere figlio di Oscar Wilde</i>, p. 66). Era un uomo ed un padre meraviglioso. E i suoi figli crescevano felici, fino a quando, dal 1895, Cyrill “non sorrise mai più” (p. 75) e Vyvyan difficilmente riuscì ancora a sentirsi a casa.</div><div style="text-align: left;">È un libro che fa riflettere. Cercavo un libro che mi ricordasse quanto sia giusto e doveroso ringraziare per tutta la bellezza che ci circonda. Nell’introduzione Merlin racconta che poco prima di morire, suo padre Vyvyan, finalmente guarito dalle ferite della sua infanzia, scrisse: “Quindi, data la mia buona salute, una bella casa piena di libri, la sicurezza di un buon pasto con la mia famiglia o con i miei amici, con chi mi cambierei? Quando mi sento depresso, conto le mie benedizioni una ad una e sento di essere un uomo felice, di non avere nulla da rimproverare al destino, che a volte mi ha quasi schiacciato, ma che alla fine mi ha lasciato, per così dire spiaggiato sulle rive del tempo nella calda luce del sole” (p. 16).</div><div style="text-align: left;">Grazie, Vyvyan, che ci ricordi quant’è bella la vita.</div><div style="text-align: left;">In fondo al libro si trovano inoltre le foto della famiglia Wilde, le lettere di Oscar ai suoi amici, alcuni poemi in prosa inediti, e persino le lettere di Bosie, l’amante di Oscar, nonché causa indiretta della sua rovina.</div><div style="text-align: left;">Un’attenzione particolare va rivolta anche all’edizione di questo libro, <i>Profilo pubblico o profilo privato? - La Lepre edizioni</i>, molto ben curata e corredata di un segnalibro da ritagliare.</div><div style="text-align: left;">Come al solito, non posso far altro che consigliarvi di leggere questo gioiellino, così lontano dalle mode attuali, ma che da subito riesce a porsi così vicino ai cuori dei lettori.</div><div style="text-align: left;">Ora vi saluto e ci vediamo alla prossima recensione.</div><div style="text-align: left;">Au revoir, mea amis! ;-)</div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg82sAd4u2umXtXnsuVsoSwMsxJ8dXczr3zxGNW07sgthT6stvIiU7ODRYfk7eJSM0QB-HPkJqNIZB7eUKU7rw8QmunWxNcJmLxpX8jjcEoGQH7COnaiIV0caDp3nZX_92eER5UgEm8EDRsq6Rc1r62Xunj7rg0kRF1Mc-ty44g4z9bQG_JF2UOqYTA8Xs/s5712/IMG_2181.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4284" data-original-width="5712" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg82sAd4u2umXtXnsuVsoSwMsxJ8dXczr3zxGNW07sgthT6stvIiU7ODRYfk7eJSM0QB-HPkJqNIZB7eUKU7rw8QmunWxNcJmLxpX8jjcEoGQH7COnaiIV0caDp3nZX_92eER5UgEm8EDRsq6Rc1r62Xunj7rg0kRF1Mc-ty44g4z9bQG_JF2UOqYTA8Xs/w400-h300/IMG_2181.jpeg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-83796298114843790212024-01-31T12:15:00.000-08:002024-01-31T12:15:20.968-08:00American Gods di Neil Gaiman<span style="font-family: arial;">Un viaggio: questo l’effetto che mi ha fatto leggere American Gods di Neil Gaiman.</span><div><span style="font-family: arial;">Lo so, ogni volta che leggiamo un libro intraprendiamo un viaggio; un viaggio in terre ed epoche lontane, spesso ai confini dell’universo o in angoli remoti della psiche umana, </span></div><div><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjByBnw_6K3ErlUDMpVpApMqpPdjWEIz8pTmcdGVbfLWeLgPvAUYfOw8p3494X4FliKVNpQXbLeV2BUnZVPm2qiLOWVryJWA69B__GqNXCuiPO6dUKIJtNh2dz1s19dj6JOxlBZ2xwayIM5raIaV3P1rZbhzQO7-xpwWf0PzqxWaqP-RpggEUlpPyM7Xso/s5712/IMG_2113.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="5712" data-original-width="4284" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjByBnw_6K3ErlUDMpVpApMqpPdjWEIz8pTmcdGVbfLWeLgPvAUYfOw8p3494X4FliKVNpQXbLeV2BUnZVPm2qiLOWVryJWA69B__GqNXCuiPO6dUKIJtNh2dz1s19dj6JOxlBZ2xwayIM5raIaV3P1rZbhzQO7-xpwWf0PzqxWaqP-RpggEUlpPyM7Xso/s320/IMG_2113.jpeg" width="240" /></a></div>ma American Gods è un viaggio vero e proprio, più di qualsiasi altro libro che abbia mai letto, un viaggio nei luoghi più disparati d’America, in cittadine dimenticate dal resto del mondo, in metropoli come Chicago, un viaggio nel nord più a nord della Terra, in Irlanda, in Scozia, in piccoli appartamenti fumosi nel cuore degli USA abitati da famiglie slave, un viaggio in Florida, nell’antico Egitto, nei sogni o incubi notturni che ci fanno dubitare della realtà in quanto tale e della nostra sanità mentale, un viaggio nel tempo dal 14.000 a.C. ai giorni nostri, un viaggio fino agli Inferi e ritorno, che ci porta a conoscere dèi vecchi e nuovi, un viaggio dentro noi stessi che ci lascia necessariamente cambiati e che sembra non finire mai.</span></div><div><span style="font-family: arial;">Ammetto che all’inizio e andando avanti con la storia, non ero convintissima: troppi pugni allo stomaco, personaggi principali (tipo Wednesday che assolda il protagonista come guardia del corpo) troppo squallidi e che non si fanno scrupoli ad usare le arti magiche per soddisfare i propri impulsi sessuali con ragazzine minorenni, troppo sesso esplicito. Non è il tipo di libro che leggo normalmente. Ma non ho desistito, complici lo stile scorrevole di Neil Gaiman, la sua profonda conoscenza di civiltà antiche e di divinità di ogni cultura e religione, che condivide con noi lettori praticamente ad ogni pagina, e, perché no, complice soprattutto la presenza di Shadow, il protagonista.</span></div><div><span style="font-family: arial;">Shadow è un ex galeotto, che ha passato tre anni in carcere a causa di una rapina, fatta solo per accontentare la moglie di cui è innamoratissimo. </span></div><div><span style="font-family: arial;">È grande e grosso, è bello e taciturno, il classico uomo che a prima vista non susciterebbe mai il mio interesse, eppure non ho potuto non affezionarmici. Shadow risulta da subito una persona pulita, colta, leale, con principi sani, contrario alle ingiustizie, buono, nonostante lo incontriamo per la prima volta proprio durante la sua permanenza in prigione. Ho immediatamente simpatizzato con lui, e alla fine del nostro viaggio insieme, mi sono ritrovata a considerarlo un buon amico.</span></div><div><span style="font-family: arial;">Ciò che mi è piaciuto di questo libro è anche la grande quantità di colpi di scena che mi hanno lasciata con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.</span></div><div><span style="font-family: arial;">E <i>dulcis in fundo</i>, nei ringraziamenti finali Gaiman cita</span><span style="font-family: arial;"> il mio amatissimo Terry Pratchett, oltre a ringraziare anche altre decine e decine di persone, cosa che ci fa capire quanto lavoro ed impegno ci siano dietro a un libro così imponente (si può dire di un libro? Non lo so, ma sicuramente rende l’idea), voluminoso e ben dettagliato.</span></div><div><span style="font-family: arial;">Inoltre ho iniziato a guardare la prima stagione della serie TV prodotta dallo stesso Gaiman, che mi sembra davvero ben fatta e in cui trovo che gli attori che interpretano i personaggi siano davvero azzeccatissimi.</span></div><div><span style="font-family: arial;">Vi lascio con una frase chiave di questo libro, che spero stuzzichi la vostra curiosità: “Nessun uomo può dirsi felice fino a quando non è morto”, - Erodoto.</span></div><div><span style="font-family: arial;">Ora, soddisfatta al termine di questo lunghissimo viaggio di 760 pagine, e ringraziandovi nuovamente per avermi letta, vi saluto e ci rivediamo, spero, per la prossima recensione.</span></div><div><span style="font-family: arial;">Au revoir, mea amis! ;-)</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwtlswbDdDcYuBkzxUoLMzDuFUvEOfD1wszXtCz02SbgA4zYVl9lRNqs4u9pdDFYKpa-BgffLoxREC-kupZGzSawhnEbrSiPrzw9Fcp0KPBboUcQWwMLdzRs0migky-2_3ia3JJYfK1XL7v-ordt6mhtKA-kLTFjY9tS99ily1pjsAka8ZppuiFYYIyug/s4232/IMG_2117.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3294" data-original-width="4232" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwtlswbDdDcYuBkzxUoLMzDuFUvEOfD1wszXtCz02SbgA4zYVl9lRNqs4u9pdDFYKpa-BgffLoxREC-kupZGzSawhnEbrSiPrzw9Fcp0KPBboUcQWwMLdzRs0migky-2_3ia3JJYfK1XL7v-ordt6mhtKA-kLTFjY9tS99ily1pjsAka8ZppuiFYYIyug/w400-h311/IMG_2117.jpeg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: arial;"><br /></span></div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-83753851799992532612023-09-10T04:42:00.001-07:002023-09-10T06:12:51.976-07:00Ma gli androidi sognano pecore elettriche?<span style="font-size: medium;">Mi è capitato almeno un paio di volte in questo blog di parlarvi, perlomeno trasversalmente, di <i>Blade Runner </i>(<i><a href="http://debritgirl.blogspot.com/2019/04/amami-come-vincent-ama-irene.html">Amami come Vincent ama Irene</a> </i>e <i><a href="http://debritgirl.blogspot.com/2018/06/andrea.html">Andrea</a></i>). È un film che adoro, l’ho visto più volte con i diversi finali, ed è tutta colpa del mio insegnante di filosofia del liceo che me ne aveva fatto innamorare. Proprio lui ci aveva anche parlato del romanzo a cui il film è liberamente ispirato, <i>Do androids dream of electric sheep?</i>, in italiano tradotto prima con <i>Il cacciatore di androidi</i>, e poi pubblicato con il titolo originale <i>Ma gli androidi sognano pecore elettriche?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTFHc-g7B7aEl4XyXSKzk5OPkFpuYynsWR9x0ysgX1ORK1HQNPeInjmnwEkJK7VCPuOs1QjXSbHoT0KkkFZBV3y_IeU6SnDI2wcXLo5_KcLfGl_aRBSAPr317BywXA8Tk8BsskvnzAx7GE2l158nXaFR76WZS834f9jIkmUxNdyWKiyYY89sh0APrvCvs/s4032/F2C16828-3E5C-48E1-BC4E-8C9A361F4395.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTFHc-g7B7aEl4XyXSKzk5OPkFpuYynsWR9x0ysgX1ORK1HQNPeInjmnwEkJK7VCPuOs1QjXSbHoT0KkkFZBV3y_IeU6SnDI2wcXLo5_KcLfGl_aRBSAPr317BywXA8Tk8BsskvnzAx7GE2l158nXaFR76WZS834f9jIkmUxNdyWKiyYY89sh0APrvCvs/s320/F2C16828-3E5C-48E1-BC4E-8C9A361F4395.jpeg" width="240" /></a></div><br /></i></span><div><span style="font-size: medium;">Questo titolo mi aveva affascinato da subito ai tempi del liceo, lo trovavo geniale, e mi ero ripromessa di leggere il libro prima o poi. All’epoca leggevo soprattutto i grandi classici della letteratura, oppure quando volevo rilassarmi leggevo fumetti italiani o manga. Ora però leggo di tutto, narrativa di ogni tipo e persino saggistica, quindi è finalmente arrivato il momento degli androidi di Philip K. Dick.</span></div><div><span style="font-size: medium;">Sono una lettrice lenta, ma costante, come mi ha definito una mia collega, e di solito non leggo autori americani perché li trovo pesanti. Ma questo romanzo è risultato scorrevole persino per me: l’ho letto in pochissimi giorni. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Per chi come me è un cultore del film, noterà parecchie differenze: Deckard è decisamente meno eroico e più inetto nel libro, e a questa apatia contribuisce non poco la depressione a cui si obbliga la moglie Iran, totalmente assente nel film; J.F. Sebastian, progettatore genetico impiegato dalla Tyrell Corporation, è in realtà J.R. Isidore, uno “speciale” con cervello di gallina, che essendo stato contaminato dalle radiazioni dell’Ultima Guerra Mondiale, mai citata nel film, non può emigrare su altri pianeti né ha il permesso di riprodursi; Rachael, che appare dolcissima e indifesa nel film, e non possiamo che simpatizzare con lei, è invece fredda e calcolatrice nel libro. E le differenze non si fermano qui.</span></div><div><span style="font-size: medium;">La San Francisco polverosa e piena di “palta” (i rifiuti organici ed inorganici che secondo Isidore si riproducono per una sorta di legge universale) si trasforma in una Los Angeles cupa e continuamente bagnata da piogge acide.</span></div><div><span style="font-size: medium;">Una precisazione in particolare va fatta sugli androidi: nel mio vecchio post <i><a href="http://debritgirl.blogspot.com/2018/06/andrea.html">Andrea</a> </i>li<i> </i>descrivevo come “robot con fattezze umane dotati di un’intelligenza propria”, a differenza dei replicanti del film <i>Blade Runner</i> che erano invece “costituiti interamente di tessuto biologico creato in laboratorio”. Non sembra essere così nel libro in questione, perché se è vero che qui si trovano gli androidi anziché i replicanti, è pur vero che questi droidi, che vengono spesso definiti “macchine” dal cacciatore di taglie Deckard, necessitano però di un esame del midollo osseo una volta “ritirati” (ovvero uccisi) per accertarsi che siano realmente androidi e non esseri umani. Quindi? Sono anche loro composti da tessuti organici come i replicanti? E perché vengono visti come macchine se non hanno nulla di meccanico? Solo perché sono creati artificialmente?</span></div><div><span style="font-size: medium;">La cosa non mi è chiara. Ma mi è assolutamente chiaro il modo in cui Dick ci sfida mettendo in dubbio le nostre convinzioni. Deckard infatti si sente tranquillo e con la coscienza a posto perché non ritiene di essere un assassino, ma solo un poliziotto che fa il suo dovere “ritirando” droidi. La moglie Iran invece lo qualifica, fin dalle prime pagine, come un vero e proprio assassino. E più si va avanti, più Deckard si accorge che sua moglie non ha torto; d’altra parte l’unica colpa di questi androidi è di voler vivere una vita degna e da persone libere, smettendo di essere schiavi degli umani su pianeti lontani ed invivibili come Marte. Altra grande differenza con il film: la cricca di Roy Batty era invece approdata sulla Terra per sapere dal loro creatore quanto tempo ancora restava loro da vivere.</span></div><div><span style="font-size: medium;">L’empatia è la grande assente dal film e l’indiscussa protagonista del libro. È l’empatia, secondo le stesse parole di Deckard, che distingue gli umani dagli animali predatori nonché dagli stessi androidi. Ma è qui che sorgono i problemi di natura esistenziale e filosofica: i sociopatici sono per definizione privi di empatia, potrebbero quindi essere “ritirati” per errore? E capita a volte che non solo a loro manchi l’empatia, ma anche a chi per lavoro termina vite artificiali senza pensarci due volte… E alcuni droidi si mostrano più sensibili di molti umani (si veda anche nel film lo stesso Roy Batty che si rivela migliore del suo cacciatore). Mi ha colpito Isidore, il cervello di gallina, che agli inizi fa delle riflessioni notevoli sulle proprie capacità empatiche, decisamente più sviluppate che in molti altri umani, e si chiede se siano date dalla sua condizione di “speciale”.</span></div><div><span style="font-size: medium;">Così come l’empatia, anche il Mercerianesimo, simil religione, fondamentale per alcuni aspetti della trama del romanzo, non è presente nel film.</span></div><div><span style="font-size: medium;">Non vi spoilero le situazioni di due personaggi cosi diverse rispetto al film, al punto che quando le ho lette mi hanno fatto esclamare: “Oh! Ma no!” (Se poi volete sapere, scrivetemi in privato, as usual). Però </span><span style="font-size: medium;">vi cito le due frasi che più mi hanno colpito: “la maggior parte degli androidi che ho conosciuto hanno più vitalità e desiderio di vivere di mia moglie. Non ha nulla da darmi” (Deckard) e “solo perché tu sei una persona di elevati principi morali. Io, invece, no. Io non giudico nessuno, neanche me stesso” (Mercer rivolto a Isidore).</span></div><div><span style="font-size: medium;">E con questo chiudo la mia recensione e vi consiglio: leggetelo. Ma se riuscite, guardate prima il film :) </span></div><div><span style="font-size: medium;">Au revoir, mes amis! ;-)</span></div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-27822400384659323632023-08-26T13:28:00.003-07:002023-08-27T03:01:48.573-07:00L’Alsace et les contes de fées<div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Salut à tout le monde!</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">E dopo due anni di silenzio in cui mi sono semplicemente goduta la serenità della mia splendida famiglia e la felicità (talvolta un po’ stressata) del mio lavoro adorato, sono tornata.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Sono tornata per voi, per raccontarvi la mia vacanza da favola, o meglio, da fiaba dei fratelli Grimm, ed eventualmente darvi consigli utili (spero!) nel caso decideste di fare questo nostro stesso giro.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Pronti a partire? On y va!</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Per chi mi segue su Instagram (<a href="https://instagram.com/mokuren75?igshid=MjEwN2IyYWYwYw==">https://instagram.com/mokuren75</a>) ricorderà forse che nel febbraio 2018 ho accompagnato alcune classi del Liceo Linguistico del nostro istituto in gita a Strasburgo e dintorni. Ero rimasta così incantata da quei paesini fiabeschi che mi ero ripromessa di tornarci quanto prima con i miei bambini, certa che avrebbero anche loro apprezzato la magia di quei posti fatati.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Per chi non lo sa, Strasburgo è il capoluogo della regione francese dell’Alsazia, nonché capitale della UE e sede ufficiale del Parlamento europeo, scelta proprio in quanto, per secoli, è stata contesa tra Francia e Germania ed è infine divenuta il simbolo della riconciliazione franco-tedesca; motivo per cui la cultura in queste zone presenta tratti sia francesi che tedeschi, prendendo il meglio da entrambi, e la lingua è decisamente affine al tedesco nonostante si sia formalmente in Francia.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Così, il 10 agosto alle sette e mezza circa di mattina siamo partiti alla volta di Colmar, 75 km a sud di Strasburgo. </span><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><img alt="Edificio a graticcio" border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg63iBxgR4SIbjS7-EXLXJSAd0z2kzGc_GLeJhPvRptHADiN-RQjDPIzyVVMURt1it8TLvPSQNwn0hvGrkANKIfY0t2gweZ76vj1TVMHqKa9H_kg3guDc2HSESBUn5tqjhnpH9WDNvnAHi0_jWGLhnUfLRaEwajqxphPbaoEs5os_V17CWq5dWcs4qyutM/w300-h400/D999F7EB-753A-408B-84D9-664382B43B2D.jpeg" style="height: auto; margin-left: auto; margin-right: auto; max-height: 80%; max-width: 80%; width: auto;" width="300" /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Edificio a graticcio </td></tr></tbody></table><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg63iBxgR4SIbjS7-EXLXJSAd0z2kzGc_GLeJhPvRptHADiN-RQjDPIzyVVMURt1it8TLvPSQNwn0hvGrkANKIfY0t2gweZ76vj1TVMHqKa9H_kg3guDc2HSESBUn5tqjhnpH9WDNvnAHi0_jWGLhnUfLRaEwajqxphPbaoEs5os_V17CWq5dWcs4qyutM/s4032/D999F7EB-753A-408B-84D9-664382B43B2D.jpeg" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><span style="font-size: medium;"></span></a></div><span style="font-size: medium;"><br /><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Attraversando la Svizzera, con le dovute soste (almeno tre) e la coda subito prima di raggiungere il Gottardo, siamo giunti ad Eguisheim alle tre circa. Siamo rimasti lì poco più di un’oretta, giusto il tempo di visitare il suo centro pieno delle caratteristiche case a graticcio, tipiche di tutta l’Alsazia.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Ma la cosa che più ci ha colpito di questo splendido paesino è stata la quantità di cicogne che si possono vedere tranquillamente nei loro nidi sui tetti degli edifici.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGU2GASEfjHIfF6nC4Z-bUQIRjtX1NDt_72vjHb-TUTCLMOhOMMbqy7Xe_-5FDAW59dRRV-Yt4R4K7p_xZyrFOPtG0vJhZILVemz0V2WN3HBnuQBtNSTROESxUICfZE7TIpaTp8bpGVudFCj9TxkZ5pHEejRHLtabArP6t3Dojy_5Rfxy3TLVBwRn_PgI/s4032/9757C22F-B211-41FB-9927-A4AFCA35DA69.jpeg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGU2GASEfjHIfF6nC4Z-bUQIRjtX1NDt_72vjHb-TUTCLMOhOMMbqy7Xe_-5FDAW59dRRV-Yt4R4K7p_xZyrFOPtG0vJhZILVemz0V2WN3HBnuQBtNSTROESxUICfZE7TIpaTp8bpGVudFCj9TxkZ5pHEejRHLtabArP6t3Dojy_5Rfxy3TLVBwRn_PgI/w301-h400/9757C22F-B211-41FB-9927-A4AFCA35DA69.jpeg" style="height: auto; max-height: 80%; max-width: 80%; width: auto;" width="301" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tre cicogne in due nidi<br /><br /></td></tr></tbody></table><span style="font-size: medium;"><br /></span><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBYMHUfoK_V3JsQaliUA7aLfQ2-T3PScfsdAjREPPDgTmJd43ivYG8MumMHqEtR4qhmG9HjhtNgw1BMVjU-E7TQkh-PAaH0PX9fMyXC2VpBAWZCxdJfqSHHr9S4HxYYGz-JPQSkS8K1xUvZzaeGt6DZNGGswXazeqP8LfTGW4sa2f43XkT0kfHg3PRUoI/w480-h640/FD8C102C-F7F6-44B0-8F44-D4FF2C0E930E.jpeg" style="height: auto; margin-left: auto; margin-right: auto; max-height: 80%; max-width: 80%; width: auto;" width="480" /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nido di cicogna ad Eguisheim </td></tr></tbody></table><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBYMHUfoK_V3JsQaliUA7aLfQ2-T3PScfsdAjREPPDgTmJd43ivYG8MumMHqEtR4qhmG9HjhtNgw1BMVjU-E7TQkh-PAaH0PX9fMyXC2VpBAWZCxdJfqSHHr9S4HxYYGz-JPQSkS8K1xUvZzaeGt6DZNGGswXazeqP8LfTGW4sa2f43XkT0kfHg3PRUoI/s4032/FD8C102C-F7F6-44B0-8F44-D4FF2C0E930E.jpeg" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><span style="font-size: medium;"></span></a></div><span style="font-size: medium;"><br /></span><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Avevo letto sulla guida turistica della Lonely Planet, <i>Francia settentrionale e centrale</i>, EDT, che è Hunawihr la città per eccellenza delle cicogne, ma noi ci siamo accontentati di scorgerle ad Eguisheim e quindi non ci siamo passati.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Finalmente alle cinque siamo arrivati in hotel a Colmar, paese natale di Frédéric-Auguste Bartholdi, creatore della Statua della Libertà. L’albergo, leggermente decentrato, bellissimo e confortevolissimo, con colazione inclusa (dolce, salata e, per chi lo desidera, senza glutine) e parcheggio gratuito, ve lo consiglio vivamente: <a href="https://g.co/kgs/vdnyHt" style="-webkit-text-size-adjust: 100%; font-size: 12pt;">https://g.co/kgs/vdnyHt</a></span><span style="font-size: medium;">ibis Styles Colmar Nord</span><span style="font-size: medium;">+33 3 89 41 49 14</span></div><div style="text-align: left;"><span style="clear: right; float: right; font-size: medium; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: left;"><br /></span><span style="font-size: medium;"><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div>Ed ecco cosa si vede arrivando all’hotel:</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHPYZVeKWCjPEDjKojVM3zE87CHeVab6-j7O2X1gYrlx-JTc6sGhDtQklcICjQOshqMF-W4vE3xjZIpK6paZwJtO0WIo-no2FkqBKb97vZh8lkRi0Y3Yvc_G7xJC7plPioPSZYhW3B0zwEaHSyg7B3xSHJhPNXyBJ0hSP9z2lyG41AHssNfHyP59whW2E/s2067/D6A1DB7D-A3B5-40F8-A610-54F374079EF1.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2067" data-original-width="1758" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHPYZVeKWCjPEDjKojVM3zE87CHeVab6-j7O2X1gYrlx-JTc6sGhDtQklcICjQOshqMF-W4vE3xjZIpK6paZwJtO0WIo-no2FkqBKb97vZh8lkRi0Y3Yvc_G7xJC7plPioPSZYhW3B0zwEaHSyg7B3xSHJhPNXyBJ0hSP9z2lyG41AHssNfHyP59whW2E/w340-h400/D6A1DB7D-A3B5-40F8-A610-54F374079EF1.jpeg" width="340" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Ora vi mostro un po’ delle meraviglie che abbiamo ammirato a Colmar. Premetto che in quei d</span><span style="font-size: medium;">ue giorni non ci siamo soffermati a vedere musei perché non ce n’è stato il tempo, ma abbiamo preferito </span><span style="font-size: medium;">goderci il fiabesco centro cittadino, visitare il Castello di </span><span><span style="font-size: medium;">Haut-Koenigsburg e altri paesini nei dintorni (Riquewihr, Ribeauvillé, Obernai) e fare un romanticissimo giro in</span></span><span style="font-size: large;"> </span><span style="font-size: medium;"><span>barca al tramonto</span><span>.</span></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQqg4-TwR0SULZTPCI5kz7GW8xboRDsE6IqqqHLRhfOvfF4nOygGg1WLb71QaSrtIzAUY5HIRXiZ6Vg6_jwLccnvbuCtMkBKOwBFAR6AAwFJSgKeLUCoxIFOlOTwMFT08CHJD-jGwOMNLF3Zo7UgqhURRdQZdWhUl6e2c-JwQlXcwYEwZKXeMzOiVrybw/s4032/773CAEC2-2694-4C54-B472-483BEBF99A90.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQqg4-TwR0SULZTPCI5kz7GW8xboRDsE6IqqqHLRhfOvfF4nOygGg1WLb71QaSrtIzAUY5HIRXiZ6Vg6_jwLccnvbuCtMkBKOwBFAR6AAwFJSgKeLUCoxIFOlOTwMFT08CHJD-jGwOMNLF3Zo7UgqhURRdQZdWhUl6e2c-JwQlXcwYEwZKXeMzOiVrybw/w480-h640/773CAEC2-2694-4C54-B472-483BEBF99A90.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYm5EaODebbPvMYKemHqxT3ivyRcFgbHibUqDz7KSAV5JhZdP1jKLJXd3k5nDqpft1BsuQKOkVjqOLtHLLQeObY8PHr2Hh2Krb2hshnzibLGmVA2q6Y_gJiOPRBbGKWb8gdzN5o1SBIHz_85yp2ACmcQ1kBwVHF5D67uM70f5FV3dt2udjbTfnDd5OF4Y/s4032/AE8255CA-E657-40C2-A8AA-576947CE3288.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYm5EaODebbPvMYKemHqxT3ivyRcFgbHibUqDz7KSAV5JhZdP1jKLJXd3k5nDqpft1BsuQKOkVjqOLtHLLQeObY8PHr2Hh2Krb2hshnzibLGmVA2q6Y_gJiOPRBbGKWb8gdzN5o1SBIHz_85yp2ACmcQ1kBwVHF5D67uM70f5FV3dt2udjbTfnDd5OF4Y/w480-h640/AE8255CA-E657-40C2-A8AA-576947CE3288.jpeg" width="480" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEDTM85pXwJHB7tzq2yDF1sWBtPxdlFo-34yj9e3qLA9jVSLXE1a2_z9lRo8spVhmXXqmA9CR6IsIWMQntzcLxcdY2LWXZzhoI_o5BrvQuXsMb4W4kQgEcnDZss2KxS7qw8_ZKaD-ATFqpw6qLZ2Tj9YXBvCkqwrcx5RRj6eAsRp8bJnpnxn81G8-xJcM/s1600/5C005A36-1CC8-48D0-B78C-D86FE9BAF262.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEDTM85pXwJHB7tzq2yDF1sWBtPxdlFo-34yj9e3qLA9jVSLXE1a2_z9lRo8spVhmXXqmA9CR6IsIWMQntzcLxcdY2LWXZzhoI_o5BrvQuXsMb4W4kQgEcnDZss2KxS7qw8_ZKaD-ATFqpw6qLZ2Tj9YXBvCkqwrcx5RRj6eAsRp8bJnpnxn81G8-xJcM/w480-h640/5C005A36-1CC8-48D0-B78C-D86FE9BAF262.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyBM3Ywd-dj93OASHIjgdBRnRNzP1zTW-syZsaOuqSTk08066aoueDPX_h7Qoqomyz4SAMY3c3YzKQ9VtvpgItW68Hvghw1MSgNXNyDRaxCzTHFrOpz729yn666GYRUyP0GCAVdVwZbhAlF_PN870vMpvOVs9sfKpitTmrX2bfs6qBO8JfnkRqU6uMC-M/s1600/E0DA80CF-5D46-46A8-AEFA-0D35181C169B.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyBM3Ywd-dj93OASHIjgdBRnRNzP1zTW-syZsaOuqSTk08066aoueDPX_h7Qoqomyz4SAMY3c3YzKQ9VtvpgItW68Hvghw1MSgNXNyDRaxCzTHFrOpz729yn666GYRUyP0GCAVdVwZbhAlF_PN870vMpvOVs9sfKpitTmrX2bfs6qBO8JfnkRqU6uMC-M/w640-h480/E0DA80CF-5D46-46A8-AEFA-0D35181C169B.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJeBvf_9NRp8QGVAzyIU0QD4eIJHwlwlDd_fGLV3FeV2eGb14b_ipDf1C2CAcxb1ej8FPLmT09WRqjHJIloaHKt7iJbjQMi-mfKEI0IsE5KNhidoKGVO5leeB7mEENxPjeVLIgww5ZTUFF8HPHm93tObqa6j4oX8g_mdWb9oYOGG_5pYEK1A6Rl3bPOJ0/s2048/8A316499-8808-4BC0-BAE1-127F560EF6E7.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJeBvf_9NRp8QGVAzyIU0QD4eIJHwlwlDd_fGLV3FeV2eGb14b_ipDf1C2CAcxb1ej8FPLmT09WRqjHJIloaHKt7iJbjQMi-mfKEI0IsE5KNhidoKGVO5leeB7mEENxPjeVLIgww5ZTUFF8HPHm93tObqa6j4oX8g_mdWb9oYOGG_5pYEK1A6Rl3bPOJ0/w300-h400/8A316499-8808-4BC0-BAE1-127F560EF6E7.jpeg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-M20v4752ndXLsRnq3fBXRzZ4VX6TzUnu-skpL3b6BMvloPskhPiiT_e1RyLVGz4IoYSrLcH-28p96e-sDNdjElTIH4Fd459zZgnlL0pVai6PkvcJ7La-cnKN2C8YTcer1pYPaR4Dy1EVUoyrMySsJX3tnH3E2LECwO1CPeiG8A31QxqmZBT0RPABe1w/s1600/2C1E1796-D952-4627-B57F-24316DF15D0B.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-M20v4752ndXLsRnq3fBXRzZ4VX6TzUnu-skpL3b6BMvloPskhPiiT_e1RyLVGz4IoYSrLcH-28p96e-sDNdjElTIH4Fd459zZgnlL0pVai6PkvcJ7La-cnKN2C8YTcer1pYPaR4Dy1EVUoyrMySsJX3tnH3E2LECwO1CPeiG8A31QxqmZBT0RPABe1w/w300-h400/2C1E1796-D952-4627-B57F-24316DF15D0B.jpeg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvCmnpsYX7Jl-rUhzL58ha8klDueB82I40iCRfclmvSnSYHyLm3u2I4CVOYA3P2cM4YGOcmP2LahRERJeh4jYg2pj16uLGQ-4hk6KNLTK3zKjAl2qI4YibAic_x1NXPLLDfbEskgYFL503YWQjb9gF1neLivwkHrMux_IvKWbTmAjx2fzoaLrLNdCzDRM/s2000/B2250F1B-1C67-4A9F-A666-8980939D06F7.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="2000" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvCmnpsYX7Jl-rUhzL58ha8klDueB82I40iCRfclmvSnSYHyLm3u2I4CVOYA3P2cM4YGOcmP2LahRERJeh4jYg2pj16uLGQ-4hk6KNLTK3zKjAl2qI4YibAic_x1NXPLLDfbEskgYFL503YWQjb9gF1neLivwkHrMux_IvKWbTmAjx2fzoaLrLNdCzDRM/w640-h480/B2250F1B-1C67-4A9F-A666-8980939D06F7.jpeg" width="640" /></a></div><span><div style="font-size: x-large; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZVv6RpvnEjttVuIFEW_Li9Fgok4RgGBkVj4Z6S3nsgNRFKGtId3LVE6piAxvdtOPNG741_ug78dI5FvREsxC5ikpTULkl8lZvQtW_TGKwBfCUptJ1JNahPQ2y3OcaDeuCLWbdBImeq4kis0CoLad5K22cPynBkVGdKNO0KTE9ZrWbkG7g5rGK0w0v1i4/s2000/05490851-84D3-41CE-B2A9-2ADBBF1F3F0B.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZVv6RpvnEjttVuIFEW_Li9Fgok4RgGBkVj4Z6S3nsgNRFKGtId3LVE6piAxvdtOPNG741_ug78dI5FvREsxC5ikpTULkl8lZvQtW_TGKwBfCUptJ1JNahPQ2y3OcaDeuCLWbdBImeq4kis0CoLad5K22cPynBkVGdKNO0KTE9ZrWbkG7g5rGK0w0v1i4/w480-h640/05490851-84D3-41CE-B2A9-2ADBBF1F3F0B.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCv2aRLYsS1kD37FZxxHJRAptGpvv84D6LtDj3XcQO-JclNrv1YAj6X9JwMPj7iYAYEVBr-2s11IwbKNP6gEdti3O0GwFad1m0O9E8pHEhZREcGSbcgNfYtPIxbljYjioUt9LN9pBYAgaGBe93bbCIkxH0wyUO5n-Cd0h56LDLKU2pdO4QT2607idogZQ/s4032/AE251B93-EA09-4712-8304-9E5ED5DB16B7.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCv2aRLYsS1kD37FZxxHJRAptGpvv84D6LtDj3XcQO-JclNrv1YAj6X9JwMPj7iYAYEVBr-2s11IwbKNP6gEdti3O0GwFad1m0O9E8pHEhZREcGSbcgNfYtPIxbljYjioUt9LN9pBYAgaGBe93bbCIkxH0wyUO5n-Cd0h56LDLKU2pdO4QT2607idogZQ/w480-h640/AE251B93-EA09-4712-8304-9E5ED5DB16B7.jpeg" width="480" /></a></div><span><span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: left;"><span><span style="font-size: medium;">Entrambe le sere passate a Colmar <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcQEJuO1ELQTPuvP2bj0DhsBxX9ElYcwqXPbMBfJl2q1Y8X6_Zwi7UpS7gUvhcw6vbXzT3VXO89z1zLcwy1elBHeEl2unxO7izT_3DyCyYvFtbvRyICBoKe2aHLSxuTslmCwPr7pUmUUXsMbwL_ecdMEojs9O_yctTeNTULLC-ZACaFvvfP0xjqEgcMuE/s2048/5B96990C-6856-4DB9-BF34-6F350CF4C5C8.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcQEJuO1ELQTPuvP2bj0DhsBxX9ElYcwqXPbMBfJl2q1Y8X6_Zwi7UpS7gUvhcw6vbXzT3VXO89z1zLcwy1elBHeEl2unxO7izT_3DyCyYvFtbvRyICBoKe2aHLSxuTslmCwPr7pUmUUXsMbwL_ecdMEojs9O_yctTeNTULLC-ZACaFvvfP0xjqEgcMuE/w248-h320/5B96990C-6856-4DB9-BF34-6F350CF4C5C8.jpeg" width="248" /></a></div>abbiamo cenato</span></span><span style="font-size: medium;"><span><span><span style="font-size: medium;"> in una carinissima brasserie di Rue de Tanneurs (conciatori) che porta il suo nome, ed </span></span><span style="font-size: medium;"><span>abbiamo cenato con un succulento controfiletto accompagnato da patatine fritte, da una caponata tutta francese e dal caratteristico burro all’aglio <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAGVRFF55q8KJ4fXnaiABFp3CR1kntknNqHkb-EUZT5v90w4wWDKILXBytmiYvCcQuyek5QwXmdp9RJ3gBcn_vYPPkvL3DWxjSydf96kxHtIXyCCAuAR3bOOHjaiNGp5xwwTzaF36YNVD8-CGv1iaATes88IxpA0wJkCykbIArnCW2lbfCTEhOxZQ3sLs/s2048/114A969C-A1B7-41D1-B24D-32264329D599.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAGVRFF55q8KJ4fXnaiABFp3CR1kntknNqHkb-EUZT5v90w4wWDKILXBytmiYvCcQuyek5QwXmdp9RJ3gBcn_vYPPkvL3DWxjSydf96kxHtIXyCCAuAR3bOOHjaiNGp5xwwTzaF36YNVD8-CGv1iaATes88IxpA0wJkCykbIArnCW2lbfCTEhOxZQ3sLs/w320-h240/114A969C-A1B7-41D1-B24D-32264329D599.jpeg" width="320" /></a></div><br />e con una tipica tarte flambée.</span></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span></span></div></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><span style="font-size: medium;">Il secondo giorno ci siamo diretti al Castello di Haut-Koenigsburg, ad una ventina di minuti da Colmar, nel Comune di Orschwiller, attraversando altri paesini pittoreschi. Prendetevi un paio d’ore per visitare in tranquillità questo imponente maniero in arenaria rossa, antico di nove secoli, ma fatto ricostruire nel 1908 dal Kaiser Guglielmo II. Dalle sue alture </span><span style="font-size: medium;">potrete anche ammirare, tempo permettendo, la catena montuosa dei Vosges e parte della Foresta Nera.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivutaMzofIpT_9nGBVfNLxBpafj0XuY0iC89ImWicHmIFNta_fu6_kV-EQj1wDcnxXqaWPfLHAS_Vnt-PT-HAdWTShaIRE6IbJSM7AoDL0RUddobK6ws6v5YQDYgszINVWlnv58qKxGhS8bHtTySNEsnobPdXh8slrzl2b1DpxrtEJZaQF1Eo6dCaJoW4/s1600/1C2D4CFC-0537-4EED-BEEA-E45A1D7FCE00.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivutaMzofIpT_9nGBVfNLxBpafj0XuY0iC89ImWicHmIFNta_fu6_kV-EQj1wDcnxXqaWPfLHAS_Vnt-PT-HAdWTShaIRE6IbJSM7AoDL0RUddobK6ws6v5YQDYgszINVWlnv58qKxGhS8bHtTySNEsnobPdXh8slrzl2b1DpxrtEJZaQF1Eo6dCaJoW4/w480-h640/1C2D4CFC-0537-4EED-BEEA-E45A1D7FCE00.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYwo3KRaBshgZC-5XrqRGcKpeoeJWT0dDhoVNo9mh8wo0g22snHXDRSJyVvF-oHGRZxR-xhuLleJ9wEYUixUWYsNbMM8JgI3L2PqSSgpdb_ReY3si72AOxO32AuTQFFFFd3XlqSbMSEBGOPbTzhqpF-DG84O09G0X13LXpPcWsCdwX5-rGXmmGpfat5Ss/s2048/67011CBE-5819-4E34-94D2-3EA6D5497356.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="804" data-original-width="2048" height="252" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYwo3KRaBshgZC-5XrqRGcKpeoeJWT0dDhoVNo9mh8wo0g22snHXDRSJyVvF-oHGRZxR-xhuLleJ9wEYUixUWYsNbMM8JgI3L2PqSSgpdb_ReY3si72AOxO32AuTQFFFFd3XlqSbMSEBGOPbTzhqpF-DG84O09G0X13LXpPcWsCdwX5-rGXmmGpfat5Ss/w640-h252/67011CBE-5819-4E34-94D2-3EA6D5497356.jpeg" width="640" /></a></div><span><div style="font-size: x-large; text-align: left;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">Ulteriore nota di merito per Haut-Koenigsburg: abbiamo pranzato all’interno del castello in stanze</span></span><span style="font-size: medium;"><span> medievali corredate di una libreria molto suggestiva e fornitissima di volumi, a fumetti e non, con storie ambientate in questo stesso maniero. Buona cucina e buone letture: che si può desiderare di più? </span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span>Un’altra cosa da desiderare in realtà ci sarebbe: un rilassante giro in barca sui canali </span><span>della Petite Venise di Colmar. </span><span>Prenotatelo qualche ora prima (i posti scarseggiano) al molo del Pont Rue de Turenne. Vi consiglio di farlo verso il tramonto, quando i colori pastello delle case a graticcio e dei gerani che sporgono da balconi e finestre risaltano maggiormente.</span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR0pNXgHZ3uNG66DcjwKBPZgJb-VWanWwuBWm1BWVm1FGJNccoNkvTSiKhc03L6qTL2zhsrh9nkjnvZKTinvbEEYQKIycx1HaXXq43xA72OFdzvp_BrnXj9a_LC6QM6d45w-3nnoFxKfRe_uR0BHGPQBizzMWbmrLQswdm8uPdpBMHNqgIsaAtrnIgGVQ/s4032/6B80E15F-A810-44EC-B0A3-B88FA43B3C8C.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR0pNXgHZ3uNG66DcjwKBPZgJb-VWanWwuBWm1BWVm1FGJNccoNkvTSiKhc03L6qTL2zhsrh9nkjnvZKTinvbEEYQKIycx1HaXXq43xA72OFdzvp_BrnXj9a_LC6QM6d45w-3nnoFxKfRe_uR0BHGPQBizzMWbmrLQswdm8uPdpBMHNqgIsaAtrnIgGVQ/w640-h480/6B80E15F-A810-44EC-B0A3-B88FA43B3C8C.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmOz3RhFWppm1YYRQDbhqdba_WDfecLySVKNTHMbxsYYC2vLj0wHHTaM_SdHBWAAtVOjXLXeH03rk7VtEpf5_bxHG7UskVlnEVe8wB-mFZfapJu-pMfFyIiCiwowbMinGXz3vmh0kNAj7aNJwQETGSoBpm80iVo-3jXqXZww7QbtBzMj_MrF-SqdgwXqg/s4032/7D1848A4-9648-40E8-9A1E-49A2DD10A4AD.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmOz3RhFWppm1YYRQDbhqdba_WDfecLySVKNTHMbxsYYC2vLj0wHHTaM_SdHBWAAtVOjXLXeH03rk7VtEpf5_bxHG7UskVlnEVe8wB-mFZfapJu-pMfFyIiCiwowbMinGXz3vmh0kNAj7aNJwQETGSoBpm80iVo-3jXqXZww7QbtBzMj_MrF-SqdgwXqg/w640-h480/7D1848A4-9648-40E8-9A1E-49A2DD10A4AD.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc3AsbvEx02FjKEmXI_Atgr27WIuZNYBVB-NqzwkVz8FFqHKSV4KJkjuTCNBNhgUV9Ybv9mSrlxE6TwfpokYdfQxYlUHr3XRnyvX0BA5TkgmDXUNum5aICdxPHa7ubymZptLyM3Gi3P5GjpKSOXYMGrUffcwhVPZU9s28obGnMLZm4U2LaNs1T5BEweg4/s4032/9DD666EF-D114-4D64-A8B8-D8584BDF7F61.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjc3AsbvEx02FjKEmXI_Atgr27WIuZNYBVB-NqzwkVz8FFqHKSV4KJkjuTCNBNhgUV9Ybv9mSrlxE6TwfpokYdfQxYlUHr3XRnyvX0BA5TkgmDXUNum5aICdxPHa7ubymZptLyM3Gi3P5GjpKSOXYMGrUffcwhVPZU9s28obGnMLZm4U2LaNs1T5BEweg4/w640-h480/9DD666EF-D114-4D64-A8B8-D8584BDF7F61.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH_715swjjlB0AQxmqkUHLObKytFdnQgQiHFRHrtRuNMKZa2qJjOXBCn1oh4evnJrJHjo4l9q3Yl_nRGz7boE1jTahrB9eulzb_jjnns39d1bCQed2rq7JFxcXo1eEmh5oag35PNb5-SV2E9JTNJfgbwVD3_4euoXWIylg5G94hLEiiIztWlXS7qWkink/s2000/77DC273D-5C66-4B04-AA0D-8462013BD93A.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="2000" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH_715swjjlB0AQxmqkUHLObKytFdnQgQiHFRHrtRuNMKZa2qJjOXBCn1oh4evnJrJHjo4l9q3Yl_nRGz7boE1jTahrB9eulzb_jjnns39d1bCQed2rq7JFxcXo1eEmh5oag35PNb5-SV2E9JTNJfgbwVD3_4euoXWIylg5G94hLEiiIztWlXS7qWkink/w640-h480/77DC273D-5C66-4B04-AA0D-8462013BD93A.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhecle0B1H-Uq04JgWvX-BOVpAVPxz-Oiv3Y5LlpRyCWqoeGTKp1ql5vaYiwrV4c3uJIFam71VE3Qm_FEoKD-U8Huey3SBRrVQNVAEDoAmgLBdaOx4yu56zGCffT_EBdHKwDFO0IU8WClQzjBTofYvqDq80jlmEq5wAKb8Iylki9yj6TnUZkliYV8LyUNk/s2000/A50C9564-9581-4FD2-84E3-0C18B8384BD8.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="2000" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhecle0B1H-Uq04JgWvX-BOVpAVPxz-Oiv3Y5LlpRyCWqoeGTKp1ql5vaYiwrV4c3uJIFam71VE3Qm_FEoKD-U8Huey3SBRrVQNVAEDoAmgLBdaOx4yu56zGCffT_EBdHKwDFO0IU8WClQzjBTofYvqDq80jlmEq5wAKb8Iylki9yj6TnUZkliYV8LyUNk/w640-h480/A50C9564-9581-4FD2-84E3-0C18B8384BD8.jpeg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;">Il terzo giorno ci siamo diretti a Strasburgo, facendo varie tappe in altri paesini. Il primo in cui ci siamo fermati è stato Riquewihr, in cui non ero mai stata, ma che ho voluto a tutti i costi visitare, in quanto avevo letto nel web che il suo centro pittoresco aveva ispirato il villaggio del film Disney La Bella e la Bestia.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9hLSOMNHLaRiaG1LLhaoNUV9mcWe-BxxMsbd5hnEQaYwRkOY8HZwClVY0KpZGoVigBB-c63UMtCC-IVhq_UyQyip2vgX7UhRsRgg0e3hxQAQYjv82FEq81z5CO3iTmU107QXcvxZyxDIa7gBbYg4sdfg38FXJ9LUa0P9LvtuM_eZFHbDEgl2YmVCVaDY/s2000/1D8E6ADF-D1A4-43BB-B32A-A600A3AE4E59.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9hLSOMNHLaRiaG1LLhaoNUV9mcWe-BxxMsbd5hnEQaYwRkOY8HZwClVY0KpZGoVigBB-c63UMtCC-IVhq_UyQyip2vgX7UhRsRgg0e3hxQAQYjv82FEq81z5CO3iTmU107QXcvxZyxDIa7gBbYg4sdfg38FXJ9LUa0P9LvtuM_eZFHbDEgl2YmVCVaDY/w480-h640/1D8E6ADF-D1A4-43BB-B32A-A600A3AE4E59.jpeg" width="480" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUjRyWsGrQOMoIHG1WsUXXuEu7zq4xNzN84OlxLkiCDaW-_UEKBC8kR5HXHm_Nw2TdtKWx8hj-BYlAEKW-8_ehJwBw1Hq_92o2uooIfSJqQr5sxLaqnEcF_VZFAqLsscrDnGBaHmILuFDdJCfKX9dmfGHQlWI9UOEqVU4TWTgF7NWr7PooV6K8GB4rffA/s4032/7915817C-2431-4044-B995-DFE69CCCF933.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUjRyWsGrQOMoIHG1WsUXXuEu7zq4xNzN84OlxLkiCDaW-_UEKBC8kR5HXHm_Nw2TdtKWx8hj-BYlAEKW-8_ehJwBw1Hq_92o2uooIfSJqQr5sxLaqnEcF_VZFAqLsscrDnGBaHmILuFDdJCfKX9dmfGHQlWI9UOEqVU4TWTgF7NWr7PooV6K8GB4rffA/w480-h640/7915817C-2431-4044-B995-DFE69CCCF933.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm91CivA2yFblx3B8_qxlnD9FN5SHy0_GtiPN_G-3JAiW6Ii5XPI2agVJ8ukBjZhRix0smHQg-1O5SSbGfeaA2ythhzyLA0Jah2wB3o7t9YViIIwEbZghZDf7MsHRhoTI8C_9RU-8ZtFY-U5honbduGb_tji4LpNkPJibYxOm2SrD1Fu0nZwh-VY9hfp4/s4032/A235DDE2-E676-49FC-9672-AFC5FD131B0F.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm91CivA2yFblx3B8_qxlnD9FN5SHy0_GtiPN_G-3JAiW6Ii5XPI2agVJ8ukBjZhRix0smHQg-1O5SSbGfeaA2ythhzyLA0Jah2wB3o7t9YViIIwEbZghZDf7MsHRhoTI8C_9RU-8ZtFY-U5honbduGb_tji4LpNkPJibYxOm2SrD1Fu0nZwh-VY9hfp4/w480-h640/A235DDE2-E676-49FC-9672-AFC5FD131B0F.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGJsD_7aF6b10fj1hKRsOf_aGZMDNBKgpQeXjQW7VaaqKXNDGuytiJZRkOsajcMMGc1i9isT31rT45fVXcOUBbH0ZJGos0DuR2FE-X58su8csyDDePM3aC_PV3DDZ_ZkqVspDFqJIasdYh93jw2gZiw0ciPg0DfQftdhLR91gjc0YbUcdtuCPe4tj51j8/s4032/DE87B8EF-7DDA-4971-B3DF-20338DD43E8B.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGJsD_7aF6b10fj1hKRsOf_aGZMDNBKgpQeXjQW7VaaqKXNDGuytiJZRkOsajcMMGc1i9isT31rT45fVXcOUBbH0ZJGos0DuR2FE-X58su8csyDDePM3aC_PV3DDZ_ZkqVspDFqJIasdYh93jw2gZiw0ciPg0DfQftdhLR91gjc0YbUcdtuCPe4tj51j8/w480-h640/DE87B8EF-7DDA-4971-B3DF-20338DD43E8B.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5NcxdfmNWWMDB1zee-fMPmHbs8TShRw4fescI1wCQlm5XBdVf06KimmCGWMfAD689n16Pnk4iExwiJ6rRb3paX4UmZ9nI9OAm2shwZqPECbuRgEy6RVF-SaygfRCVLKLNGLSCRm7cSnQtvgaa9_OmuuZT0VrEpB6UHNwLzvCEYKKDcarc7x-WjTeDfEQ/s4032/E4499B21-4B02-4D4C-A00D-B79183E94665.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5NcxdfmNWWMDB1zee-fMPmHbs8TShRw4fescI1wCQlm5XBdVf06KimmCGWMfAD689n16Pnk4iExwiJ6rRb3paX4UmZ9nI9OAm2shwZqPECbuRgEy6RVF-SaygfRCVLKLNGLSCRm7cSnQtvgaa9_OmuuZT0VrEpB6UHNwLzvCEYKKDcarc7x-WjTeDfEQ/w640-h480/E4499B21-4B02-4D4C-A00D-B79183E94665.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><br /><span style="font-size: medium;">Più tardi ci siamo spostati a Ribeauvillé, piccolo paesino di cinquemila abitanti e luogo di ritrovo dei pifferai nel Medio Evo, dove abbiamo pranzato, e nel pomeriggio abbiamo proseguito per Obernai, a 31 km da Strasburgo, un po’ più grande degli altri centri incontrati finora e che ci è piaciuta tantissimo: vale la pena tornarci.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii9TALlIZAirbiX2gcsvSOPZgcd9mcsRO_1Y4N6aEeXbemwef5M72-A-Dq_-Wcg-mc96OTUB1abw6FEKnUzeygRbXdUlAmPye0J_eMjlOF3-v8v3eoTNvvh4mp-M1uIUbd6CY9f7ovvZATOm-Cofp48z74TZU1d8rUWV7woVVhfgPepvelKhUhSAMjWXY/s2000/AAEF74B9-D310-447A-B158-9A46C4FD955F.jpeg" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1500" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii9TALlIZAirbiX2gcsvSOPZgcd9mcsRO_1Y4N6aEeXbemwef5M72-A-Dq_-Wcg-mc96OTUB1abw6FEKnUzeygRbXdUlAmPye0J_eMjlOF3-v8v3eoTNvvh4mp-M1uIUbd6CY9f7ovvZATOm-Cofp48z74TZU1d8rUWV7woVVhfgPepvelKhUhSAMjWXY/w300-h400/AAEF74B9-D310-447A-B158-9A46C4FD955F.jpeg" width="300" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ribeauvillé, statua di pifferaio<br /><br /></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: left;"><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="2000" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijwLHH8U_-JDV4G5929t63syJbrHFHvydyY4qV7tZhrk6MW_ugE07603GMrTWfG_2OcI-LzuM0KCysK4AShfdIerkqlUQ83pWaCP9sgLG4nn106YgJBjPGW43ypFBBG0Jp96MISKLvcFkcCDIjmVpKZPXazqXwmzDgoisLbckBAP1NvE4fqnFrd_MmJ68/w640-h480/FAC95549-C0C9-4E39-B0C1-F3E977B29192.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Scorcio pittoresco di Ribeauvillé <br /><br /><div style="text-align: left;"><br /></div></td></tr></tbody></table><span style="font-size: medium;">E adesso alcune foto di Obernai:</span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkb_LYjqxLvUAsOQC0H1gBMrdZHuqIicT61oz4pw409Q9T53MfeSHfWpo7k-AgbjxUrE1Nkd-TQbF7V8d8H1GKU1e5AS6dkL2amM9_EL8tfaerizDQCDVYmUwVcLUl61jH_WYHldHW5NXfXEZlesgutg9NVjyljY_uysG-4jNimQ2iR0aogD_wjpthqvo/s4032/DAA3471B-8A32-4868-BD9E-272B648BF292.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkb_LYjqxLvUAsOQC0H1gBMrdZHuqIicT61oz4pw409Q9T53MfeSHfWpo7k-AgbjxUrE1Nkd-TQbF7V8d8H1GKU1e5AS6dkL2amM9_EL8tfaerizDQCDVYmUwVcLUl61jH_WYHldHW5NXfXEZlesgutg9NVjyljY_uysG-4jNimQ2iR0aogD_wjpthqvo/w480-h640/DAA3471B-8A32-4868-BD9E-272B648BF292.jpeg" width="480" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSRCA3nKYvnczRjhMpXTp8cSBpXxxB3x4KEv38lgXDKKHp9bwAwEjE0eY0HE2hbEDP62b6HH46fl1pXI_XgiFO4OzskzJ_qZMVUZXDSA2HYDz499-WvTI7BEyDBziJ5vjrP6fXBPHE07TJG4-UxN7me944WbUmNXLphBKJJJCgH8IxuqF5dPElO5So370/s4032/985BFD2D-24BC-4CDF-A448-4DA1A5084EF6.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSRCA3nKYvnczRjhMpXTp8cSBpXxxB3x4KEv38lgXDKKHp9bwAwEjE0eY0HE2hbEDP62b6HH46fl1pXI_XgiFO4OzskzJ_qZMVUZXDSA2HYDz499-WvTI7BEyDBziJ5vjrP6fXBPHE07TJG4-UxN7me944WbUmNXLphBKJJJCgH8IxuqF5dPElO5So370/w640-h480/985BFD2D-24BC-4CDF-A448-4DA1A5084EF6.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj742tqG1jaPBbHHgL8cYjkvjMmBTuL6kWftbQHygmlSiAXQc72_ceNZJNIJ0nPGeKk3GOGYqtkrkQmIuRQlDwKAfW4_fR2Y4PBXgzjP3eLJsDLt3woj6lSS4H-MelaKvM_rXG65Ujt3hs_lB3ROZxehfIYkZ4gqdprLw8x0K4h76HioTQbqqAcgVSCVlM/s4032/2D118DC5-C447-489E-AA86-4F47042BA9EC.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj742tqG1jaPBbHHgL8cYjkvjMmBTuL6kWftbQHygmlSiAXQc72_ceNZJNIJ0nPGeKk3GOGYqtkrkQmIuRQlDwKAfW4_fR2Y4PBXgzjP3eLJsDLt3woj6lSS4H-MelaKvM_rXG65Ujt3hs_lB3ROZxehfIYkZ4gqdprLw8x0K4h76HioTQbqqAcgVSCVlM/w640-h480/2D118DC5-C447-489E-AA86-4F47042BA9EC.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_GydR3EZRN1Vy9DHv79uDcXbytk7WfpZCoogDs0DZVDcZHECzTaWPkF4GlDXcsLMe2j_ecrEl8bdG927wdW9u4Jyl-Tj8tuY1ACit09vTHm1dIKCBgNBWCrB9vlH-IeqbCovcijLZcoHtx6IXgUmdab4qQ6ODVq2bxJbs590EbhDJsUaD_EQqlXhYYAQ/s4032/97A4F951-261E-4D2F-8F3E-1186DAB7606F.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_GydR3EZRN1Vy9DHv79uDcXbytk7WfpZCoogDs0DZVDcZHECzTaWPkF4GlDXcsLMe2j_ecrEl8bdG927wdW9u4Jyl-Tj8tuY1ACit09vTHm1dIKCBgNBWCrB9vlH-IeqbCovcijLZcoHtx6IXgUmdab4qQ6ODVq2bxJbs590EbhDJsUaD_EQqlXhYYAQ/w480-h640/97A4F951-261E-4D2F-8F3E-1186DAB7606F.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD_1Do9kFbP4ooS0_mrcjX_eg_d1E2HbSmlXpRZSwaYszSYvDOBqCnLOXgnloBsMsbtQZrlPAYExLXQKgx60ij71iGjRGm9Qu4wInfvRsUV1iNFkHhKKKIVvb5Nns9jTOJ8cRw1oYn8oTzRFwiECguZFdbz8OilBXIp8a-r-BeAzP9QMJ0BfGtViYPEi4/s4032/588EECB0-C386-450F-8E83-C294008959FB.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD_1Do9kFbP4ooS0_mrcjX_eg_d1E2HbSmlXpRZSwaYszSYvDOBqCnLOXgnloBsMsbtQZrlPAYExLXQKgx60ij71iGjRGm9Qu4wInfvRsUV1iNFkHhKKKIVvb5Nns9jTOJ8cRw1oYn8oTzRFwiECguZFdbz8OilBXIp8a-r-BeAzP9QMJ0BfGtViYPEi4/w300-h400/588EECB0-C386-450F-8E83-C294008959FB.jpeg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXCnXGrFrjDGndPKnty_eJUmNu2dRfrkX8dAmlr3AAmKEKi1hB9viO2RuXNCPr0rkcpmYEW3wGIIoYm1Q5p_0UWdqgzed6PkU4OCa7_CaFMQQc4tSXfMzE1ANA5Ei1VtNUin8fdary7kgriYcSRfOrSCSW3RGsdL_G1I6z5sS16tNBEG3notJ8lk6SnAU/s4032/CFBE88DE-2355-43AB-B203-2CCD3A7243EF.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: medium;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXCnXGrFrjDGndPKnty_eJUmNu2dRfrkX8dAmlr3AAmKEKi1hB9viO2RuXNCPr0rkcpmYEW3wGIIoYm1Q5p_0UWdqgzed6PkU4OCa7_CaFMQQc4tSXfMzE1ANA5Ei1VtNUin8fdary7kgriYcSRfOrSCSW3RGsdL_G1I6z5sS16tNBEG3notJ8lk6SnAU/w480-h640/CFBE88DE-2355-43AB-B203-2CCD3A7243EF.jpeg" width="480" /></span></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span style="font-size: medium;">Dopo aver trascorso circa un’oretta in ognuna delle cittadine citate, che è in effetti il tempo essenziale per visitarle, nel tardo pomeriggio</span><span style="font-size: large;"> </span><span style="font-size: medium;">di sabato 12 agosto siamo infine giunti a Strasburgo, tappa principale del nostro viaggio, e ci siamo immediatamente diretti a fare il check-in nel nostro albergo, centralissimo e con una vista mozzafiato (nella foto sottostante noterete, sulla destra, un palo di sbieco su cui cammina una simpatica signorina… finta! che mi ha fatto prendere un colpo). Anche qui ci siamo trovati altrettanto bene come all’Ibis Hotel di Colmar, peccato che il parcheggio sia sotto l’albergo, ma non incluso nel prezzo e costa ben 22 € al giorno; ve ne fornisco le coordinate:</span><span style="font-size: large;"> </span><a href="https://all.accor.com/hotel/0439/index.it.shtml">https://all.accor.com/hotel/0439/index.it.shtml</a></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipX5fj3ylcvMcCjpjriCuEI57je1PZZA8LY5PvJLAVBS1WGZ3fURCq8uvUYOCr_kEM5yehHKaVG5Jc-J5jm2tf8vsBVgrtBCI2DSmXNUT5gbx4q35EUwrKW4gBMaFTSw-UCxMnQUxxoGv0jOa_PaNKx_2AFht5Z4q_-vbgQjTdEVlBeBj_hTIt07nsnvk/s4032/60F139AC-BC44-4CEA-89E5-7D5067607539.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipX5fj3ylcvMcCjpjriCuEI57je1PZZA8LY5PvJLAVBS1WGZ3fURCq8uvUYOCr_kEM5yehHKaVG5Jc-J5jm2tf8vsBVgrtBCI2DSmXNUT5gbx4q35EUwrKW4gBMaFTSw-UCxMnQUxxoGv0jOa_PaNKx_2AFht5Z4q_-vbgQjTdEVlBeBj_hTIt07nsnvk/w640-h480/60F139AC-BC44-4CEA-89E5-7D5067607539.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">E alla sera abbiamo cenato in un posto molto chic, <a href="https://brasserie-boehm.com/">Brasserie Bohëm</a>, in cui siamo tornati i giorni seguenti anche per le gustosissime colazioni dolci e salate, e dove fortunatamente si può trovare ben più dei tipici würstel alsaziani, o knacks, come li chiamano loro.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Perdonate la mia ignoranza, ma abituata a vivere in una cittadina di provincia in cui la maggior parte dei negozi sono aperti sette giorni a settimana, non mi aspettavo che nella capitale europea invece fossero chiusi la domenica e i festivi, come d’altronde in tutto il resto della Francia. Così abbiamo potuto dedicarci alla mia attività preferita, lo shopping compulsivo di libri, soltanto il lunedì.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Alla domenica abbiamo quindi recitato la parte dei turisti <i>tout-court</i> e ci siamo subito precipitati all’ufficio del turismo per fare la <a href="https://www.visitstrasbourg.fr/it/organizzare/strasbourg-city-card/">Strasbourg City Card</a>, che spendendo solo 5 € per gli adulti e 3,50 € per i ragazzi, offre accessi scontatissimi a varie attrazioni ed attività turistiche; al mattino siamo quindi saliti sulla piattaforma della cattedrale (non ho contato i gradini, ma sono sicuramente un numero approssimato all’infinito) da cui si gode una superba vista dell’intera città, poi al pomeriggio abbiamo fatto sia il giro su <a href="https://petit-train-strasbourg.fr/">le Petit Train de Strasbourg</a>, sia la visita in battello, <i>Strasburgo 20 secoli di storia</i>, con <a href="https://www.batorama.com/it/circuiti/strasburgo-20-secoli-di-storia">Batorama</a><i>. </i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqmjMwsoHxL2rcgBPUY6Ci5w0TWYAQUb20ydHUU1ESQISFE9WciBRUqTkmM833hJufH6GNUJhxf5MnS29DZK5R4uZ3BQy8e8sjWR0R4m49m1Q9wJoPVo9JAeQ3tTkjY_TuRUhwKAs-OBmEANdl8bTqjYGeyuVsoAEfFObd6FF2j43mKU_2PBv01642E9c/s1600/024084C7-558E-4C84-AA9C-CB9C4A025BA3.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqmjMwsoHxL2rcgBPUY6Ci5w0TWYAQUb20ydHUU1ESQISFE9WciBRUqTkmM833hJufH6GNUJhxf5MnS29DZK5R4uZ3BQy8e8sjWR0R4m49m1Q9wJoPVo9JAeQ3tTkjY_TuRUhwKAs-OBmEANdl8bTqjYGeyuVsoAEfFObd6FF2j43mKU_2PBv01642E9c/w640-h480/024084C7-558E-4C84-AA9C-CB9C4A025BA3.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhkzjKfzE90Jyiyf7TG58C5WfSAmyf1h0CSG5rDcrxbYLcJJ-2z2SfR5DF9ANp4oLIIH6KrGkA59VRJkWGJpfo2hxySn4o0zYxediExgZqoYCoxhCB6-TYVq0P83e3ZLwq7WOCRw8W4LDmq-k_6ZA8wj5gP2OWz6E1xCtf-B7U5I8QjIBEFoodgcuylEg/s1600/5395293E-9139-443F-94FA-9FF117384F66.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhkzjKfzE90Jyiyf7TG58C5WfSAmyf1h0CSG5rDcrxbYLcJJ-2z2SfR5DF9ANp4oLIIH6KrGkA59VRJkWGJpfo2hxySn4o0zYxediExgZqoYCoxhCB6-TYVq0P83e3ZLwq7WOCRw8W4LDmq-k_6ZA8wj5gP2OWz6E1xCtf-B7U5I8QjIBEFoodgcuylEg/w480-h640/5395293E-9139-443F-94FA-9FF117384F66.jpeg" width="480" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieaNxa5OSeyuaqqUeLNNTcluoKOG83NdDdmD-oisfmCdlhSN-LYxmZL9Pful_QvFWjp-i2gCWOrLcyQjxldF8qOhA98cCukOTO_sACNFlz4c0L69RRnJ5oo8XytGr_6eJskjHROAmIYSdEuW0xw-iHWLI_k8gzbcH3xLZr2tH-eJT2GeNMUzJ2gRPAYNI/s4032/F5FEDE24-F113-412A-BBE7-BAD9347D4271.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieaNxa5OSeyuaqqUeLNNTcluoKOG83NdDdmD-oisfmCdlhSN-LYxmZL9Pful_QvFWjp-i2gCWOrLcyQjxldF8qOhA98cCukOTO_sACNFlz4c0L69RRnJ5oo8XytGr_6eJskjHROAmIYSdEuW0xw-iHWLI_k8gzbcH3xLZr2tH-eJT2GeNMUzJ2gRPAYNI/w300-h400/F5FEDE24-F113-412A-BBE7-BAD9347D4271.jpeg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKgGgTigHyf98Dk_LtpBjcn37y0boH9j-lrXjUATnuN-cOnUBq9q8OFKOKHUBKItUf3qPhy40B1G99KpRbLNhX23Y1BkF6qE9eXi1gUz6mVciqCHxQb78iEnIj087KopABg39B2QHYm10S-XNQO6IjXNLGYKUwldm9tXTSxNIhaWNw6Cch-VGwXh3Yf1w/s4032/68560C10-AD0F-4651-9A53-60A6558F4B24.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKgGgTigHyf98Dk_LtpBjcn37y0boH9j-lrXjUATnuN-cOnUBq9q8OFKOKHUBKItUf3qPhy40B1G99KpRbLNhX23Y1BkF6qE9eXi1gUz6mVciqCHxQb78iEnIj087KopABg39B2QHYm10S-XNQO6IjXNLGYKUwldm9tXTSxNIhaWNw6Cch-VGwXh3Yf1w/w400-h300/68560C10-AD0F-4651-9A53-60A6558F4B24.jpeg" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-q7dXcU9FzCdvkqaedvEJ0Jn9wXGZ5ZiqGZasTI-4sTGe8vLmL-N031kas8dETLk2OT3VqjuP_A1--A-rTgJ5XBktKSAZ1C9jUtxJUb0sd-BkAUd7ecqrGe24V3mCWTWglIzSQ-fo43LrxuQGBQlCAKBhN4715_-wRGbwfX0ndtcDUP2deM5Z2lk8pGQ/s4032/53A89766-BAE7-49E5-80B6-11E11080DF60.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-q7dXcU9FzCdvkqaedvEJ0Jn9wXGZ5ZiqGZasTI-4sTGe8vLmL-N031kas8dETLk2OT3VqjuP_A1--A-rTgJ5XBktKSAZ1C9jUtxJUb0sd-BkAUd7ecqrGe24V3mCWTWglIzSQ-fo43LrxuQGBQlCAKBhN4715_-wRGbwfX0ndtcDUP2deM5Z2lk8pGQ/w300-h400/53A89766-BAE7-49E5-80B6-11E11080DF60.jpeg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHAqxPskdh847gP1yZPbj175XQB9AS67uT0NiENUl0LbPGF_Z7DO9raeUttdbOIq_Amc_Wkvrv_t0IjKqUjU0QDwWL04CuXXyBE5ogROz9k46yMgAADnKHS2Xl3vbOt0eRKAauHoOa-F0J7nAtspNhOmwP5P8Rh5t05VFxn7wMOijWyBARdqHf0poZGaM/s4032/58C4339C-3EF9-4DE1-883F-0EFE30AA1FFE.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHAqxPskdh847gP1yZPbj175XQB9AS67uT0NiENUl0LbPGF_Z7DO9raeUttdbOIq_Amc_Wkvrv_t0IjKqUjU0QDwWL04CuXXyBE5ogROz9k46yMgAADnKHS2Xl3vbOt0eRKAauHoOa-F0J7nAtspNhOmwP5P8Rh5t05VFxn7wMOijWyBARdqHf0poZGaM/w400-h300/58C4339C-3EF9-4DE1-883F-0EFE30AA1FFE.jpeg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4UjammfTvM8dWfb-VA7GJSCqEfRpjWghJhCsKO96zH-fShGYTROkPtXJ1bMxO-WpQRtDy0KBhH_w2NxlazlkrSU8ThrqdYzO0StVjQNo5UxTHIzIMbnAgtrrFHIWFJYAyJ2CJAcMcrCidcWt4LbgKljAdeEaevyvFEgDAqYgRcFQta06Ilpxb8i_b6JM/s4032/58808395-C326-4813-A6E3-BE771CCC7285.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4UjammfTvM8dWfb-VA7GJSCqEfRpjWghJhCsKO96zH-fShGYTROkPtXJ1bMxO-WpQRtDy0KBhH_w2NxlazlkrSU8ThrqdYzO0StVjQNo5UxTHIzIMbnAgtrrFHIWFJYAyJ2CJAcMcrCidcWt4LbgKljAdeEaevyvFEgDAqYgRcFQta06Ilpxb8i_b6JM/w400-h300/58808395-C326-4813-A6E3-BE771CCC7285.jpeg" width="400" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwZrtqjr6cgem0MpzKzD8jMUgOF0jSVlxj2tcGvuqqMkDXP96bJC3uFlfTIEohvlyO2dXx3Z7MP6PKMSnP2XQZhCVtMsxnfjUNeGD7U7h-Ad5rsqS4yqvOpRoQxTW7a790967D-VTTjVpakVDDPsD-NG0RShfdmdJSYPld5uTkoFUW_YfEu3HErWcBR9A/s4032/A5B151A2-1C4F-46A7-BA8F-B545EE7AD514.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwZrtqjr6cgem0MpzKzD8jMUgOF0jSVlxj2tcGvuqqMkDXP96bJC3uFlfTIEohvlyO2dXx3Z7MP6PKMSnP2XQZhCVtMsxnfjUNeGD7U7h-Ad5rsqS4yqvOpRoQxTW7a790967D-VTTjVpakVDDPsD-NG0RShfdmdJSYPld5uTkoFUW_YfEu3HErWcBR9A/w640-h480/A5B151A2-1C4F-46A7-BA8F-B545EE7AD514.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Il giorno dopo invece, dopo lo shopping sfrenato nelle meravigliose librerie del centro, abbiamo visitato il museo archeologico e il museo delle belle arti che si trovano proprio di fronte alla cattedrale, situati entrambi all’interno di Palais Rohan. Nel primo si attraversano gli anni della preistoria dell’Alsazia fin al primo Medioevo; nel secondo si possono ammirare, tra gli altri, dipinti di Giotto, Raffaello, Botticelli, Canaletto, Tiepolo e vari pittori fiamminghi.</span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij3mVWd16b3fGuwWFxV1GhnlRoam4ssIjcmkRXOZAXJAhyycTLb25IWvZxQDIlaLWcAaWEvDFbOoIplGTck8HMPHuxeWdc_C2DhHqP4RpFwQYAPys-PGV9mhJxj_wgNFiqFXU00Mi_OCAKFJejSXary3Y6WXUAU06Fh7tH2-Z05ns9T67cYp93QF7rHa0/s1296/DC0AA0A8-5F67-42C0-BB97-F6CBE7BE1C6C.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1296" data-original-width="972" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEij3mVWd16b3fGuwWFxV1GhnlRoam4ssIjcmkRXOZAXJAhyycTLb25IWvZxQDIlaLWcAaWEvDFbOoIplGTck8HMPHuxeWdc_C2DhHqP4RpFwQYAPys-PGV9mhJxj_wgNFiqFXU00Mi_OCAKFJejSXary3Y6WXUAU06Fh7tH2-Z05ns9T67cYp93QF7rHa0/w300-h400/DC0AA0A8-5F67-42C0-BB97-F6CBE7BE1C6C.jpeg" width="300" /></a></div><div style="text-align: left;"><br /></div><br /><span style="font-size: medium;">Una curiosità: forse come me, non sapevate che il tedesco Gutenberg, inventore della stampa a caratteri mobili, ha vissuto per alcuni anni anche a Strasburgo, motivo per cui è molto celebrato in città.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUUNRUeKtA6Y8cmYAsg-S1yqb8WaZWctkxWFR9SpAHF0Lerg7F6OLPjxWo4BbMyvO3sZ_pyeFTnYfd_cJN614ClCev0ZVNkGffa0zr-UgJzUM8zNW9KkFSPjmXnH-ipyi2KfCjq_3tg4e1Dq8A6Mx1WAbrMhEt5Yjx-JoG7AIg4PYIfh7RKiwkS_l2SOA/s4032/D4197BFB-260C-4097-8662-0D234B00AEBB.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUUNRUeKtA6Y8cmYAsg-S1yqb8WaZWctkxWFR9SpAHF0Lerg7F6OLPjxWo4BbMyvO3sZ_pyeFTnYfd_cJN614ClCev0ZVNkGffa0zr-UgJzUM8zNW9KkFSPjmXnH-ipyi2KfCjq_3tg4e1Dq8A6Mx1WAbrMhEt5Yjx-JoG7AIg4PYIfh7RKiwkS_l2SOA/w400-h300/D4197BFB-260C-4097-8662-0D234B00AEBB.jpeg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span>Ed infine l’ultimo giorno a Strasburgo, prima di partire per Friburgo in Germania, abbiamo passeggiato per la coloratissima </span><span>Petite France</span><span>, quartiere di Strasburgo tipicamente alsaziano, fino ad arrivare alla terrazza panoramica.</span></span></div><br /><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeKWK1BW36G1Wifr2px7FrqGC3lFSJBMqRjemGFAC0RlstTDKQNEfEij6mrEGkzJP0JU9Q6LfBOcEBrIr4yzvnH3KQh_2-qiAsgmtogi_SuU5mMvWqVrYWDZubeGWM-VLjjoQEuYk6HY4eRKuKaKbKE-WDPgfLsVQw1nlLppQcMazPKbeVyrRR33N1mc4/s4032/6D9DD42D-BA57-486B-857F-9BD3115FCB32.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeKWK1BW36G1Wifr2px7FrqGC3lFSJBMqRjemGFAC0RlstTDKQNEfEij6mrEGkzJP0JU9Q6LfBOcEBrIr4yzvnH3KQh_2-qiAsgmtogi_SuU5mMvWqVrYWDZubeGWM-VLjjoQEuYk6HY4eRKuKaKbKE-WDPgfLsVQw1nlLppQcMazPKbeVyrRR33N1mc4/w640-h480/6D9DD42D-BA57-486B-857F-9BD3115FCB32.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWDeLUaDqc1Obl9bQG7-KTXNAQ9fzH5cj0t2GazQYs9_OmrqiP2m56SQPYYvmSBGk8IbvpY-40ZFDGnrS8OFTBvVAaSCE3hU9ULDRMa9j8zLW1XnlF8xKdakH8BWV2Yi-XczZ3kK2wmYcj5JUw6Tl2kYPNphEbmTcWezXEiU60PBMbKkxNTmkgHt3sTvM/s1296/242DD455-3154-4996-96C5-263EB880A844.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="972" data-original-width="1296" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWDeLUaDqc1Obl9bQG7-KTXNAQ9fzH5cj0t2GazQYs9_OmrqiP2m56SQPYYvmSBGk8IbvpY-40ZFDGnrS8OFTBvVAaSCE3hU9ULDRMa9j8zLW1XnlF8xKdakH8BWV2Yi-XczZ3kK2wmYcj5JUw6Tl2kYPNphEbmTcWezXEiU60PBMbKkxNTmkgHt3sTvM/w640-h480/242DD455-3154-4996-96C5-263EB880A844.jpeg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Prima di pranzo siamo partiti per Friburgo in Brisgovia. Ci vuole soltanto un quarto d’ora per entrare in Germania e circa un’oretta per raggiungere Friburgo. L’albergo era un Novotel come quello di Strasburgo, altrettanto bello ed elegante, e nuovamente con parcheggio sottostante, ma non incluso (20 € al giorno): </span><a href="https://all.accor.com/hotel/5383/index.it.shtml?utm_campaign=seo+maps&utm_medium=seo+maps&utm_source=google+Maps">https://all.accor.com/hotel/5383/index.it.shtml?utm_campaign=seo+maps&utm_medium=seo+maps&utm_source=google+Maps</a></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">E udite udite, i negozi in Germania sono aperti anche a Ferragosto! Yippee!! Così perlomeno ho potuto fare shopping compulsivo di vasetti vari di burro di arachidi e crema di anacardi e salvarmi la colazione del giorno dopo (comprare libri in Germania sarebbe per me inutile, non conoscendo il tedesco).</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Ciò che ho trovato particolarissimo sono i canaletti in cui scorre l’acqua pulita del fiume Dreisam, vera attrazione per i più piccoli che ci giocano divertendosi un mondo, ma anche per i grandi che si siedono sul marciapiede e immergono i piedi mentre consumano l’aperitivo ordinato al bar di fianco o una merenda portata da casa.</span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkrqbsRpchs1P0TLu7bAiDwdZu3xPbLRssrJ2veB53FlZ4WPuqKyYl2WKVk6FiOkvawn2Y9XWJNjYw2EtqTNEzMUBGVw8RzHY5ub5kr06jYtvK_z54ILvCKij-dsdm1UWFUtPSUsI6F4M5W-oJzQYEeJzCH0Y_pFCl33k9enEnPtO5gk2IXioUBso1WZM/s4032/17E5092C-3A2C-4813-A4FA-551D0B510B75.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkrqbsRpchs1P0TLu7bAiDwdZu3xPbLRssrJ2veB53FlZ4WPuqKyYl2WKVk6FiOkvawn2Y9XWJNjYw2EtqTNEzMUBGVw8RzHY5ub5kr06jYtvK_z54ILvCKij-dsdm1UWFUtPSUsI6F4M5W-oJzQYEeJzCH0Y_pFCl33k9enEnPtO5gk2IXioUBso1WZM/s320/17E5092C-3A2C-4813-A4FA-551D0B510B75.jpeg" width="240" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Incantevole anche la piazza principale con la sontuosa cattedrale e l’antico palazzo del commercio dall’inconfondibile colore rosso scuro. Inutile dire che le foto scattate al tramonto risultano ottime, cariche di una luce meravigliosamente romantica.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI41xPB4ZyyDl6vlNcbroVRXNwAxvDc8l6jf3goPYGADbpRiGiodBlL9tON_IlQt7XlbuIab9O3WLHxdSOfr0hzlQqlhrFxpLAKbDO0GlPVBvFf_Bv-gXxsO9TMCUdypKZPzq4bJ1ld_ccMGfDv0cOa6AMInlXLmlh2crDlvplnwzvDULREyBDYwRHOcg/s2000/83DC39A5-75BA-433E-BCEC-42FE656477AA.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="2000" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI41xPB4ZyyDl6vlNcbroVRXNwAxvDc8l6jf3goPYGADbpRiGiodBlL9tON_IlQt7XlbuIab9O3WLHxdSOfr0hzlQqlhrFxpLAKbDO0GlPVBvFf_Bv-gXxsO9TMCUdypKZPzq4bJ1ld_ccMGfDv0cOa6AMInlXLmlh2crDlvplnwzvDULREyBDYwRHOcg/w640-h480/83DC39A5-75BA-433E-BCEC-42FE656477AA.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBiXLabgY42L3aXsAVK_TuKYbtIVI8Y3gyCEJl5P49hazxtOhabz8dHmkMOxkl7r9JD1e8a4Vds2TBt-g51O9v6WM1BX_ZWCmL9FpjsmnYH9sfl1bmZYSumUeoHg0qG7FWPg1JqMCYBLU9L22JOe2rHG54EHH1PTdsCwnTzHm2mRjCiOK2w0BauptgBnw/s2048/B17F9910-7D3B-48E9-82A6-E9130410890F.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBiXLabgY42L3aXsAVK_TuKYbtIVI8Y3gyCEJl5P49hazxtOhabz8dHmkMOxkl7r9JD1e8a4Vds2TBt-g51O9v6WM1BX_ZWCmL9FpjsmnYH9sfl1bmZYSumUeoHg0qG7FWPg1JqMCYBLU9L22JOe2rHG54EHH1PTdsCwnTzHm2mRjCiOK2w0BauptgBnw/w480-h640/B17F9910-7D3B-48E9-82A6-E9130410890F.jpeg" width="480" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><span style="font-size: medium;">Siamo quindi arrivati alla fine del nostro viaggio insieme. Il mattino dopo ci siamo messi in marcia per il rientro a casa. Partiti alle undici e un quarto siamo arrivati a destinazione esattamente sei ore dopo, con una sola lunga sosta per il pranzo.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Siamo tornati stanchi, ma stra felici, soddisfatti della vacanza, decisamente più ricchi in spirito, conoscenze e cultura, e persino speranzosi di tornarci al più presto, magari in un diverso periodo dell’anno, a Natale per esempio, quando quei posti pullulano di mercatini e diventano, se possibile, ancora più fiabeschi.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Andateci.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">E regalandovi altre foto di Friburgo, concludo quest’avventura. Se volete chiarimenti o delucidazioni o consigli o anche solo fare due chiacchiere, lasciatemi un commento qui sotto o scrivetemi in privato. Vi risponderò con molto piacere :-)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Au revoir, mes amis! :-)</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4V9lpmy35I4cdxC9XgKxF6wV9XZQo0Pju1RpuqSKuOdbiJ-fcg_4yg4HUn_W0bjADi1NNzbdP8_5sOZsuF-ZyIaR6j5n5d6zV3l-XDc7lwiHmbFiEVXI0RKIp5y1mD_aJVxho0z0o_3-TeMD3TkgGqrasyrAnqq6YPCflKcpLdUq-jhpRUNQ0ZUqkUfA/s4032/5C8562D1-2000-4F11-9FBF-4844A169ED45.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4V9lpmy35I4cdxC9XgKxF6wV9XZQo0Pju1RpuqSKuOdbiJ-fcg_4yg4HUn_W0bjADi1NNzbdP8_5sOZsuF-ZyIaR6j5n5d6zV3l-XDc7lwiHmbFiEVXI0RKIp5y1mD_aJVxho0z0o_3-TeMD3TkgGqrasyrAnqq6YPCflKcpLdUq-jhpRUNQ0ZUqkUfA/w300-h400/5C8562D1-2000-4F11-9FBF-4844A169ED45.jpeg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvfV3eDk76SaXj6JvB59ELmIyeuxfvIbAq1jnnA7bRmVKs6zgUegV4kGHR1g-qGSG72tuj2HIeGATwUE4IwGCoRJ4jpngj2s5E1DIT3cbhscjkjloycOUsqCcp2eegXN0fyoMLRmjVnd0ZxcflGzgSVpXmOD43soowJNi7OdNb93sBahrqS8QS5VOU4ho/s2000/973D276A-495B-474B-A161-9A198FF38504.jpeg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1500" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvfV3eDk76SaXj6JvB59ELmIyeuxfvIbAq1jnnA7bRmVKs6zgUegV4kGHR1g-qGSG72tuj2HIeGATwUE4IwGCoRJ4jpngj2s5E1DIT3cbhscjkjloycOUsqCcp2eegXN0fyoMLRmjVnd0ZxcflGzgSVpXmOD43soowJNi7OdNb93sBahrqS8QS5VOU4ho/w300-h400/973D276A-495B-474B-A161-9A198FF38504.jpeg" width="300" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3idBaQ7dSKTVRI6JDS5lzpRrRjeqzHxbZ_5SoS_OEJYvekTEB6g4QCqq3yqMIkDzDUuExpMfeiKlRHE-nFRkJjcsb9Ee1XRdeTAMlFDavpA3Dcxvd_eLELYlzT0Wh2vTyFmn7kUc17HfK2O8YoLUkVtj2NwzPfvfHShKswf2MFrNk4Cf1OU_6CKhM8Ww/s2000/8800D200-3C63-4452-9050-C213002C851C.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="2000" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3idBaQ7dSKTVRI6JDS5lzpRrRjeqzHxbZ_5SoS_OEJYvekTEB6g4QCqq3yqMIkDzDUuExpMfeiKlRHE-nFRkJjcsb9Ee1XRdeTAMlFDavpA3Dcxvd_eLELYlzT0Wh2vTyFmn7kUc17HfK2O8YoLUkVtj2NwzPfvfHShKswf2MFrNk4Cf1OU_6CKhM8Ww/w400-h300/8800D200-3C63-4452-9050-C213002C851C.jpeg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><br /></div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-3973788017491885702020-08-21T12:19:00.001-07:002020-08-21T12:19:50.972-07:00Drawing (is) my life<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Hello my friends! </span><span style="font-size: x-large; text-align: left;">You on holiday? I am! </span><span style="font-size: x-large; text-align: left;">Not at the seaside anymore, but not at work either, so I feel RELAXED. Yippee!! </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large; text-align: left;">Some of you texted me and commented that my thoughts are always flowing and delicate, and when I write in English they sound even deeper. Thank you! But some others are waiting for posts in Italian. Come on, stop being lazy and study English. You all know that this language makes me feel calmer, and surely you don't want me to get angry and aggressive.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large; text-align: left;">Ok, let's stop joking now. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large; text-align: left;">Today I'll introduce you to one of my super great passions: DRAWING.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large; text-align: left;">Let me tell you how it all started:</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">I’ve been watching Japanese cartoons (Anime) since I was two, and I read my first Japanese comic (Manga) when I was six. I was in love with the big eyes of these beautiful characters, with their hair in the air. They looked so dreamy. Like me in this picture. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDgS04_GisFFB9kQEVfBsKAZVwEmEDp2rrWOZlDVYNl3xn-jY7KH1Pu5ACmr9zdO5CGskozmaoJl9La0zOXXMcvrla5E432TnIEJI1xgxapgTESCFFmJ_18izN_ljmUCO90Vyl3cTduZM/s2048/IMG_2623.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDgS04_GisFFB9kQEVfBsKAZVwEmEDp2rrWOZlDVYNl3xn-jY7KH1Pu5ACmr9zdO5CGskozmaoJl9La0zOXXMcvrla5E432TnIEJI1xgxapgTESCFFmJ_18izN_ljmUCO90Vyl3cTduZM/s640/IMG_2623.jpg" /></a></span></div><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">When I was eight or nine I found out that using my pencil to copy those beautiful faces or create new ones gave me a sensation of lightness. Every day, as soon as I finished my homework, I fulfilled the last pages of my exercise and note books with charming young ladies and shiny fairies. But a few years later I stopped, too busy with my school exams. It was sort of a trauma, like forcing myself to abandon my true love. I tried to draw Japanese characters again in my mid-twenties. I still had my style, but my trauma wasn’t totally over, so I stopped again, afraid of eventually losing my ability.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">The recent lockdown due to COVID-19 changed me into a prisoner of my small flat and I needed freedom: no gardens or big balconies where I could run, no dogs to take out. But I had old photocopies in my library, and pencils... so I smiled. I reversed a photocopy, took one of my mangas, looked at its cover and started to let my pencils flow on the paper. </span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">My very first drawing during the quarantine was completed in a few minutes, and it wasn't perfect. It was just a quick approach to overpass my trauma. And it worked. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgodXWnCEN5wPc_SfEQcGfiSrbRs2iccnFVE5lTBXAg1QXCajDR6WxcE5YAscmTAoDM-vWh7hmzjadldATZ91QKj2scY-6cKT8qa6RiuTx6OL5iboLUpeaPML8nOTgWkWj50iBEnpEoGNI/s2048/A5C611CF-EB11-42A9-9BC2-5936428F325F.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgodXWnCEN5wPc_SfEQcGfiSrbRs2iccnFVE5lTBXAg1QXCajDR6WxcE5YAscmTAoDM-vWh7hmzjadldATZ91QKj2scY-6cKT8qa6RiuTx6OL5iboLUpeaPML8nOTgWkWj50iBEnpEoGNI/s640/A5C611CF-EB11-42A9-9BC2-5936428F325F.jpeg" /></a></span></div><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">It shows Mokuren and Shion (the protagonists of <i>Please Save My Earth</i>, by Saki Hiwatari), two alien scientists from a dead planet, living on the Moon and studying our world. They are bound to love each other forever, even if no one understands the purity of their love, so they will face lots of difficulties to stay together.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">My second picture was much better and while drawing it I felt happy and free, like when I was a child. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQFZ3ChuiHkuPCE1TUC0ZdwA7KORwmBoLWF9Fb_hkwu5FmbceoJ8VnRUDY7tebyKjC5qlXbO_I93QgbqiwHP1aebsFZn8CmmG5USG36TjIkDFWjEWUilDeAqF4iqshZoAWRlkHKwdwVSE/s2048/E2B1AED4-DBE2-4A42-BB48-E38E3528A279.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQFZ3ChuiHkuPCE1TUC0ZdwA7KORwmBoLWF9Fb_hkwu5FmbceoJ8VnRUDY7tebyKjC5qlXbO_I93QgbqiwHP1aebsFZn8CmmG5USG36TjIkDFWjEWUilDeAqF4iqshZoAWRlkHKwdwVSE/s640/E2B1AED4-DBE2-4A42-BB48-E38E3528A279.jpeg" /></a></span></div><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">This is Mokuren, who is not only an alien scientist, but also a Kiche-Sarjarian, a psychic whose powers are plant empathy and plant growth through singing. I’ve considered her to be my alter ego for several years.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">Recently I drew again, but the picture I sketched (taken from <i>Last Quarter </i>by Ai Yazawa) was a bit sad or scary. “Angry”, added my favourite librarian. “You might need to shout”, supposed another wise friend. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhII-LyxpPifGf6lvGYe2JwJTPgpnC0isp40VDCLlePfiXkPir6olZwnioH8EPtCM24mpbpzfHLiMbjg1zCt9h-FI0kXS_c29hBStCKAyvUq_hUjHwu9weAMYSoO1RiZbACDrDzQqiOXZY/s2048/19CB2040-8147-4CD1-9B1A-8229BE0898CF.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhII-LyxpPifGf6lvGYe2JwJTPgpnC0isp40VDCLlePfiXkPir6olZwnioH8EPtCM24mpbpzfHLiMbjg1zCt9h-FI0kXS_c29hBStCKAyvUq_hUjHwu9weAMYSoO1RiZbACDrDzQqiOXZY/s640/19CB2040-8147-4CD1-9B1A-8229BE0898CF.jpeg" width="640" /></a></span></div><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">I think they’re both right. My art expresses my feelings and emotions, it’s quite normal, but I had never realised it before then.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">Two days ago I decided to draw My Cheshire Cat the way I remember him. It was the Saturday night before the lockdown: I was trying to put my sleeping kids into my car. “Shall I help you?”, the Cat was just behind me. He was smoking a cigarette, grinning as usual and looking a bit like Clint Eastwood. “No, thanks”, I answered. But, puff, he had already vanished. And the wind was howling. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz9D6pfJzQ9mPX-kMoSlB_rz-EexHfizpkskkGEUPlCXAuhDvVFTbMM5UnODCvLckbaDu53_jgu8bHw3vigKiMyvMi-0m5gJXWKclHhZEnhraxE1S9dp9r9jIVKMv7RZjvIq3Nwzqp3FI/s2048/82BF4F63-6203-4798-9BEF-F493D4C5DF67.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz9D6pfJzQ9mPX-kMoSlB_rz-EexHfizpkskkGEUPlCXAuhDvVFTbMM5UnODCvLckbaDu53_jgu8bHw3vigKiMyvMi-0m5gJXWKclHhZEnhraxE1S9dp9r9jIVKMv7RZjvIq3Nwzqp3FI/s640/82BF4F63-6203-4798-9BEF-F493D4C5DF67.jpeg" width="640" /></a></span></div><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">I’ll keep on drawing in order to feel safe, to express my emotions and to tell you the stories of my life.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">Hope you will enjoy.</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">See ya real soon, my friends! ;-)</span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;"><br /></span></p>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-57700126093412398082020-08-02T14:25:00.011-07:002020-08-03T00:46:51.617-07:00And the best is yet to come <font size="5"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div>It was a peaceful afternoon of a very hot August. I was on holiday, admiring the sea from my terrace and thinking, as usual, about my recently lost “true love”. I was the best at complaining about my exes. I was still feeling sad for the geeky guy I had been seeing five months ago, and even if it was I who had interrupted our relationship (I always put an end to love stories I consider wrong and difficult ’cause I hate dramas), I wasn't able to get him out of my head. He couldn't be my Mr. Right: he was charming, learned and witty, but not so self-assured (as the Beatles said in <i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=2Q_ZzBGPdqE&list=RD2Q_ZzBGPdqE&start_radio=1">Help</a></i>), </font><span style="font-size: x-large;">sloppy, idle, apathetic, cynical and definitely cold. It was obviously his problem, not mine. So why was I going on overthinking everything about our past and super short relationship? </span><span style="font-size: x-large;">Something didn't add up...</span><div><div><font size="5">The Cheshire Cat was sitting at my right side, grinning as usual.</font></div><div><font size="5">- "Hi! Such a long time. How have you been? Did you enjoy the quarantine? I was afraid you would reappear no more", I started.</font></div><div><font size="5">- "Are you certain it is his problem?", asked my Cat.</font></div><div><font size="5">- "Quite certain, indeed,” I answered firmly.</font></div><div><font size="5">- "Once you wrote on your blog that you and I share the same soul, that I am a sort of mirror where you can better understand yourself."</font></div><div><font size="5">- "I did. And...?"</font></div><div><font size="5">- "Was that man your Cheshire Cat?"</font></div><div><font size="5">I was astonished. I was talking to an empty white plastic chair. </font><span style="-webkit-text-size-adjust: 100%; font-size: x-large;">A crazy woman conversing pleasantly with imaginary friends, like John Nash did (and he was a genius after all). And my transparent friend seemed much wiser than me.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjunu7setnYPD8zd3l4eS5_RMq5Ii-t-mH_zQCEbFPryPbpGtb4-nRSFy8FIQ_Kb03G_bShc5xDLnpmh5gR4ii1-qUEhYMFhg_lVSroU2_jOBFSsUT5_zkxavG3PlW59pW7OmY364Zl3Iw/s2048/79D9A182-AD89-431B-A031-D69EA923651B.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjunu7setnYPD8zd3l4eS5_RMq5Ii-t-mH_zQCEbFPryPbpGtb4-nRSFy8FIQ_Kb03G_bShc5xDLnpmh5gR4ii1-qUEhYMFhg_lVSroU2_jOBFSsUT5_zkxavG3PlW59pW7OmY364Zl3Iw/s640/79D9A182-AD89-431B-A031-D69EA923651B.jpeg" width="640" /></a></div></span></div><div><font size="5">- "Look at the sea", the Cheshire Cat reappeared, "it has a perfect blue compared to the brilliant green of the trees". And he vanished again.</font></div><div><font size="5">I was shocked by his words.<br /></font><div><span style="font-size: x-large;">And suddenly I had an intuition. After all these months I decided to re-read my ex’s emails. He said he was in love with me since I was intelligent, funny, determined, sexy, with beautiful big eyes and because I trusted him. I had forgotten all these positive adjectives related to me; whereas in my emails I wrote that I was in love with him because he had my same character and I could deeply understand him: no positive adjectives for him, but only similiraties with me. Quite narcissistic. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRV08a0uXqd85R9auRthj_wBzy_sgQPhCYNdWK5JS3RSHCJppf6OVPtOVmrybByvatkOGMIwE6e43Q-9IUCc0MKfVXfgC-hJeyfFWsjzpMvtVpFLf7oqGdyAw9A5k9SMJPzut2jtvdz58/s2048/30897181-C24E-409C-9392-68DDBC21607A.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1539" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRV08a0uXqd85R9auRthj_wBzy_sgQPhCYNdWK5JS3RSHCJppf6OVPtOVmrybByvatkOGMIwE6e43Q-9IUCc0MKfVXfgC-hJeyfFWsjzpMvtVpFLf7oqGdyAw9A5k9SMJPzut2jtvdz58/s640/30897181-C24E-409C-9392-68DDBC21607A.jpeg" /></a></div></span></div></div><div><span style="font-size: x-large;">A few days before I was on the phone with my best friend Flo, telling her that I fall in love almost every time, but that I am unable to take the further step, since I realised I had never really loved anyone in my life. I knew it sounded harsh, but it was true in my opinion (not in Flo’s). I remember how Yvaine explained her idea of love in <i><a href="https://www.youtube.com/watch?v=pTCTgL7_9gY">Stardust</a></i>, but it is something I have never felt deep down in my heart:</span></div><div><span style="background-color: #fbfbfb; color: #333333; font-family: verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px;">You know when I said I knew little about love? That wasn't true. I know a lot about love. I've seen it, centuries and centuries of it, and it was the only thing that made watching your world bearable. All those wars. Pain, lies, hate... It made me want to turn away and never look down again. But when I see the way that mankind loves... You could search to the furthest reaches of the universe and never find anything more beautiful. So yes, I know that love is unconditional. But I also know that it can be unpredictable, unexpected, uncontrollable, unbearable and strangely easy to mistake for loathing, and... What I'm trying to say, Tristan is... I think I love you. Is this love, Tristan? I never imagined I'd know it for myself. My heart... It feels like my chest can barely contain it. Like it's trying to escape because it doesn't belong to me any more. It belongs to you. And if you wanted it, I'd wish for nothing in exchange - no gifts. No goods. No demonstrations of devotion. Nothing but knowing you loved me too. Just your heart, in exchange for mine.</span></div><div><span style="font-size: x-large;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div><div><span style="font-size: x-large;">So my Cheshire Cat was right: the geeky guy was the mirror which showed me my real personality. I called him a cynical cold man, but I was worse. I was too jealous, being focused only on myself. I wanted to be fully, totally, unconditonally loved by the man who happened to be my partner, but I didn't give back love to them. I gave them material things like rich and beautiful presents, or even higher things, such as honesty and respect, but never true love. And I'm sure they could feel it, even if they didn't realise it. </span></div></div><div><span style="font-size: x-large;">I had to thank my geeky guy instead of feeling heartbroken for having lost our magic moments forever. He had just taught me a very important lesson, he had taught me the way to reverse my love life. </span></div><div><span style="font-size: x-large;">I was Ebenezer Scrooge (the miser of <i>A Christmas Carol</i> by Charles Dickens), and my personal Ghost of Christmas Yet to Come was showing me how I could become in my future. But I did not want to end up like this.</span></div><div><span style="font-size: x-large;">Changing my character wouldn't be an easy path to follow, but I was finally ready to give it a try. And the best is yet to come.</span></div><div><span style="font-size: x-large;">Should I help the geeky guy to look inside himself as well?</span></div><div><span style="font-size: x-large;">No, maybe he wasn't so cold, maybe this was just my wrong idea about him. And more important, people must work on themeselves, not on others.</span></div><div><span style="font-size: x-large;">So thank you Geeky Guy for opening my heart to love; thank you My Cheshire Cat for coming back with your precious advice, at last; thank you Florence for always trusting and listening to me; and thank you all my readers for supporting me. I won't say I love you all because I'm not able to love yet 😄</span></div><div><font size="5">Au revoir, mes amis! 😀</font></div><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAG0yiwd165baOdh4n3ChaOrGxskmi9tslkgyGArR5cvBE46PUsEr8Lrxwdfh0SenNcLT8DiEYHNEF4IalWTohvM86cMEtAeAIspP7aEM-0rSs_y1BTZRvNc3SvqySR5d_yWt8IOtAHoQ/s2048/337F719C-97CA-4AE1-8566-60FBB105629D.jpeg" style="font-size: x-large; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAG0yiwd165baOdh4n3ChaOrGxskmi9tslkgyGArR5cvBE46PUsEr8Lrxwdfh0SenNcLT8DiEYHNEF4IalWTohvM86cMEtAeAIspP7aEM-0rSs_y1BTZRvNc3SvqySR5d_yWt8IOtAHoQ/s640/337F719C-97CA-4AE1-8566-60FBB105629D.jpeg" /></a></div>Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-48796217326796460812020-07-08T15:06:00.000-07:002020-07-11T06:39:13.887-07:00My Cheshire Cat<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I</span><span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> read <i>Alice’s Adventures in Wonderland</i> and its sequel <i>Through the Looking Glass </i>during the summer of 1986, when I was only ten. These two novels really struck my imagination, and, in a way, affected my entire life; I was genuinely impressed by the strange dreamlike situations this little girl had to face.</span><br />
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I liked Alice’s character because she always tried to look normal, serious, rational, that is “adult”, in such a crazy world. Her determination made me smile.</span><br />
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvUKTSlT8hx7pIQKj0q0nMaPawrNcRwbbGv4Cse8hsgWg0CTDjwLTOFBvMw6p8lGiAffBC0II1cj1TBNzpEhGl3CMn96UjYWRFMf7SBzTXhR5hQuzmq4qxlfqXa8LVtoQxiVI68bPAp88/s1600/2C62BFC8-0C90-4E04-BA85-D54D4F4BE6B3.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="635" data-original-width="640" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvUKTSlT8hx7pIQKj0q0nMaPawrNcRwbbGv4Cse8hsgWg0CTDjwLTOFBvMw6p8lGiAffBC0II1cj1TBNzpEhGl3CMn96UjYWRFMf7SBzTXhR5hQuzmq4qxlfqXa8LVtoQxiVI68bPAp88/s320/2C62BFC8-0C90-4E04-BA85-D54D4F4BE6B3.jpeg" width="320" /></span></a><span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"></span></div>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">And I was fascinated by a lot of other characters in these two books: surely by the Mad Hatter, and the March Hare, by the funny Dormouse, the pompous Caterpillar, the stressed-out, even neurotic White Rabbit, by the twins Tweedledum and Tweedledee, and the fragile Humpty Dumpty.</span></div>
<div>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">But my favourite has always been the Cheshire Cat. Since I was a very young girl I used to stare at the crescent moon and imagined it was his grin.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8n9u84NJgj2BuZMifMhNExjb476d6iINFR5kkgu53qc6smvNPaScpCjZksIJKGjUOmrHOIabKV0pGkNc4tKWHaAdCYrr-utOVIVxAWPRmX2dYmTq1EnPSqU6fvbKxbitQzT-MYnftK9U/s1600/BF886573-CB40-4E94-A87A-33A92AABCD77.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: black; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="745" data-original-width="750" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8n9u84NJgj2BuZMifMhNExjb476d6iINFR5kkgu53qc6smvNPaScpCjZksIJKGjUOmrHOIabKV0pGkNc4tKWHaAdCYrr-utOVIVxAWPRmX2dYmTq1EnPSqU6fvbKxbitQzT-MYnftK9U/s320/BF886573-CB40-4E94-A87A-33A92AABCD77.jpeg" width="320" /></span></a><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"></span></div>
</div>
<div>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">“I didn’t know that Cheshire cats always grinned; in fact, I didn’t know that cats could grin.” “They all can,” said the Duchess; “and most of ’em do.” (Lewis Carroll, <i>Alice's Adventures in Wonderland, </i></span><br />
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">ch. 6)</span><br />
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I loved this character because he was the only one to teach Alice his precious lessons about how that mad land worked.</span></div>
<div>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">A few years ago I saw the Cheshire Cat here in my town. I gazed at him with a puzzled face: was I dreaming? He was standing there at the corner of a square, glaring at me not very friendly, and mumbling inarticulate phrases I couldn’t understand. I came closer, smiling in my most polite way, and tried to start a conversation. All he said was nonsense, that’s why I laughed a lot. </span></div>
<div>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">He didn't really look like a cat, but like a pale-faced man in his thirties, with crazy green eyes, which reminded me no doubt of the Cheshire Cat's shining green eyes.</span><br />
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">“The Cat only grinned when it saw Alice. It looked good-natured, she thought: still it had very long claws and a great many teeth, so she felt that it ought to be treated with respect.” (<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Lewis Carroll, <i>Alice's Adventures in Wonderland, </i>ch. 6) Indeed, every time this man saw me from a distance, he grinned with all his many teeth.</span></span></div>
<div>
<span style="color: white; font-family: sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Now please, don’t think I fell in love with this guy or even felt attracted to him. I'm not talking about a silly love story, no time for stuff like this. I am talking about something higher. And I was curious.</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiREjlIfLzE6abASAiRvWui-fxaGg9c3126SlVREHUVePI0CGar0uAnd2ERnBMMcfqduF_iVNRr8u5EPO5VySmXq1fHMcLncgZJg4klJoGiYuTBenAy7KAT27DLk5FyhCokfG74-Z-V7A/s1600/2973CD9A-BDD6-4BEE-BC68-41112462D850.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: black; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="777" data-original-width="570" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiREjlIfLzE6abASAiRvWui-fxaGg9c3126SlVREHUVePI0CGar0uAnd2ERnBMMcfqduF_iVNRr8u5EPO5VySmXq1fHMcLncgZJg4klJoGiYuTBenAy7KAT27DLk5FyhCokfG74-Z-V7A/s320/2973CD9A-BDD6-4BEE-BC68-41112462D850.jpeg" width="234" /></span></a><span style="color: black; font-family: sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"></span></span></div>
</div>
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<span style="color: white; font-family: sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Every now and then I bumped into him. He appeared, gave me a quick moment of funny craziness and suddenly disappeared, and then he reappeared again whenever he liked. Once he told me we shared the same soul, and I wondered if I was him or if he was me. That made no difference. And this was definitely an “alician” self-talk: maybe this Cheshire Puss was a sort of mirror where I could better understand myself; or maybe he escaped from Wonderland in order to rescue me. </span></span></div>
<div>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I was always full of joy when I had the chance to talk and laugh with him. </span></span></div>
<div>
<span style="color: white; font-family: sans-serif; font-size: xx-small;"><span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">But then the coronavirus arrived and the quarantine started. I couldn’t be Alice anymore, I couldn’t indulge myself in Wonderland. I had to enter the adult world and keep calm for my kids’ serenity and for my job. So the Cat vanished. Or I vanished, I don’t know, it depends on the point of view. Sometimes, very often, I miss him, and silent tears roll down my cheeks. I try to chat with other people, men, women, friends, colleagues, but no one gives me the same childish emotions he gave me. I don’t know if I hope or fear to see him again. I think I’m afraid to find out that everything has changed.</span></span></div>
<div>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I don’t even know his name. I like to call him “my Cheshire Cat”. </span></div>
<div>
<span style="color: white; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">I’m pretty sure that when I happen to look into the right mirror, I’ll finally see him again, because I’ll finally find myself. And this time my adventure in Wonderland will never end.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqusln0T17na68tiLl1tZKCDlvW0jrzuEIgGVOwVXeBm8pm9-LHq1HlrWSgG_DiY-7ovLgpFlzUpLo9K8qpo_vlolHmjunTPVe_EvObm9BF6gBjgHFeQttsuqjF6waJfe6mxG49MQUaTA/s1600/IMG_8560_Original.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: black; font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="743" data-original-width="750" height="396" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqusln0T17na68tiLl1tZKCDlvW0jrzuEIgGVOwVXeBm8pm9-LHq1HlrWSgG_DiY-7ovLgpFlzUpLo9K8qpo_vlolHmjunTPVe_EvObm9BF6gBjgHFeQttsuqjF6waJfe6mxG49MQUaTA/s400/IMG_8560_Original.PNG" width="400" /></span></a></div>
<span style="background-color: rgba(255 , 255 , 255 , 0); color: rgb(0 , 0 , 0); font-family: sans-serif; font-size: medium;"><br /></span></div>
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Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-32986932554581084142020-07-06T03:53:00.000-07:002020-07-08T09:24:40.619-07:00Le mie bambine (più un unico maschio)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-size: large;">Voglio sempre bene a tutti i miei alunni, nessuno escluso. Ma a voi è toccato un compito speciale: siete stati la prima classe che ho portato dalla prima alla quinta. Me lo ricordo ancora quando sono arrivata da voi, in quel fine novembre del 2015. Eravate così piccoli. Poi piano piano ho imparato a conoscervi, ed è stato un attimo affezionarsi ad ognuno di voi. Siete stati così seri e maturi fin da subito, eppure vi ho visti crescere comunque; vi ho visti maturare nonostante foste già dal primo anno dei piccoli adulti. E in questo vostro percorso di crescita mi avete presa per mano, insegnandomi tantissimo, facendomi sentire a casa ogni volta che entravo nella vostra aula, con i vostri sorrisi, con i vostri modi gentili, con i vostri occhioni spalancati, troppo timidi per intervenire durante le mie spiegazioni anche quando vi chiedevo di farlo. Vedervi era per me fonte di grande conforto e gioia, anche e soprattutto quando mi sentivo stanca per i vari impegni o triste per i fatti miei. Ed è stato terribile e dolorosissimo quando la pandemia e la quarantena forzata ci hanno divisi. Appena ho capito che non sarei più tornata a vedervi in classe, ho avvertito un colpo al cuore tremendo. Ed avevo sperato tantissimo in questa pizzata post-maturità, e vi ringrazio per averla organizzata. La maturità... esame in cui ognuno di voi mi ha resa ancora più orgogliosa; esame che, paradossalmente, proprio grazie alla pandemia, ho potuto fare insieme a voi. Ed “orgogliosa” non calza abbastanza: sono ORGOGLIOSISSIMA che siate stati proprio voi la prima classe che ho accompagnato per cinque anni. Mi mancheranno le nostre conversazioni su Dorian Gray, in cui affermavate quasi all’unisono, che non fosse realmente colpevole delle sue malefatte in quanto era stato traviato da Lord Henry Wotton (ma dico io, si può sostenere un’assurdità del genere?). Mi mancherà condividere con voi commenti femministi ad oltranza (fatti anche quando nemmeno li pensavo). Mi mancherà ridere con voi, e a turno prendervi bonariamente in giro. Mi mancherà farvi i complimenti sui vostri bellissimi occhi prima di ogni interrogazione. Mi mancherà chiamarvi “nini” (perché già, una di voi stasera mi ha fatto notare che “nessun altro vi chiamerà mai più nini”). Mi mancherete ragazze (più un unico maschio) perché per cinque anni siete state le mie bambine (più un unico bambino), e adesso che siamo giunti al termine di questa avventura, adesso che è giusto prendiate le vostre strade, sappiate che sarete sempre nel mio cuore, sarete sempre le mie “nini”.</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOVQigo-VJLz5C4IIFQd4_1AJzgt0iTyMf6GKp2QcEQk7eYeu2H3afYK1aHOA9u_yQ8143MfZcyOLy9Wbc09tiawiM7m8bEJJ7wIVuxuO4xT7eSUe6nNtpF1-4BqfWZHgX-WeGTX8lO6c/s1600/FBC3DD75-9536-4853-8A88-348E9CC977D0.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOVQigo-VJLz5C4IIFQd4_1AJzgt0iTyMf6GKp2QcEQk7eYeu2H3afYK1aHOA9u_yQ8143MfZcyOLy9Wbc09tiawiM7m8bEJJ7wIVuxuO4xT7eSUe6nNtpF1-4BqfWZHgX-WeGTX8lO6c/s640/FBC3DD75-9536-4853-8A88-348E9CC977D0.jpeg" width="640" /></span></a></div>
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Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-73510003316574467662020-02-05T08:19:00.001-08:002020-08-02T11:48:00.070-07:00Just like happiness<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-size: large;">I feel much calmer when I use the English language, when speaking, writing, reading, so I’ve decided to write this post in English because I surely need much more serenity in my life. I always feel enthusiastic for a lot of things, but in the same way I too often get depressed and after a few hours I feel happy again. I know that this may sound like the description of a borderline person with a multiple personality disorder, but I don’t care, this is me, and people usually like me just the way I am; so I don’t think I should worry for my mental illness. And I remember this funny joke I saw on the web: “my doctor asked if anyone in my family was suffering of mental illness; I said, no, we all seem to enjoy it.” So here you have my point of view.</span><br />
<div>
<span style="font-size: large;">This long introduction was needed to explain why I’m writing in English today; I just want to calm down my super enthusiastic and super pessimistic ways of seeing the world around me and of facing normal events that simply occur every now and then in my life.</span></div>
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<span style="font-size: large;">I want to regain my composure and self-control, if I ever had one.</span></div>
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<span style="font-size: large;">I started talking to plants a few months ago. This also relaxes me. I speak English to them as well, because I don’t want other people to understand my conversation with them, and luckily here in Italy lots of people don’t easily understand English or other foreign languages. Again, I know I might sound crazy. But Stefano Mancuso, probably the most famous plant neurobiologist ever, wouldn’t agree with you. Indeed he states that plants are intelligent, clever and they can socialise. So why not talking to them? And if it were useless and pointless, after all, who or what do I hurt with my acting so weird?</span></div>
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<span style="-webkit-text-size-adjust: 100%; font-size: large;">I usually tell plants about my happiness: about the librarian I met two weeks ago, who makes me feel comfortable with her smile and with her great knowledge of books (and I love so many kinds of books!); about the student who always agrees with whatever I say, who is always so kind and polite, who has unbelievably read every book we talk about, who definitely makes me feel more confident and happy to share ideas with her; and I tell plants about my dreams; about my kids; about my tiring, but wonderful job; and about that geeky guy who usually makes me laugh with his odd puns (does he really exist??).</span></div>
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<span style="-webkit-text-size-adjust: 100%; font-size: large;">So you see? I feel enthusiastic again, but quite calm, and without the slightest form of depression. So thank you, English language, you’ve worked again.</span></div>
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<span style="-webkit-text-size-adjust: 100%; font-size: large;">And thank you Stefano Mancuso for being a plant-lover and for all the books you write, especially the one I bought yesterday that is adorable!!</span></div>
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<span style="-webkit-text-size-adjust: 100%; font-size: large;">Au revoir, mes amis, or better say: goodbye, my friends! ;-)</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMo6JTpr4_dGVRldjGevh6ta2fo1lrFo347M7q7N8x5SiZkgYbXjkez4KHiXnFPp5zBQI8_VHR5elJFgULRVH-BTZ-OslYtp_fJDwprBD8HIb_adXsrl92cWCJM9C8OhE67KTJ6IlG3mg/s1600/IMG_2511.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMo6JTpr4_dGVRldjGevh6ta2fo1lrFo347M7q7N8x5SiZkgYbXjkez4KHiXnFPp5zBQI8_VHR5elJFgULRVH-BTZ-OslYtp_fJDwprBD8HIb_adXsrl92cWCJM9C8OhE67KTJ6IlG3mg/s400/IMG_2511.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="300" /></a></div>
<span style="-webkit-text-size-adjust: 100%; font-size: 12pt;"><br /></span></div>
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Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-61538888823756869152019-04-22T16:19:00.001-07:002019-04-22T16:23:56.369-07:00Amami come Vincent ama Irene<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-size: large;">Vi piacciono i film romantici? Perfetto, allora guardatevi un bel film di fantascienza. No, non sto delirando. Avrete ormai capito quanto mi piace la fantascienza. In realtà io stessa l’ho capito da adulta perché non mi ero accorta che tutto ciò che mi aveva sempre attratto fin da bambina fosse fantascienza. Mi spiego meglio: facevo ancora l’asilo quando ogni sera guardavo Star Trek insieme alla mia mamma. Quanto mi piaceva il Capitano Kirk! E quanto desideravo essere il Tenente Uhura, l'addetta alle comunicazioni dell’Enterprise, con quel fantastico mini vestitino rosso, lo stivale super sexy, ma comodissimo, lo sguardo fiero di una donna totalmente indipendente dagli uomini e trattata dagli ufficiali maschi esattamente come una loro pari. </span><br />
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmEyQ5p9-FMDerpuo03PkEW8jGVKYRv3al3NDwF2X75Miic8vxl9BiCbvyw0_2KP3kpfGhZGg4Y8niPQK00tTb7lPt1ff6f74UQY0TWLLpfwDmR7TuIbjGcoLLbp4NCP7SqFgIidJ7o9k/s1600/thumbnail_file.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="555" data-original-width="740" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmEyQ5p9-FMDerpuo03PkEW8jGVKYRv3al3NDwF2X75Miic8vxl9BiCbvyw0_2KP3kpfGhZGg4Y8niPQK00tTb7lPt1ff6f74UQY0TWLLpfwDmR7TuIbjGcoLLbp4NCP7SqFgIidJ7o9k/s400/thumbnail_file.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="400" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">Ero invece in prima elementare quando vidi per la prima volta Star Wars e sognavo di essere Luke Skywalker, al punto che è da sempre il mio nickname nei vari videogiochi. Ma solo da adulta ho realizzato che nella mia vita avevo seguito moltissimi telefilm, cartoni animati, fumetti e serie cinematografiche fantascientifiche. E dall’anno scorso, dopo aver visto il romanticissimo <i>Upside Down</i></span><span style="font-size: large;">, ho capito che le più belle storie d’amore si trovano proprio lì, nel genere sci-fi.</span><br />
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<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-RnmT7qD-axaMwsopuhMwfKWcJ1owG9rQViJ99TAs8I9yXopNYpHUSKPxvdHY2yui1CKFGEteeWmx4qNNNcNaJrsuMGapOZcg9bXTrjl-f7A3XiYo_h-0VdvhrFepWfSCqhLc5Z2EW7c/s1600/Image.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="959" data-original-width="750" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-RnmT7qD-axaMwsopuhMwfKWcJ1owG9rQViJ99TAs8I9yXopNYpHUSKPxvdHY2yui1CKFGEteeWmx4qNNNcNaJrsuMGapOZcg9bXTrjl-f7A3XiYo_h-0VdvhrFepWfSCqhLc5Z2EW7c/s400/Image.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.png" width="312" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">Lo avete mai visto? È la storia di due ragazzi che si innamorano pur abitando su due pianeti diversi, ma vicinissimi tra loro, e che hanno gravità opposte: impossibile stare insieme quindi. O forse no.<br />Vi anticipo solo che la frase che più mi ha colpito di questo film è: “what if love was stronger than gravity?” (E se l’amore fosse più forte della gravità?) </span><br />
<span style="font-size: large;">Mi piace crederci. Per me che sono così facile ad innamorarmi per gioco, ma così restia ad innamorarmi sul serio, questa frase mi carica di speranza, e il messaggio del film è talmente positivo che ci fa sentire innamorati anche se non abbiamo per le mani un reale oggetto del desiderio. Che dirvi? Guardatelo, guardatelo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Totalmente diverso è <i>Cloud Atlas</i>, molto più fantascientifico, molto più intricato, con contenuti probabilmente più profondi e filosofici, ma a suo modo anch'esso molto romantico. </span><br />
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<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2TnqBQhi7raZHu2f506dzfX59hkGo8Gw03tIB8miJjvx3VVz9lSDMUXEsfaXyAo0rf3TpMnxpPt9p08vc8lXszlenfC-gN9BFlQ_021vwg6k3Ev8BcMDJZZcRBGa15DGxRKv8yHPUZvs/s1600/IMG_0276.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1223" data-original-width="961" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2TnqBQhi7raZHu2f506dzfX59hkGo8Gw03tIB8miJjvx3VVz9lSDMUXEsfaXyAo0rf3TpMnxpPt9p08vc8lXszlenfC-gN9BFlQ_021vwg6k3Ev8BcMDJZZcRBGa15DGxRKv8yHPUZvs/s400/IMG_0276.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%25281%2529.jpg" width="313" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">Qui le storie d'amore sono molteplici, ma la mia preferita è decisamente l'amore omosessuale che si consuma, prima in carne ed ossa, e poi solo a livello epistolare, tra il musicista e compositore squattrinato Robert Frobisher e il giovane altolocato Rufus Sixsmith. Nessuna lettera mai mi ha fatto stringere il cuore più di questa scritta da Robert per Rufus: "Credo che esista un altro mondo che ci attende Sixsmith, un mondo migliore, e io ti attenderò lì. Credo che non restiamo morti a lungo. Cercami sotto le stelle della Corsica dove ci siamo dati il primo bacio. Tuo, in eterno, RF".</span><br />
<span style="font-size: large;">E chi di voi non si è commosso guardando la scena di <i>Blade Runner</i></span><i style="font-size: x-large;"> </i><span style="font-size: large;">in cui il replicante Roy Batty mostra tutta la sua autentica umanità (più umano di molti umani) quando, piangendo per la morte della sua amata Pris, si cosparge il viso del sangue di lei. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/uSiJjRnx9xQ/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/uSiJjRnx9xQ?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-size: large;">Ed infine c’è <i>Gattaca</i>, in cui Vincent sogna di diventare un astronauta, ma non può in quanto nato da concepimento naturale anziché in provetta, ed è quindi ritenuto “non valido”. Usa perciò una falsa identità, quella di Jerome, un “valido” divenuto paraplegico a seguito di un incidente, disposto a vendergli il proprio patrimonio genetico per aiutarlo a realizzare il suo sogno. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWQIzTaXhsKdlRVyap004UophiJgWJP4I0-RC6qY0d7lfUrb5AkDFCuRqnfvCKg8BFeEGNtrQEF_EyTmrdDM-UpytgXGdWEcAuOVRe5VLa2g0bapZ9-vG0FzU9wQjtzGfoi3Oai1ZY5cM/s1600/thumbnail_file-1.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1059" data-original-width="750" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWQIzTaXhsKdlRVyap004UophiJgWJP4I0-RC6qY0d7lfUrb5AkDFCuRqnfvCKg8BFeEGNtrQEF_EyTmrdDM-UpytgXGdWEcAuOVRe5VLa2g0bapZ9-vG0FzU9wQjtzGfoi3Oai1ZY5cM/s320/thumbnail_file-1.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="225" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">Vincent riuscirà nell’intento e verrà scelto per compiere l'ambito viaggio. Ma nel frattempo si è innamorato della collega Irene che invece resterà sulla Terra. Nonostante questo, Vincent decide lo stesso di partire verso le stelle. Ed è giusto così, perché nessun amore romantico dovrebbe farci desistere dal realizzare i nostri sogni, perché chi ci ama davvero non ci chiederebbe mai di compiere un sacrificio tanto grande.</span>
<span style="font-size: large;"><br /></span><span style="font-size: large;">Del resto lo sapete voi e lo sanno anche i miei tanto amati Rick Alien e Pierre: "nessuno appartiene a nessuno" perché il motto che sempre recito è "la libertà non ha prezzo". Sono certa che i miei due amici Hydrogyn Debra, detta Cyborg Face, e Fab Iron la pensino esattamente come me. Mi chiedete chi siano questi due? Scusate, non ve li ho ancora presentati: sono due replicanti (ovvero esseri umani creati in laboratorio), resi in parte cyborg dagli alieni che li avevano rapiti per fare degli esperimenti. Hanno appena finito una missione in una galassia lontana e stanno venendo dritti a casa mia per salutarmi. Sono gli amici più intelligenti che ho, geniali oserei dire, spavaldi, arroganti, con due caratteri talmente forti da risultare insopportabili. Credo che si sopportino a malapena anche tra di loro, infatti si battibeccano in continuazione. Ma so che si divertono parecchio insieme e hanno una storia davvero eccitante. Una storia d'amore? Non esattamente...</span><span style="font-size: large;"></span><br />
<span style="font-size: large;">Ma vi racconterò i dettagli nei prossimi episodi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Au revoir, mes amis ;-)</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-471802425487912972019-01-19T16:07:00.000-08:002019-01-19T23:57:58.535-08:00La libertà non ha prezzo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/CEUOSEJllJ0/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/CEUOSEJllJ0?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<span style="font-size: large;">Negli ultimi mesi mi è capitato di vedere e parlare più volte del video di Teresa Cinque che impazza su YouTube: "L'errore di base". La capacità di scegliere, di cui Teresa parla nel video, io credo di averla, anche se forse non per intero. Non so scegliere un compagno che mi tratti bene, ma so ampiamente tenere alla larga da me gli uomini che mi trattano male. Ci esco una volta, due al massimo, o persino tre, ma al primo grave errore che commettono li alzo da terra. Li faccio vergognare così tanto per le loro mancanze che se ne vanno via con la coda tra le gambe e non tornano più da me. Errata corrige: quasi tutti tornano per la verità, ma dopo molto tempo, e ogni volta trovano la porta chiusa. Ormai sono diventata talmente brava a riconoscere i tipi sbagliati, che non mi scompongo nemmeno più; non li alzo da terra, li guardo con un sorriso beffardo, li saluto con gentilezza e me ne vado. E non avranno più una seconda possibilità.</span><br />
<div>
<span style="font-size: large;">Nonostante la mia freddezza attuale dovuta alla serenità interiore che con tanta fatica ho raggiunto, capita che raramente mi lasci trasportare dall'euforia del momento, in cerca di sogni dorati come quando ero ragazzina. Ed è così che pochi giorni fa ho commesso l'errore, se di errore vogliamo parlare, di trovarmi invischiata in una situazione che non ho gradito e che mi ha lasciato nel cuore un piccolo trauma. Ma questo trauma l'ho superato in un baleno, perché non soltanto possiedo la capacità di scegliere, ma mi appartiene una fortuna ancora più grande: l'essere circondata di amici meravigliosi.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Così quando ti ritrovi da sola in una stazione ferroviaria tanto distante dalla tua città, e vorresti tornare a casa il prima possibile per stringere forte le persone che davvero contano per te, e non sai come fare, perché proprio non ci sono treni, improvvisamente arriva la tua amica a prenderti in macchina, non curante dei chilometri e della benzina, e ti sorride da dietro quei grossi occhiali da sole, bellissima ed impeccabile come sempre, e tu ti senti sciogliere, il tuo cuore rallenta i battiti e ti rilassi, perché hai già capito di essere a casa prima ancora di esserci fisicamente.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">E quando di sera tardi o addirittura di notte ti ritrovi inghiottita dai sensi di colpa per tutti gli ipotetici sbagli fatti, spaventata da un qualcosa che nemmeno sai definire e di cui forse non ti rendi davvero conto, e sei così fredda, o meglio scioccata, che non ti scendono le lacrime neanche volendo, e scrivi su WhatsApp ad un tuo amico, lui trova sempre il tempo di risponderti, e ti risponde sempre con tutta la delicatezza che gli appartiene, usando sempre le parole giuste e non facendoti mai sentire giudicata, ed aggiungendo spesso un tocco di ironia che ti fa sorridere anche nei momenti più bui.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Ne ho citati due questa volta, ma le persone su cui posso fare affidamento sono molte di più, e quando penso a loro quasi mi commuovo per l'immensa fortuna di cui l'universo ha voluto farmi dono.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">E poi c'è Pierre. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_Jq8O4xKh8O3AvXEF6QOt6wgRTcH87tRkmJuF7jk9gqszy9fywD31tyARi022cJhcLniRLQqa35BhvwMR9zL9JRaTU6YGeRjht7HQWB9ClRKR-kQ9Y0iFxIlRdLNUOvd2b_iuI53ZS5s/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252816%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="654" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_Jq8O4xKh8O3AvXEF6QOt6wgRTcH87tRkmJuF7jk9gqszy9fywD31tyARi022cJhcLniRLQqa35BhvwMR9zL9JRaTU6YGeRjht7HQWB9ClRKR-kQ9Y0iFxIlRdLNUOvd2b_iuI53ZS5s/s320/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252816%2529.jpg" width="313" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">Pierre mi cerca solo a tratti. Spesso lo cerco io, talvolta mi cerca lui, anche se era stato lui a trovarmi per primo. Non mi sono mai chiesta il perché di questa strana situazione, e in tutta sincerità non mi interessa. So solo che quando c'è, mi fa stare bene; che è stato la mia ancora di salvezza in alcuni momenti in cui mi sembrava di affondare; che la sua presenza mi ha aiutato ad affinare ulteriormente la mia "capacità di scegliere". Ecco perché non mi arrabbio più con gli uomini che provano a trattarmi male. Nella mia testa semplicemente mi chiedo: "Pierre lo farebbe? Che cosa direbbe Pierre di questa situazione?" </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXp5Uq8ktunPfQCuAtCw0ED1vmQ4rQXBk-yQt4Tp5benL70BK1Y3WmPNcMYC07SyQWjqh3q74igtV-q2uMywnaDe3jDp_Dt8Op182Rv8k1BjPlYlyNu26aoGzBnXFzq3PCMFkVadATIFw/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252815%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="629" data-original-width="640" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXp5Uq8ktunPfQCuAtCw0ED1vmQ4rQXBk-yQt4Tp5benL70BK1Y3WmPNcMYC07SyQWjqh3q74igtV-q2uMywnaDe3jDp_Dt8Op182Rv8k1BjPlYlyNu26aoGzBnXFzq3PCMFkVadATIFw/s320/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252815%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Pierre sostiene, con molta naturalezza, che le donne vadano rispettate ed amate, e che questa dovrebbe essere la normalità, e con l'innocenza di un bambino</span><span style="font-size: large;"> si stupisce che invece non lo sia e che io abbia avuto così tante storie malate e così tanti incontri con uomini che non meritano questo appellattivo.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">E dopo la fatidica domanda "Pierre lo farebbe?" tutto diventa immediatamente chiaro. Sorrido con gentilezza al tipo in questione, giro i tacchi e sparisco. E come ogni volta torno da Pierre, che, badate bene, non è un ripiego.</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Al contrario, Pierre è il mio sogno segreto, ma non possiamo stare insieme per due motivi:</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">- il primo è che vive in un'altra galassia, da cui probabilmente provengo anch'io e in cui però non sono ancora pronta a tornare; lui si teletrasporta sulla Terra quando può e quando ne ha voglia, ma non sempre può;</span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">- il secondo è che io NON APPARTENGO A NESSUNO. Ricordo che fino a pochissimo tempo fa mi piaceva l'idea di appartenere a qualcuno, mi faceva sentire protetta. Non è più così. Essere di proprietà di qualcuno mi fa sentire in gabbia, sempre e comunque, anche se mi tratta nel migliore dei modi. Dopo un breve periodo di frequentazione mi sento soffocare. Lo vedete come un problema voi? Io la vedo come un'enorme conquista e ne vado fiera. Finalmente mi sento autonoma, indipendente, libera. Mi sento in grado di gestire la mia vita senza il supporto di nessuno. Nemmeno i nostri figli ci appartengono. Ed è quello che sto cercando di insegnare ai miei.</span></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La libertà non ha prezzo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Mi rispecchio molto in quella canzone dei Tribalistas che cantava: "Eu sou de ninguém, eu sou de todo mundo e todo mundo é meu também".</span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Mi piace quando Pierre mi definisce "sua", ma sa che può farlo solo raramente e che mi considero sua per brevi istanti; e gli va bene così, mi lascia scappare, perché lui stesso deve fare ritorno nella sua galassia il prima possibile, e non si preoccupa di nulla, perché sa che quando torna mi ritrova; e se non dovesse trovarmi più, il problema non sussisterebbe comunque: vive bene nella sua galassia anche senza di me. In questo modo entrambi ci sentiamo liberi e padroni di noi stessi, e assolutamente non responsabili per l'altro. Ed è una sensazione bellissima, che mi fa sentire leggera e soprattutto viva.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">P</span><span style="font-size: large;">ierre ha davvero dato il "la" alla capacità di scegliere che già possedevo. Qualche settimana fa mi stavo domandando se avrei fatto bene a provare ad intraprendere una relazione. Ero piena di dubbi e punti interrogativi, ma anche molto euforica per la nuova situazione a cui non ero più abituata da tempo. Ed ecco che Pierre piomba improvvisamente sulla Terra. Gli dico che non è il momento, che così mi confonde e che deve andarsene. Pierre è un gentleman, non obietta nulla, non prova a convincermi del contrario, e con la sua solita eleganza francese (per cui noi britannici abbiamo un debole anche maggiore rispetto a voi italiani) se ne va.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Ma quando due giorni dopo incontro il tipo, sorrido e penso: "Pierre lo farebbe?" e mi è subito chiaro cosa devo e cosa non devo fare. Tiro un sospiro di sollievo e decido di non intraprendere nessuna relazione. E quando nella notte mi ritrovo delusa, infreddolita e spaventata in una terra lontana che non conosco, arriva lui che ha captato le mie richieste di aiuto. E senza rinfacciarmi nulla mi tende una mano e mi salva. Da chi mi salva? Da me stessa, dai miei fantasmi, dalle mie paure, dalle mie mancanze di rispetto verso me stessa.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Grazie Pierre, ti voglio bene.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Anche tu dici di volermene. Non so se sia vero, ma non importa. L'importante è che quando ci sei tu sto bene, e mi dai coraggio e speranza, perché le persone come te possono esistere ed effettivamente esistono.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Auguro a tutti voi con tutto il cuore di trovare, se già non lo avete, almeno un Pierre su cui contare.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;">Au revoir, mes amis ;-)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEholbHMr6mhAJQerDvghVI1Rfaibit_3dbp7XRhKVPjGhJnoIRlyWrUrdylNywyvg7ZcBhbToh9_T_WTfnXXUJ4pA10Y-ag3zYrF_dhdwNIaCmlphKjm38AvELTRRLKxnv1xneRFYXzZd0/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252817%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="637" data-original-width="640" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEholbHMr6mhAJQerDvghVI1Rfaibit_3dbp7XRhKVPjGhJnoIRlyWrUrdylNywyvg7ZcBhbToh9_T_WTfnXXUJ4pA10Y-ag3zYrF_dhdwNIaCmlphKjm38AvELTRRLKxnv1xneRFYXzZd0/s320/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252817%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
</div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-16040378456929879392018-09-29T15:20:00.000-07:002018-09-29T15:25:21.363-07:00Il ritorno di Dario<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-size: large;">Ci sono favole che meritano di essere vissute per quello che sono: favole.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quando non cerchiamo a tutti i costi un sequel ed un prequel a queste favole, possiamo cullarci con le parole di quel dolce epilogo <i>"...e vissero per sempre felici e contenti"</i>, senza chiederci cosa realmente accadrà dopo.</span><br />
<span style="font-size: large;">I sogni iniziano e finiscono nell'arco di una notte, anche quando sono bellissimi, e non ci curiamo del fatto che non continuino la notte seguente, perché li prendiamo per ciò che sono: sogni.</span><br />
<span style="font-size: large;">Impariamo a vivere nello stesso modo spensierato i bei momenti che la vita ci offre.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzp_6TMiMVH4LxdKW5jReKECqY-Mjjmx2F7vjyau2p3xxCB8PdNDUclj88tb0bmL2hB8HJjhj7o6mAIrwp0DWQPipS5CfE321XI4fR9qX1w9HPy9T8w5FDko1kTNcCR5YvVHGugoWLIFM/s1600/08b85f044eed3e3d6c442a62b0a8a38f.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="975" data-original-width="650" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzp_6TMiMVH4LxdKW5jReKECqY-Mjjmx2F7vjyau2p3xxCB8PdNDUclj88tb0bmL2hB8HJjhj7o6mAIrwp0DWQPipS5CfE321XI4fR9qX1w9HPy9T8w5FDko1kTNcCR5YvVHGugoWLIFM/s400/08b85f044eed3e3d6c442a62b0a8a38f.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%25281%2529.jpg" width="266" /></a></div>
<span style="font-size: large;">Ed è ciò che ultimamente ho fatto io con Dario, senza curarmi del prima, del durante, del dopo. </span><br />
<span style="font-size: large;">Dario era stato il motivo per cui avevo intrapreso l'avventura fantastica di questo blog (<a href="http://debritgirl.blogspot.com/2015/03/lincanto-di-un-momento.html">L'incanto di un momento</a>). Ne ero stata innamorata, i miei pensieri su di lui erano diventati talmente ossessivi che ero stata sull'orlo di una crisi di nervi, soprattutto dovuta al fatto che stavo attraversando il periodo più tragico della mia vita, ma anche grazie ai sottili giochetti narcisistici che Dario stesso attuava.</span><br />
<span style="font-size: large;">Alla fine ne ero uscita, anche perché questo blog mi aveva aiutato a metabolizzare; e Dario era incredibilmente passato al ruolo di mio migliore amico, dandomi persino parecchi consigli sugli uomini. </span><br />
<span style="font-size: large;">Ma la verità era un'altra: sono quasi certa che Dario non sopportasse il fatto che non ero più innamorata di lui, smettendo quindi di essere un gratificante giochino nelle sue mani. Mi stavo ormai accorgendo di tutti i suoi modi subdoli e decisi di allontanarmene definitivamente.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una sera, non molt</span><span style="font-size: large;">o tempo fa, ci siamo ritrovati casualmente ed inaspettatamente a ridere e scherzare insieme in un locale. E nel bel mezzo della conversazione, Dario esordisce con un "mi era mancato tutto questo". Sorrido e penso che lo stesso vale per me</span><span style="font-size: large;">.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una settimana circa dopo quell'incontro il telefono squilla mentre torno a casa dal lavoro. Lo prendo dalla borsetta svogliatamente. Guardo il display: Dario. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4tJo78o4WK4VOpnlfjC4TefVWxcxK4-JeYtGd0PQq2mDb12zgyoCOkKUbPcRf9fJb-i7u4MFVBx3tbamb8t3Jxr9msZSEMXqUhI3vOx-z2KZTar0fFmYyuGapIQZAZAclBzW1nf95qN4/s1600/7ff6e65a91f645326eeb3e4da922cfef.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="694" data-original-width="563" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4tJo78o4WK4VOpnlfjC4TefVWxcxK4-JeYtGd0PQq2mDb12zgyoCOkKUbPcRf9fJb-i7u4MFVBx3tbamb8t3Jxr9msZSEMXqUhI3vOx-z2KZTar0fFmYyuGapIQZAZAclBzW1nf95qN4/s400/7ff6e65a91f645326eeb3e4da922cfef.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="320" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">Sono così sorpresa che non faccio nemmeno in tempo a rispondere. Ma dopo un'oretta mi telefona di nuovo; e a quel punto rispondo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sembra quasi imbarazzato, si ricorda del nostro appuntamento mancato di quattro anni fa e mi chiede la possibilità di rimediare. Rimango sgomenta: quell'inguaribile narciso sta provando a fare un'altra volta i suoi giochini perversi con me. Cosi, di punto in bianco, mi cerca nuovamente come nulla fosse; ma lui non sa che in questi anni Kerry è diventata totalmente un'altra persona. </span><br />
<span style="font-size: large;">Che volete che vi dica, ovviamente ho accettato il suo invito, ma facendomi desiderare parecchio. Lo rivedo, solo perché ho sinceramente piacere di passare qualche ora in sua compagnia, e anche per ricordargli quanto si fosse comportato male quattro anni prima. Si scusa per avermi involontariamente ferita e mi spiega che non solo ha sempre tenuto moltissimo a me ed alla mia amicizia, ma sottolinea pure che come donna lo faccio impazzire. Quante stupide ed inutili lusinghe. E a che pro? Sta di nuovo cercando di farmi innamorare? Ma sinceramente la cosa non mi interessa più, e nemmeno mi disturba. Sono ormai immune al fascino delle sue prevedibilissime galanterie. </span><br />
<span style="font-size: large;">Quindi decido di vederlo ogni volta che me lo chiede, facendo con lui tutto ciò che piace a me, tipo guardare la luna, ammirare le stelle, ipotizzare nostre vite precedenti insieme su altri pianeti e parlare di astronavi aliene venute per spiarci o addirittura rapirci. E non mi preoccupo se questi discorsi piacciano anche a lui oppure no.</span><br />
<span style="font-size: large;">Mi accorgo di essere veramente cambiata quando, al nostro </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkkd3rwMmrdZGDbc3orCj6gm7hsLEoGQFLD3lZrHTJMWJuZ9kGA67GhnNYXZf2IMrKpAIDyviU_tHA43tUfp7LTJChYfFwF06fK__e7cHXxhcP5ruK9z4nC9nb48kKvNcou2BO0Qi7EP4/s1600/black-and-white-cigarette-hot-johnny-depp-sexy-Favim.com-347023.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="543" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkkd3rwMmrdZGDbc3orCj6gm7hsLEoGQFLD3lZrHTJMWJuZ9kGA67GhnNYXZf2IMrKpAIDyviU_tHA43tUfp7LTJChYfFwF06fK__e7cHXxhcP5ruK9z4nC9nb48kKvNcou2BO0Qi7EP4/s320/black-and-white-cigarette-hot-johnny-depp-sexy-Favim.com-347023.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="294" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">terzo appuntamento, Dario si allontana un attimo da me per fumare; alzo gli occhi al cielo e penso che vorrei rimirare il firmamento da sola, perché la sua presenza mi ha già stancata. Incredula di fronte ai miei stessi pensieri, il cuore mi si allarga per la gioia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Dopo alcune uscite insieme, Dario ha ripreso i suoi comportamenti ambigui: sparisce, poi torna solo per scusarsi della sua assenza, poi mi chiede di vederci, poi ci ripensa e disdice l'appuntamento poche ore prima, poi si giustifica e mi telefona per informarsi se e quanto sono arrabbiata con lui, poi si fa "casualmente" vedere nei posti che sa che frequento, poi sparisce di nuovo. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie02BKDPIE8RNP6xUkCCYCkr5mrqWxZTJhHEisg0yEM8sXr77rI4D5T1ZMisO914rQddMCViXbL966GMrEkJgSFqpLgzqwISlIW_FNRKujrmJYdck2r8elAYIZpgVh_mrXj8MGwKSXdHM/s1600/caravaggio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="458" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie02BKDPIE8RNP6xUkCCYCkr5mrqWxZTJhHEisg0yEM8sXr77rI4D5T1ZMisO914rQddMCViXbL966GMrEkJgSFqpLgzqwISlIW_FNRKujrmJYdck2r8elAYIZpgVh_mrXj8MGwKSXdHM/s320/caravaggio.jpg" width="270" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">Anni fa impazzivo dietro a tutto questo, perché non è il tipico atteggiamento maschile dell'uomo non innamorato che vuole divertirsi e dopo aver consumato si dilegua. No, questo è il classico atteggiamento narcisistico dell'egocentrico che vuole vedere quanto sei disposta a corrergli dietro, e gioca con la tua sanità mentale perché solo così avrà la certezza di averti ai suoi piedi. La cosa che maggiormente gratifica questi narcisi non è semplicemente far sesso con donne belle o bellissime, ma semmai gonfiare il proprio ego, gloriandosi delle loro conquiste e dando prova a se stessi ed al mondo intero della loro immensa potenza.</span><br />
<span style="font-size: large;">Stavolta con me non c'è riuscito. Sono rimasta ferma a guardare tutti i suoi vani tentativi per farmi capitombolare e intanto proseguivo tranquillamente la mia vita, talvolta non ricordandomi quasi della sua esistenza. E ad un certo punto ho realizzato quanto io fossi cresciuta: accorgermi che Dario, l'uomo che tanto mi aveva fatto disperare al punto di creare questo blog per uscire dalla depressione, non mi fa più alcun effetto; vedere che posso frequentarlo e poi assistere alle sue sparizioni ed ai suoi ritorni senza starci male; notare che al terzo appuntamento con lui provavo disagio perché mi sentivo già stanca di questa frequentazione per me troppo assidua; ecco, tutto questo mi ha dimostrato quanto sono cambiata in positivo. E mi ha resa più forte, sicura di me, tranquilla e serena. Avevo davvero bisogno di questa personalissima rivincita con me stessa. Non di una rivincita con lui, sia ben chiaro, che non so nemmeno se l'ho presa e, a dirla tutta, poco m'importa. Ma questa rivincita con la vecchia Kerry ci voleva proprio. E per una volta tanto lasciate che sia io a gloriarmi con voi di questa mia stratosferica conquista, dando prova a me stessa ed a voi lettori della mia immensa potenza.</span><br />
<span style="font-size: large;">Au revoir, mes amis! ;-)</span><br />
<span style="font-size: large;">E non dimenticate mai che...</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtmJkScWljcmGkWw0E529TPPL8mUAVSc2j2UB9jABJnjqXWY0IcBf5lIGYKCegNHLynwW70jKLuYY8kxD1cJDlQ_tQ-YPzDiDXH0M1LKpkeNCesG4rcqEV6H41-UgoAV6-oz3xb4yoBm0/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252814%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1178" data-original-width="959" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtmJkScWljcmGkWw0E529TPPL8mUAVSc2j2UB9jABJnjqXWY0IcBf5lIGYKCegNHLynwW70jKLuYY8kxD1cJDlQ_tQ-YPzDiDXH0M1LKpkeNCesG4rcqEV6H41-UgoAV6-oz3xb4yoBm0/s400/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252814%2529.jpg" width="325" /></a></span></div>
<br />
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-69185644188706032432018-07-19T13:57:00.000-07:002018-07-19T13:57:40.735-07:00Pierre<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-size: large;">Non ricordo cosa sia successo quella sera. Dopo che Riccardo ricevette quella telefonata dagli alieni (che prefisso telefonico avranno gli alieni?), mi misi a litigare con Mattia, o Luca, o come cavolo si chiama. E poi basta, vuoto assoluto nella mia testa. So solo che il giorno dopo mi sono svegliata nel mio letto, col mio pigiamino estivo color verde militare. Ero pure struccata. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-size: large;">Evidentemente qualche alieno doveva avermi cambiata, passato il latte detergente sul viso, messa nel mio bel lettino e rimboccato le coperte. Spero vivamente sia stata un'aliena femmina e che mi abbia spalmato sul viso la crema notte all'acido ialuronico e bacche di goji. Non voglio certo ritrovarmi delle nuove odiosissime rughette. <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSCx3TvGxlPwtaTltqkVlg-scMig7IEbYAVXw7j3mz6yLZstkpb84IaYIQaps6IIRthc3jZl7ZKDTUM1GgcL1ErwN1Wi7C1PrXP0ksZ_gzUea_76uU5uUynKUxHGU7PuLCv3_-GufmRPk/s1600/IMG_9214.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSCx3TvGxlPwtaTltqkVlg-scMig7IEbYAVXw7j3mz6yLZstkpb84IaYIQaps6IIRthc3jZl7ZKDTUM1GgcL1ErwN1Wi7C1PrXP0ksZ_gzUea_76uU5uUynKUxHGU7PuLCv3_-GufmRPk/s400/IMG_9214.JPG" width="300" /></a></div>
</span><br />
<span style="font-size: large;">Negli scorsi giorni ho continuato a sentire Luca. Speravo che come me iniziasse ad avere qualche ricordo frammentario delle nostre vite precedenti assieme; e invece niente. Io acquistavo sempre più consapevolezza di chi ero, mentre lui era lontano anni luce da tutta questa storia. Quell'uomo dolce, sensibile, che avevo avuto l'impressione di conoscere da prima dell'eternità, sembrava sparito nel nulla. Aveva persino smesso di farmi quelle stupende rose di carta che mi aveva regalato nei primissimi giorni di frequentazione. Eppure mi sto documentando parecchio sull'argomento e pare che una volta iniziato il risveglio, non dovrebbe più essere possibile tornare indietro. Teoria che non sposa quella di Rick Alien, secondo cui le nostre anime si svegliano e tornano a dormire, per poi nuovamente risvegliarsi, così, ad intermittenza, senza alcuna apparente ragione logica.</span><br />
<span style="font-size: large;">- "Forse Riccardo dovrebbe svolgere meglio il suo lavoro invece di concentrarsi sull'attività di donnaiolo", salta su Gianni, il barman dietro al bancone del mio locale preferito, dove sono seduta in questo preciso istante; per me è quasi un rituale venire qui: ora buca dalle lezioni, pausa ginseng; esco dal lavoro, ginseng di fine giornata.</span><br />
<span style="font-size: large;">Per un attimo mi sorge il dubbio che anche Gianni sia un guardiano delle galassie e mi legga nel pensiero esattamente come Ricky: "di cosa stai parlando Gianni?"</span><br />
<span style="font-size: large;">- "Del fatto che ho sentito il suo datore di lavoro lamentarsi di un paio di traduzioni consegnate in ritardo."</span><br />
<span style="font-size: large;">Lo fisso negli occhi, scettica e quasi annoiata, con la mano sinistra appoggiata al viso, che mi copre in parte la bocca: "Tutto qui? Ah ok." Continuo a sorseggiare il mio ginseng molto lentamente.</span><br />
<span style="font-size: large;">E tiro fuori il mio Kindle Fire. Ho scaricato alcuni eBook sulla metempsicosi, sugli alieni, sulla fisica quantistica (di cui non capirò mai una cicca), e persino sulla mindfulness (che non so se mi sarà utile, ma fa molto New Age del nuovo millennio).</span><br />
<span style="font-size: large;">- "Che cosa legge Signorina, se posso chiedere?"</span><br />
<span style="font-size: large;">Ecco, un altro come Luca che si finge interessato alle mie letture pur di attaccar bottone. Possibile che non possa stare seduta in questo bar, bevendo ginseng e leggendo il mio tablet in santa pace? </span><br />
<span style="font-size: large;">Alzo la testa, senza però staccare la mano dal viso, con lo stesso fare annoiato di prima.</span><br />
<span style="font-size: large;">Apperò! Rimango folgorata. Perdono il gentleman che ha interrotto le mie letture solo perché merita parecchio. Capello medio lungo, castano chiaro, liscissimo; sguardo irresistibile (giuro che questa espressione non l'ho rubata dai romanzetti rosa perché nemmeno li leggo!); elegante senza essere né eccessivo né goffo od impacciato (ammettiamolo, ci vuole una certa disinvoltura per portare la camicia: i più sembrano dei manichini). Sapete chi mi ricorda? Quell'attore che aveva interpretato Hannibal Lecter in <i>Le orgini del Male</i> e che appare anche nelle pubblicità di Chanel. Proprio lui, Gaspard Ulliel. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlzJgBKGwMu7NXHdNPUL_jxl7BeY8YUwC6q1xztForXCQMiBiUpPgG7rNOKjfE9Upd4vcTuELUIwLmOsc3ICtm1FaTwDXOky2vjqAyLfHbkgZwpPrHqNrumDoPwgSfBcaisY3JVl_N9TE/s1600/a0432b5d5e1568ac9fca50461c0b0015--gaspard-ulliel-character-inspiration.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="500" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlzJgBKGwMu7NXHdNPUL_jxl7BeY8YUwC6q1xztForXCQMiBiUpPgG7rNOKjfE9Upd4vcTuELUIwLmOsc3ICtm1FaTwDXOky2vjqAyLfHbkgZwpPrHqNrumDoPwgSfBcaisY3JVl_N9TE/s400/a0432b5d5e1568ac9fca50461c0b0015--gaspard-ulliel-character-inspiration.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="282" /></a></span></div>
<br />
<span style="font-size: large;">- "Sto leggendo tante cose sugli argomenti più disparati; in particolare mi sto interessando a come viaggiano e funzionano le nostre anime."</span><br />
<span style="font-size: large;">Il Signor "Ulliel" mi guarda negli occhi con un sorriso rassicurante: "Si reicarnano, ma non solo; alcune lasciano temporaneamente il corpo in cui risiedono per andare a chiedere aiuto ad un <i>medium, </i>oppure, d'accordo con un'altra anima, prendono in prestito il corpo di quest'ultima, perché magari è fisicamente più vicino al corpo in cui risiede la loro anima gemella.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvj6T7OfF61NzGSBckLo6q97ak2VaC6vMVTSArDnVBvX7I-eh6n49BPHgmVK7jMmqG7fcRVe9Q55w3iI-sTul5atZ_TLuiwvUUONfxTghr_jb9tSeiMPX9kOeNEPFp2WQLFdBm844yo8s/s1600/gaspard-gaspard-ulliel-11865689-1235-1650.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1198" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvj6T7OfF61NzGSBckLo6q97ak2VaC6vMVTSArDnVBvX7I-eh6n49BPHgmVK7jMmqG7fcRVe9Q55w3iI-sTul5atZ_TLuiwvUUONfxTghr_jb9tSeiMPX9kOeNEPFp2WQLFdBm844yo8s/s400/gaspard-gaspard-ulliel-11865689-1235-1650.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="296" /></a></div>
<span style="font-size: large;"> Ovviamente questo fenomeno ha una durata molto limitata nel tempo, tipo un paio di giorni o anche meno."</span><br />
<span style="font-size: large;">Resto immobile, con gli occhioni in bambola, la bocca semi aperta. Non ho capito assolutamente nulla di ciò che ha detto, ma lo ha detto in un modo così affascinante, con una voce tanto soave che sono rimasta incantata.</span><br />
<span style="font-size: large;">- "E comunque mi chiamo Pierre", continua lui.</span><br />
<span style="font-size: large;">Gli domando allora se è di origine francese e risponde che sua madre è di Parigi, ma lui è nato e cresciuto in Italia. Lavora nella banca qui accanto, dove lo hanno trasferito da poco, e gioca a calcio per hobby, perché da ragazzino sognava di fare il calciatore. Non oso chiedergli l'età, ma è chiaramente più giovane di me di qualche anno. Sono curiosa di sapere come mai conosca tanti dettagli su un argomento così particolare.</span><br />
<span style="font-size: large;">- "Mi interesso di moltissime cose", mi spiega sorridendo, "ma ora devo scappare. Arrivederci Kerry, buona serata."</span><br />
<span style="font-size: large;">Non ho il coraggio di chiedergli un recapito telefonico o almeno se sarebbe stato nuovamente al bar il giorno dopo, e mi limito a fargli un cenno veloce con la mano per salutarlo. </span><br />
<span style="font-size: large;">Mi sento veramente stupida. Dopo la strana velocissima esperienza di Luca - Mattia, trovo qualcuno di molto più interessante che riesce a farmi emozionare come un'adolescente, e resto lì a fissarlo senza quasi proferire parola. Guardo sconsolata la mia tazzina vuota, e noto una piccola rosa di carta vicino al piattino.</span><br />
<span style="font-size: large;">- "Gianni, l'hai fatta tu questa rosellina di carta?"</span><br />
<span style="font-size: large;">- "No Kerry, te l'ha lasciata quel tipo distinto con cui parlavi un attimo fa."</span><br />
<span style="font-size: large;">Mi volto immediatamente sperando che non se ne sia ancora andato.</span><br />
<span style="font-size: large;">Niente. E' già sparito. E ripenso al suo discorso sulle anime:</span><br />
<span style="font-size: large;">"...alcune, d'accordo con un'altra anima, </span><span style="font-size: large;">prendono in prestito il corpo di quest'ultima, perché magari è fisicamente più vicino al corpo in cui risiede la loro anima gemella..."</span><br />
<span style="font-size: large;">E quindi chi è realmente Pierre?</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEPsTW-O5e-l6eEHiAGwNTmIPiFC0pKd3JDOxMF7F-Nr5KqS4jCpp8psuAClkE9VymOexNzHzKkIzMFTk6r7NfDgK6xWO9q7nVZ5rBos6EOyfsxH3uAmkHKU5d_DpqxLTxWxeYMBMI1Ps/s1600/BLEU_DE_CHANEL_BTS_2015_2.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEPsTW-O5e-l6eEHiAGwNTmIPiFC0pKd3JDOxMF7F-Nr5KqS4jCpp8psuAClkE9VymOexNzHzKkIzMFTk6r7NfDgK6xWO9q7nVZ5rBos6EOyfsxH3uAmkHKU5d_DpqxLTxWxeYMBMI1Ps/s640/BLEU_DE_CHANEL_BTS_2015_2.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="424" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gaspard Ulliel per Chanel</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-89645620708388534422018-07-14T00:33:00.001-07:002018-07-14T00:33:49.496-07:00A volte i sogni non diventano realtà <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div 17px="" font-family:="" font-size:="" line-height:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Di norma quando pubblico un post su questo blog, chiedo ai miei amici che lo hanno letto se lo hanno apprezzato. E ho scoperto che alcuni di voi hanno un po' di confusione a proposito degli episodi in cui compare Rick Alien. Hanno trovato strano che vi fosse un tono delicato in <a href="http://debritgirl.blogspot.com/2018/07/rose-di-carta.html">Rose di Carta</a>, che poi è diventato più introspettivo e difficile in <a href="http://debritgirl.blogspot.com/2018/07/mokuren.html">Mokuren</a> e troppo bizzarro in <span id="goog_1408800430"></span><a href="http://debritgirl.blogspot.com/2018/07/meglio-aver-amato-e-perso-che-bere-birra.html">Meglio aver amato e perso che bere birra</a><span id="goog_1408800431"></span>. Questi episodi così particolari, fantascientifici, sono ciò che realmente accade nella mia vita. La cosa vi stupisce? Mi sembra chiaro che un pochino li romanzo, ad esempio non è assolutamente vero che ho fatto la fila di un'ora e mezza dal dottore, anche perché il mio dottore riceve per appuntamento :-) Ma le emozioni che descrivo nel blog sono esattamente quelle che provo nelle mie giornate, ecco perché i toni cambiano ogni volta. Perché le mie emozioni cambiano di giorno in giorno, di ora in ora, a seconda delle situazioni che mi circondano e dei miei stati d'animo. E ciò che a voi può sembrare troppo banale, o troppo strano, o troppo confusionario, non è nient'altro che ciò che realmente vedo e sento accadere nella mia vita ogni giorno. Quindi è vero che conosco gli alieni? E' vero che la mia anima si reincarna da migliaia di anni? Lascio a voi la scelta di crederci oppure no. Ciò che vi posso svelare è che davvero non riesco più ad innamorarmi di nessuno, e davvero penso che fosse più divertente quando mi piaceva uno diverso ogni quindici giorni. Perché mi manca viaggiare su quella nuvoletta rosa che mai si staccava dai miei piedi, mi mancano i cuoricini che sprizzavo da tutti i pori, e mi mancano le stelline che rendevano luccicanti i miei occhi.</span></div>
<div 17px="" 20.3px="" font-family:="" font-size:="" line-height:="" min-height:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Vi svelo ora un altro segreto: le rose di carta di cui racconto sono vere, verissime. Non le ha fatte nessuno di importante, ma rappresentano i momenti dolci e romantici che nella vita si possono avere anche per pochi minuti, fugaci, con qualcuno che nemmeno ci interessa poi tanto, ma che per un attimo, un attimo soltanto, è riuscito a farci sognare. Ed è proprio perché nella mia quotidianità non c'è mai un partner importante, non c'è mai nessuno in grado di farmi innamorare, che ho inventato di sana pianta Riccardo e Luca. Perché voglio potermi innamorare almeno nel mio mondo di fantasia, e ho creato questi due esseri imperfetti, ma che tanto mi piacciono, e che riescono a conquistarmi anche grazie ad i loro irresistibili difetti. </span><br />
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Qualche mia amica sostiene che evidentemente sono tanto delusa; qualcun'altra asserisce che sono diventata giustamente selettiva. Non lo so. Ma</span><span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;"> proprio in questi ultimi giorni ho trovato qualcuno che è riuscito a sciogliermi il cuore. Qualcuno che coi suoi modi educati ed i suoi complimenti gentili è riuscito a farmi emozionare come un tempo, è riuscito a farmi ridere, ma soprattutto è riuscito a darmi quel pizzico di fiducia in me stessa di cui tanto avevo bisogno. Non me le ha regalate lui le roselline di carta, neanche sa della loro esistenza. Ma sono sicura che è stato il loro buon auspicio a farmi trovare questa persona. Le due rose di carta, che davvero spesso rigiro tra le mani, mi fanno sempre sorridere felice ogni volta che le guardo, e mi hanno dato la voglia di tornare a credere nel vero amore. E chissà, forse l'ho trovato. A proposito, questo tipo ed io non stiamo assieme. Nemmeno ci vediamo mai. Preferisco che resti un sogno con cui ridere a distanza. I sogni non possono ferirci ed è bene che ogni tanto rimangano tali, così forse riescono a farci vivere meglio. E con questo post credo di aver ampiamente risposto al quesito storico di Gigi Marzullo. </span></div>
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<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">PS: lo so anch'io che il "cinese" di Blade Runner non è cinese, ma ho voluto fare un omaggio al modo in cui lo chiamavo quando ero bambina.</span></div>
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Au revoir, mes amis ;-)</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ8MudEAlZMzXqefeGIH3Ldq_bJWSgXXxKmZK06jOtbwaqvi8lJSwN7un2wcKp_x7rQf6LRiWav_ksGVodXSuwAk9JZFKfL14GRbUxb7DCTeOIQ7HJBYj5ABv2n727gDE0lImwC7lXrCA/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252813%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1111" data-original-width="954" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ8MudEAlZMzXqefeGIH3Ldq_bJWSgXXxKmZK06jOtbwaqvi8lJSwN7un2wcKp_x7rQf6LRiWav_ksGVodXSuwAk9JZFKfL14GRbUxb7DCTeOIQ7HJBYj5ABv2n727gDE0lImwC7lXrCA/s320/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252813%2529.jpg" width="274" /></a></div>
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><br /></span></div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-19374426712377050472018-07-11T15:14:00.000-07:002018-07-11T15:22:18.852-07:00Meglio aver amato e perso che bere birra<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">La magnolia che ho di fronte è esattamente identica a quella che mi figuro nella testa nei momenti di panico. Pazzesco.<span class="x_Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Ho sempre adorato le magnolie."</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Lo so Kerry, ti sono sempre piaciute in ogni tua vita precedente." Dato che Riccardo continua a dire una fesseria dietro l'altra, le domande mi sorgono spontanee: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Potresti smetterla di parlare sempre di assurdità? Alieni, vite precedenti... poi basta? E mi spieghi come fai a sapere cosa ho sognato l'altra notte? Chi sei? il cinese di Blade Runner che vede i sogni di Deckard? ...hey!! Wait? Non sarò mica una replicante?" </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ecco, adesso inizio a sentirmi a disagio e ad avere la mia solita faccia spaventata da fumetto comico. Dapprima Riccardo assume un'espressione compassionevole per la mia stupidità; poi però esordisce con tono serio: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Le anime che appartengono alla stessa famiglia si cercano sempre, in ogni vita, e riescono sempre a ritrovarsi. Tu hai stralci di ricordi della tua vita immediatamente precedente a questa, in cui l'attuale Luca si chiamava Mattia. Ma in realtà vi conoscete da molto più tempo. E il mio compito è da sempre quello di sorvegliarvi e aiutarvi in caso di necessità. Ecco perché riesco a leggervi nel pensiero: sono un guardiano delle galassie." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">A quel punto scoppio a ridere: "io invece sono un'autostoppista galattica e ho sempre con me il mio</span><span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"> </span><span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">asciugamano." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">E ok, mi pare evidente dalla sua faccia che Ricky non abbia apprezzato la mia battuta cretina; e voi invece non l'avete neanche capita, a meno che non abbiate letto <i>Guida Galattica per gli Autostoppisti</i> di Douglas Adams.</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Kerry! Che ci fai qui?" </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Faccio un salto per lo spavento. E adesso chi è che mi parla in questa maniera? Mi giro: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Mattia! Cioè scusami, Luca! Che ci fai qui?" </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Luca mi incenerisce con lo sguardo: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "E poi ti chiedi perché sono sparito? Nemmeno ti ricordi mai il mio nome. Comunque, che ci fai TU qui? Questo è il giardino di casa mia".</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Adesso il punto interrogativo sopra la mia testa diventa sempre più enorme. Noto con la coda dell'occhio che Ricky si sta dileguando verso la sua macchina. Ma che fa? Gli urlo subito di fermarsi. Luca lo guarda in faccia e: "Ehi tu! Io ti conosco. Ti vedo sempre nei miei sogni, e qualsiasi ragazza io abbia al mio fianco, tu cerchi sempre di soffiarmela." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Riccardo sembra quasi rimpicciolirsi e spiega, con un filo di voce: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Ma sì, quelle ragazze sono le varie Kerry di tutte le tue vite precedenti." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Luca si rivolge a me esterrefatto: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "È matto o cosa?" </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Al mio solito, rispondo: "devi scusarlo, è un nerd". </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Avendo Riccardo di nuovo alluso a questa insensata storia delle reincarnazioni, gli chiedo: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Perché i primi giorni mi sembrava di conoscere Luca da sempre e poi questa sensazione meravigliosa è presto svanita nel nulla?" </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Adesso il povero Luca guarda anche me come se fossi pazza.</span><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"> </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Perché per qualche giorno le vostre anime si sono risvegliate , - spiega Ricky, - e la sua anima ti sta cercando disperatamente da troppo tempo, però poi vi siete entrambi addormentati nuovamente e non vi siete più riconosciuti." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Dal sorriso assassino che rivolgo a Rick Alien, capisce subito che se la mia anima è tornata a fare la nanna, in compenso si è svegliata prepotentemente la mia indole da iena ridens: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">"Quindi tu, ben sapendo che l'anima di Luca mi cerca da millenni, tenti sempre di portarmi via da lui. Sei proprio un donnaiolo, pezzo di. E qui mi fermo. E ringrazia il cielo che non dico parolacce." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">L'unica cosa che davvero mi dispiace è non riuscire ancora a riconoscere Luca - Mattia come mia anima affine; mi sento comunque grata per aver provato un amore tanto forte durato secoli, ed esclamo a voce alta: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Come diceva Alfred Lord Tennyson, meglio aver amato e perso che non aver amato mai." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Luca non capisce: "chi ha detto sta cosa? Lord Tennent's?" </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">No, io così non ce la posso fare. </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Scusate, ma questo troglodita ignorante che per di più beve birra dovrebbe essere la mia anima gemella?" </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ovviamente Luca ribatte subito: "io non sono l'anima gemella di nessuno!"</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Per forza! Ma chi ti piglia?", intervengo io. </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Il cellulare di Riccardo squilla improvvisamente: "ragazzi, potreste gentilmente smetterla con le vostre beghe da innamorati? I capi ci reclamano."</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "I capi?", esclamo io.</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Sì, i capi. I capi alieni."</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- E scusami Ricky, perché ci vorrebbero? Noi cosa c'entriamo?"</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Perché tu e Luca non siete semplici starseed. Voi siete i protettori dei templi e dei tempi." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ecco che di nuovo esplodo in una fragorosa risata: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Senti Rick, ma voi alieni vi divertite a creare questi scioglilingua o vi vengono così naturali?"</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Cerca di capire Kerry, nella nostra lingua d'origine non suonava come uno scioglilingua." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Luca fa per andarsene: "non capisco di cosa stiate parlando; vi saluto." Adesso mi altero davvero: </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "E no tesoro, tu resti con noi e ci aiuti." </span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">(Ragazzi, sono Rick. La situazione inizia a farsi complessa. Vi do l'arrivederci come di solito fa Kerry, perché in questo momento mi sembra troppo impegnata a battibeccare col principe azzurro. Quindi, vi aspetto alla prossima puntata et au revoir, mes amis! ;-))</span><span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"> </span><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"> </span><br />
<span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpZ6b9CsERVzjtmK_Jn_YbIpRfmsfKe-HGdh6-_maq9tB01Qo9OetXirJDuAm2v9j-xJADUKEZKEN-aiU124i_Xq3U5ELEf8oOTNamDOuVKrPN6AIbbo8Pd5SoI-BIgRBljSY8yYowE6Y/s1600/IMG_8999.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1254" data-original-width="1254" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpZ6b9CsERVzjtmK_Jn_YbIpRfmsfKe-HGdh6-_maq9tB01Qo9OetXirJDuAm2v9j-xJADUKEZKEN-aiU124i_Xq3U5ELEf8oOTNamDOuVKrPN6AIbbo8Pd5SoI-BIgRBljSY8yYowE6Y/s320/IMG_8999.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.PNG" width="320" /></a></div>
<span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><br /></span></div>
</div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-17547435794209045472018-07-10T15:54:00.000-07:002018-07-10T15:54:48.350-07:00Mokuren<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Nei momenti di panico, per calmarmi, immagino sempre un grande albero di magnolia fiorito davanti a me. Così facendo, il mio respiro rallenta e vengo pervasa da una sensazione di pace antica. Ho letto che la magnolia è originaria del Giappone. Pare che i monaci buddisti la coltivino intorno ai loro templi per ricordarsi della fugacità della vita, di cui è simbolo, in quanto è la prima pianta a fiorire in primavera, ma parimenti perde presto i suoi fiori. Il ciliegio invece, che tanto somiglia all'albero di magnolia, è addirittura sacro per i giapponesi. In giapponese ciliegia si dice sakura. Mentre magnolia si dice mokuren. Se mai avrò due figlie gemelle, avranno sicuramente le guanciotte rosa come i fiori di queste due piante, e ovviamente le chiamerò Sakura e Mokuren. Perché so queste cose? Perché ho letto un'infinità di manga! Sakura e derivati è un nome usatissimo in fumetti e cartoni animati giapponesi; Mokuren invece è la protagonista di uno dei miei manga preferiti in assoluto il cui titolo è "Proteggi la mia terra". Non vi racconterò la storia bellissima di questo fumetto; preferisco non spoilerare e non rovinarvi la sorpresa nel caso in cui vi capitasse di leggerlo o di guardarne l'anime.</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Queste le mie riflessioni mentre, seduta sulla macchina di Riccardo, giocherello con la rosellina di carta. Ignoro la meta del nostro viaggio. Ma resto in silenzio, senza far domande. Tanto le sue risposte assurde ed enigmatiche genererebbero in me soltanto la voglia di fare ulteriori domande. In compenso le domande le fa lui:</span></div>
<div class="x_p1" color:="" font-stretch:="" normal="">
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 22.6667px;">- "</span></span><span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Come hai conosciuto il tizio dei fiori di carta?"</span></div>
<div class="x_p1" color:="" font-stretch:="" normal="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Stavo leggendo un eBook al bar. Mattia, anzi, Luca era al tavolo vicino al mio e mi ha chiesto cosa stessi leggendo". </span><br />
<span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">Perché non ricordo mai il nome di questo tipo? mi chiedo tra me e me.</span></div>
<div class="x_p1" color:="" font-stretch:="" normal="">
<span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">- "Infatti Kerry, perché non ricordi mai il suo nome?" </span></div>
<div class="x_p1" color:="" font-stretch:="" normal="">
<span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">Tra le capacità di questo genio spocchioso c'è anche quella di leggere nel pensiero? Uomo insopportabile!</span><br />
<span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">- "Evidentemente ha una faccia da Mattia più che da Luca."</span></div>
<div class="x_p1" color:="" font-stretch:="" normal="">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"> </span><span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">Ricky distoglie per un attimo lo sguardo dalla strada e mi lancia un'occhiata veloce e tristissima: "il motivo non è quello e tu lo sai benissimo. Cos'hai sognato l'altra notte?" </span></div>
<div class="x_p1" color:="" font-stretch:="" normal="">
<span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">Improvvisamente mi rabbuio; non vorrei parlare del mio sogno, ma lo faccio lo stesso: "Mattia mi moriva tra le braccia. Era così bello... ed era tutto così reale nel dettaglio." </span><br />
<span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">Riccardo aggiunge con un filo di voce: "ed è stato dolorosissimo."</span><br />
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Assolutamente sì. Ma io non so neanche chi sia questo Mattia; non l'ho mai visto. Eppure il suo viso era così vero... C'era tanta gente, e tutti piangevano per la sua morte prematura. E... aspetta un attimo! Tra tutta la gente... c'eri anche tu! E avevi gli occhi lucidi..." Non me n'ero accorta mentre lo sognavo; me ne accorgo solo ora, ricordando il sogno</span><span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">.</span><br />
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "Non era un sogno, Kerry; era un ricordo delle nostre vite precedenti; e tu stessa lo hai capito quando, i primissimi giorni che frequentavi Luca, hai asserito che eri certa di conoscerlo da sempre, perché è davvero così, vi conoscete da 12.597 anni terrestri." </span><br />
<span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">Sto cercando di elaborare tutte queste informazioni, ma è davvero troppo per me e sento il mio mal di testa aumentare a dismisura.</span><br />
<div class="x_p1" style="font-family: '.SF UI Text'; font-size: 17px; font-stretch: normal;">
<span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Eppure c'è qualcosa che non mi torna. Quella bellissima sensazione di sintonia perfetta con Luca è svanita dopo pochi giorni che lo avevo incontrato, anche se nella mia testa continuavo a confondermi e a chiamarlo Mattia. Allora mi decido a chiedere delucidazioni a Rick; ma mentre sto per farlo, la macchina si ferma.</span></div>
<div class="x_p1" style="font-family: '.SF UI Text'; font-size: 17px; font-stretch: normal;">
<span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">Ci troviamo davanti ad un bellissimo albero di magnolia fiorito. Inaspettatamente mi sento finalmente a casa. Quella strana nostalgia che mi accompagna sempre in ogni momento delle mie giornate, come se appartenessi ad un altro luogo, come se mi mancasse sempre qualcuno, sembra per un attimo svanire</span><span style="font-family: '.sfuitext'; font-size: 17pt;">.</span></div>
<div class="x_p1" style="font-family: '.SF UI Text'; font-size: 17px; font-stretch: normal;">
<span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">- "</span><span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 22.6667px;">Kerry, è ora di iniziare a ricordare tutto." </span></div>
<div class="x_p1" style="font-family: '.SF UI Text'; font-size: 17px; font-stretch: normal;">
<span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 22.6667px;">Riccardo ha ragione: è arrivato il mio momento e ne sono consapevo</span><span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 22.6667px;">le.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHNcECzww0wE5tQ1mJAlImHh7mNk95HGp0TLmOzYMShzQLqdhcBC_IdL_NAZTnhnJJNp3z5G25z4fCURvB0FU2yhGpKklZhTvZS8CfV4lk9lnyGe5ZByrljG-m1goFcB9SgcGeuUX9tBg/s1600/IMG_8980.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="745" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHNcECzww0wE5tQ1mJAlImHh7mNk95HGp0TLmOzYMShzQLqdhcBC_IdL_NAZTnhnJJNp3z5G25z4fCURvB0FU2yhGpKklZhTvZS8CfV4lk9lnyGe5ZByrljG-m1goFcB9SgcGeuUX9tBg/s320/IMG_8980.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuJYWgxmSD58vrRlH7t1_OHSD6hJw7qKPvzJBU3_aSLOeDnXtZ2LjN6MIrii-wd_N-7MOV4lh__IdXmd9DYG7QNaRRj3P2i8lm6f7m2GWjNh0IPTwODBiQyM4grNxfPHHyKWG0pTxhlRg/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252812%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="578" data-original-width="633" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuJYWgxmSD58vrRlH7t1_OHSD6hJw7qKPvzJBU3_aSLOeDnXtZ2LjN6MIrii-wd_N-7MOV4lh__IdXmd9DYG7QNaRRj3P2i8lm6f7m2GWjNh0IPTwODBiQyM4grNxfPHHyKWG0pTxhlRg/s320/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252812%2529.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mokuren (<i>Please, Save My Earth)</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br /></div>
</div>
</div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-72363206246104433282018-07-06T13:22:00.000-07:002018-07-10T15:34:08.811-07:00Rose di carta<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 17pt;">È passato più di un anno dall'ultima volta in cui sono uscita con Riccardo. Ormai ci vediamo solo per lavoro e non parliamo d'altro, né delle nostre passate cenette romantiche né di quello che ci siamo detti quella strana sera in macchina. A me lui non interessa nemmeno più. Non è gratificante che mi definisca SUA, ma che intanto veda altre mille donne. Non importa quanto io sia innamorata. Non è questo ciò che voglio da un uomo.</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 17pt;">Ed è anche per questo motivo che non mi interessa mai nessuno. Nemmeno mi piace mai nessuno. La sola idea di frequentare un uomo mi disgusta. Non ero così prima. Sono sempre stata una che non aveva difficoltà a trovare qualcuno che suscitasse il suo interesse. Adesso invece no. Non riesco nemmeno a definirmi selettiva. Semplicemente la sola idea che un uomo mi si avvicini mi dà la nausea. Peccato. Era più divertente quando mi piaceva uno diverso ogni quindici giorni, quando avevo la testa sempre impegnata a fantasticare su intriganti ed appaganti storie d'amore.</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 17pt;">Ora sono qui, seduta nella sala d'aspetto del mio medico di famiglia. Gli racconterò dei miei mal di testa assolutamente invalidanti, che mi portano vertigini, dolori tremendi all'occhio destro e indolenzimento a tutta la parte destra del corpo.<span class="x_Apple-converted-space"> </span></span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 17pt;">Mentre aspetto il mio turno, continuo a rigirare tra le mani la rosellina di carta, fatta con un tovagliolino del mio bar preferito, da... come si chiamava? Ah sì! Luca. Luca è il tipo con cui sono uscita qualche volta il mese scorso. Erano mesi che non andavo a cena con nessuno. Per la verità, erano mesi che neanche prendevo un caffè con nessuno. Ma Luca ha avuto il merito di distogliermi dalla mia prolungata apatia. Purtroppo l'idillio è durato poco: abbiamo avuto una discussione ed ovviamente, come mio solito, l'ho ferito nel peggiore dei modi. Mi sono scusata tra le lacrime l'istante dopo che gli avevo lanciato il mortale dardo. A poco sono valse le mie scuse, perché non ha voluto più rivedermi.</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 17pt;">Poco male. Sono talmente abituata alla mia solitudine che questa brevissima storia "d'amore" iniziava già a starmi stretta. Non mi manca Luca. Mi mancano solo alcune cose di lui. Ad esempio i discorsi estremamente interessanti che facevamo i primissimi giorni, e che poi, stranamente, non abbiamo più fatto, quasi non fosse più stato la stessa persona. E mi mancano le roselline fatte con tovagliolini di carta, che un paio di volte mi aveva regalato inaspettatamente dopo aver bevuto il mio amatissimo ginseng in tazza grande.</span></div>
<div 17px="" class="x_p1" color:="" font-family:="" font-size:="" font-stretch:="" normal="" text="" ui="">
<span class="x_s1" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: 17pt;">E intanto sono ancora qui, in sala d'aspetto. E mentre ammiro sorridendo la rosa, mi figuro nella testa un enorme albero di magnolia fiorito. Non so perché, so solo che questa immagine mi rilassa. Sarà sicuramente colpa dei cartoni animati giapponesi e dei manga in cui mi sono totalmente immersa per almeno venticinque anni della mia vita. In queste storie infatti, compaiono sempre degli alberi di ciliegio o di magnolia, i cui fiori volano nel vento.<span class="x_Apple-converted-space"> </span></span><br />
<span class="x_s1" style="font-size: 17pt;"><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La porta della sala d'aspetto si spalanca improvvisamente. Trasalgo.</span></span><br />
<span class="x_s1" style="font-size: 17pt;"><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">- "Riccardo! Che ci fai qui?"</span></span><br />
<span class="x_s1" style="font-size: 17pt;"><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">- "Kerry, dobbiamo andare. Adesso", risponde lui.</span></span><br />
<span class="x_s1" style="font-size: 17pt;"><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Mi guardo intorno con un sorriso di circostanza, misto tra lo sconforto e l'imbarazzo: "Ricky, tesoro, ho fatto la fila per quasi un'ora e mezza, e tra sole due persone sarà il mio turno (evvivaevviva). In questo momento non vado proprio da nessuna parte".</span></span><br />
<span class="x_s1" style="font-size: 17pt;"><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Riccardo alza gli occhi al cielo e dice a voce alta: "se sei qui per quei mal di testa che ti trapano l'occhio destro e ti immobilizzano il collo e la schiena, allora ti faccio io la diagnosi e ti do anche la cura: smettila di rifiutarti di collaborare quando ti rapiamo di notte, e vedrai che i messaggi che ti arrivano nelle diverse lingue aliene saranno più facili da decifrare, senza tutto quell'inutile dispiego di forze che utilizzi adesso".</span></span><br />
<span class="x_s1" style="font-size: 17pt;"><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ecco, l'ha detto, davanti a tutti. Sento gli occhi di ogni paziente lì dentro che mi fissano spalancati e spaventati. Voglio una pala per scavare una fossa e sotterrarmi.</span></span><br />
<span class="x_s1" style="font-size: 17pt;"><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Mi alzo in fretta dalla sedia, recupero velocemente la mia borsa e le mie varie cartelline e... "Arrivederci a tutti, e vi prego di scusare il mio amico, ma... è un nerd!" e scappo dalla sala ad una velocità supersonica.</span></span><br />
<span class="x_s1" style="font-size: 17pt;"><span class="x_Apple-converted-space" style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Corro dietro a Ricky: "Ma cosa ti è preso? Sei impazzito? E mi spieghi dove stiamo andando così di fretta?"</span></span><br />
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 17pt;">- "Chi te l'ha dato quel fiore di carta?", è la sua risposta non inerente alla mia domanda.</span></span><br />
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 17pt;">Ci penso un attimo, non capisco cosa c'entri adesso, "me l'ha fatta Matti... Luca! Me l'ha fatta Luca. Perché me lo chiedi?"</span></span><br />
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 17pt;">Riccardo si mette a ridere: "Non ti ricordi nemmeno più il suo nome. E' così che pensi di trovare l'uomo giusto?"</span></span><br />
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 17pt;">- "Ascolta Rick, questi non sono affari tuoi, soprattutto per il modo in cui ti sei sempre comportato con me..."</span></span><br />
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 17pt;">- "Kerry, dobbiamo parlare. Ti sta cercando. Disperatamente".</span></span><br />
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 17pt;">Ed è quando fa così il misterioso che mi spaventa. Ma di chi diavolo sta parlando adesso?</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyiA5kt97pqC1Y6zV_av5Ol0_NTNkhcNLOYtWUlCdqO-UD8sjgy0H_EyJqKUceEY80sOHQhyHqL28A0TKRz3KD7NCYe3ORNc4dxRhAuLrtf_6QDE-dWcvDzf5yLxm-IrF-QRdyVTHHSMo/s1600/IMG_9092.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1254" data-original-width="1254" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyiA5kt97pqC1Y6zV_av5Ol0_NTNkhcNLOYtWUlCdqO-UD8sjgy0H_EyJqKUceEY80sOHQhyHqL28A0TKRz3KD7NCYe3ORNc4dxRhAuLrtf_6QDE-dWcvDzf5yLxm-IrF-QRdyVTHHSMo/s320/IMG_9092.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.PNG" width="320" /></a></div>
</div>
</div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-6229435977868443142018-06-19T13:06:00.001-07:002018-06-19T13:15:33.520-07:00Andrea<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Non sto scrivendo questo post per qualche persona in particolare. Nessuno della mia famiglia porta questo nome. Non un parente, non un amico carissimo e nemmen<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">o un partner o ex partner. Niente di niente.<span class="x_Apple-converted-space"> </span><br />Quando ero bambina il nome Andrea non mi piaceva affatto. Trovavo che avesse un suono orribile.<br /><br />Andrea.<br />An-Dre-A.<br />An-Drea.<br />Andrea.<br /><br />Ma nessuno si accorgeva che suonava malissimo? Troppe vocali tutte assieme. La R subito dopo la D... mi davano proprio fastidio. <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Crescendo, la strana sensazione associata al suono di questo nome mi è passata. Ma non era comunque un nome che amavo. Poi mi indispettiva il fatto che all'estero lo dessero alle bambine. Non era ovvio che Andrea fosse semplicemente la versione italiana dei vari Andrew, Andreas, André, e non il femminile? E poi non capivo il motivo recondito per cui un tale equivoco fosse sorto proprio a proposito di questo nome, e non di altri che parimenti finiscono per <i>-a</i>, come ad esempio Luca, Mattia e Nicola.</span></span></span></span></span></span></span></span></span>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Quando poi al Classico ho studiato, in greco antico, la declinazione di <i>anér, andrós</i> la cui traduzione in italiano significa "uomo maschio", ho capito che avevo assolutamente ragione. Era chiaro che il nome Andrea derivasse da questa parola, e quindi non aveva senso darlo alle ragazze. Non fraintendetemi: conosco almeno tre ragazze che portano questo nome, sono tutte e tre bellissime, e questo nome ambiguo conferisce loro ancora più fascino. Ma non è questo il punto; il nocciolo della questione è che in origine non era nato come nome femminile, nonostante la sua terminazione in <i>-a</i>.</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Del resto ci sono nomi come Consuelo terminanti in <i>-o</i>, che vengono comunque considerati solamente femminili; e il mio nome, Deborah, si scrive con l'<i>-h </i>finale, ma non per questo è un nome all'idrogeno (spero capiate la sottile battuta chimica :-)).</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">E a proposito del nome Andrea, così per assonanza mi vengono in mente gli androidi. Per chi fosse digiuno di fantascienza e del linguaggio della scienza più avanzata, gli androidi sono robot con fattezze umane dotati di un'intelligenza propria, da non confondersi con i cyborg, che sono esseri umani integrati con parti robotiche, né tantomeno con i replicanti dei film <i>Blade Runner</i>, costituiti interamente di tessuto biologico creato in laboratorio.</span></span><br />
</span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJvZRQxCO04L1wnFxgyZ97CMbV2S4I-XbaRTVkXsJcx95_dxhnZcNDSetjkktXbJ7nRTLjWpoZhWYqdtXcKvDPyE12MqEDJeLUFCXbf381rA-dM57-kZmZAQP3MnPsGj3ZYDzXaLAiYX4/s1600/Rutger-Hauer-Blade-Runner.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><img border="0" data-original-height="761" data-original-width="1600" height="152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJvZRQxCO04L1wnFxgyZ97CMbV2S4I-XbaRTVkXsJcx95_dxhnZcNDSetjkktXbJ7nRTLjWpoZhWYqdtXcKvDPyE12MqEDJeLUFCXbf381rA-dM57-kZmZAQP3MnPsGj3ZYDzXaLAiYX4/s320/Rutger-Hauer-Blade-Runner.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="320" /></span></a></span></span></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">
<span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Ecco, ora che vi ho dato delucidazioni al riguardo, vorrei farvi notare che gli androidi sono esseri con sembianze sia maschili che femminili. E allora perché vengono chiamati proprio "androidi", la cui radice come vi ho già spiegato, indica l'uomo maschio in greco, anziché essere chiamati "antropoidi", la cui radice, dal greco <i>anthropos </i>indica l'uomo in generale, inteso come essere umano? Altrimenti, per la parità dei sessi, se esistono gli androidi dovrebbero esistere anche le ginecoidi, la cui radice greca, <i>gyné, gynaikós</i>,</span></span><span style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 22.6667px;"> significa propriamente "donna".</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Spesso nei selfie che pubblico sui vari social network utilizzo il nickname "Cyborg Face", ovvero faccia da cyborg, perché li scatto in controluce (per non e<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">videnziare le rughe... che comunque non ho!!) e di conseguenza non mi si vedono i lineamenti e assomiglio tanto ai cyborg di <i>Galaxy Express 999</i> (esattamente, proprio quell'anime tristissimo della fine degli anni '70 popolato da cyborg carichi di sofferenza interiore e talvolta privi di faccia). </span><br />
</span></span></span></span></span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKMqUHu4HPGyBk5o42aWqIn1VsimlUxJDDlF2fQyuSJWOdF-yeIv-ZSH_Eq0UGyUGCplpUCut639Qq60s2-a37gfWPq5jBu72oFckSQ5oCY4obttp4vDgjMtjjNOz7Li3QJZfoBSsg9Mc/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252811%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></a></span></span></span></span></span></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">In virtù di ciò potrei giocare anche a fare la ginecoide, e dal momento che il mio nome terminante in <i>-h </i>è un nome all'idrogeno, potrei decidere di chiamarmi Hydrogyn Debra (notare il gioco di parole tra hydrogen e gyné).<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;"> Ed ecco che vi presento Hydrogyn Debra detta "Cyborg Face":</span><br />
</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKMqUHu4HPGyBk5o42aWqIn1VsimlUxJDDlF2fQyuSJWOdF-yeIv-ZSH_Eq0UGyUGCplpUCut639Qq60s2-a37gfWPq5jBu72oFckSQ5oCY4obttp4vDgjMtjjNOz7Li3QJZfoBSsg9Mc/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252811%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="640" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKMqUHu4HPGyBk5o42aWqIn1VsimlUxJDDlF2fQyuSJWOdF-yeIv-ZSH_Eq0UGyUGCplpUCut639Qq60s2-a37gfWPq5jBu72oFckSQ5oCY4obttp4vDgjMtjjNOz7Li3QJZfoBSsg9Mc/s320/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252811%2529.jpg" width="255" /></a></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">
<span style="font-family: "sfuitext"; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Ma tornando al punto di partenza, ovvero il nome Andrea,</span><br />
</span></span></span></span></span></span></span></span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheHmC-NzjlU2tHgwYDc63IdnODwUNJWWUSfPFMQhvj5a3dh_rhq-Cu8rqF4RoBAm_YM_IN624N6UIQoQ37NDlSMIkA0zJLlXOI3-VlEmGR8zsumFBodjsfRPGdIaL-wRXTUAiO-Lwjz8s/s1600/IMG_8694.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><br /></a></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></div>
<span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">avete mai notato che gli uomini più affascinanti di Instagram si chiamano così?</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: large;">
</span></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "sfuitext"; font-size: large;"></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Ora ve lo dimostro con un post che avevo pubblicato sul mio account vari mesi fa. Eccolo:</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheHmC-NzjlU2tHgwYDc63IdnODwUNJWWUSfPFMQhvj5a3dh_rhq-Cu8rqF4RoBAm_YM_IN624N6UIQoQ37NDlSMIkA0zJLlXOI3-VlEmGR8zsumFBodjsfRPGdIaL-wRXTUAiO-Lwjz8s/s1600/IMG_8694.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1138" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheHmC-NzjlU2tHgwYDc63IdnODwUNJWWUSfPFMQhvj5a3dh_rhq-Cu8rqF4RoBAm_YM_IN624N6UIQoQ37NDlSMIkA0zJLlXOI3-VlEmGR8zsumFBodjsfRPGdIaL-wRXTUAiO-Lwjz8s/s640/IMG_8694.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.JPG" width="360" /></a></div>
<span style="font-family: "sfuitext"; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Quindi riassumendo, Andrea: nome estremamente virile portato da uomini bellissimi. Che dire di più? Promette talmente bene che urge trovare un partner con questo nome...</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="x_s1" style="font-family: ".sfuitext"; font-size: 17pt;"><span style="font-size: 22.6667px;">Au revoir, mes amis! ;-)</span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWxOOrnA6r_ynQr4od5LItYmafXAFpdnmiXCZPa7uhla1B8XeW5PmWnTA-vh49x7lA9DO1vVQWYzJy0LCGbjiLW1QQUcVzzZrwozS8P6JgVT68KZ66Y3Soq9BJtBdjCIrcYhIdwe2j3no/s1600/1ynyj8.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="824" data-original-width="704" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWxOOrnA6r_ynQr4od5LItYmafXAFpdnmiXCZPa7uhla1B8XeW5PmWnTA-vh49x7lA9DO1vVQWYzJy0LCGbjiLW1QQUcVzzZrwozS8P6JgVT68KZ66Y3Soq9BJtBdjCIrcYhIdwe2j3no/s320/1ynyj8.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D.jpg" width="273" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Oscar e André</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: "sfuitext"; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 22.6667px;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: "sfuitext";"><span style="font-size: 22.6667px;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span></span>
</div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-60214754380615490902018-01-13T13:08:00.001-08:002018-01-13T13:30:21.595-08:00Testanera GLISS Hair Repair: 10 e lode!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-size: large;">Oggi voglio parlarvi dei prodotti che stanno salvando i miei capelli, i Gliss Hair Repair di Testanera che trovate comodamente in qualsiasi supermercato, e spesso e volentieri persino in super offertissima. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHJsQ3t4hyIfA0tquMPGe_y7YpJzcXa3tN2UTrmzF6-9FewtCQk-Whbf3iLfyrbhjrAVzOAKVlkLqAONesBHyYO5A9o8a0MLV03V5UClLfwbpsWfJtodaM10BDsFrZgA2BPhoWcMu45WA/s1600/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252810%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1147" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHJsQ3t4hyIfA0tquMPGe_y7YpJzcXa3tN2UTrmzF6-9FewtCQk-Whbf3iLfyrbhjrAVzOAKVlkLqAONesBHyYO5A9o8a0MLV03V5UClLfwbpsWfJtodaM10BDsFrZgA2BPhoWcMu45WA/s400/FullSizeRender.+%255Bdownloaded+with+1stBrowser%255D+%252810%2529.jpg" width="283" /></a></span></div>
<span style="font-size: large;">Dapprima mi erano stati regalati l'Oil Elixir Quotidiano insieme ai Supreme Repair shampoo e balsamo con keratina liquida. E mi sono subito trovata benissimo. L'estrema morbidezza dei miei capelli è stata evidente dal primo lavaggio. Ho sempre fatto così: mi pettino l'olio sui capelli prima di lavarli, lo lascio agire pochi minuti, poi me li lavo con shampoo e balsamo, lasciando il balsamo in posa per pochissimo perché non è una maschera, ma devo riconoscere che i risultati sono analoghi. </span><br />
<span style="font-size: large;">Qualche giorno fa ho trovato al supermercato, scontatissimi, Fiber Therapy - Bonding shampoo e balsamo, anche questi con keratina liquida, che oltre a riparare i capelli secchi o danneggiati, come i primi due, ricostruiscono i legami tra le fibre capillari, e sono quindi specifici per i capelli trattati da piastra, styling o colorazione. Ed effettivamente anche qui ho notato i risultati fin da subito. Vi faccio presente che i miei capelli sono tinti, con ciocche decolorate che ogni mese tingo di fucsia. Inoltre, avendo i capelli molto mossi per natura e poco tempo per stirarli, li lascio asciugare naturali e poi li piastro a 220 gradi senza pietà. E oggi ho anche usato l'Asia Straight spray lisciante che, con il suo estratto di loto ed essenza di perla, rende i capelli liscissimi, setosi, con effetto anti crespo e protezione dal calore di phon e piastra. Ovviamente, qualsiasi shampoo e balsamo io utilizzi, l'Oil Elixir lo uso sempre prima di ogni lavaggio.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ed ora vi mostro il risultato della stiratura che ho fatto proprio oggi. Vi premetto però che questa foto è stata fatta per scherzo, con gli occhiali di mia figlia e senza l'uso di filtri, per imitare le pose da diva che vedo sui giornali e nel web stesso.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigPDhgXgqrGZAt2oSsS7MsXGbYFBHt-AcP3LUBM9r5GOlqkSgTbcOiEghR-scAbquMfkdHSAS5jJ3eVh8zn3lWI0a9dnZnZNylMpItNCyumTONem5XXGs38s49ijS_uUAMWMOG6ryhBVw/s1600/IMG_0962.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigPDhgXgqrGZAt2oSsS7MsXGbYFBHt-AcP3LUBM9r5GOlqkSgTbcOiEghR-scAbquMfkdHSAS5jJ3eVh8zn3lWI0a9dnZnZNylMpItNCyumTONem5XXGs38s49ijS_uUAMWMOG6ryhBVw/s640/IMG_0962.JPG" width="480" /></a></div>
<span style="font-size: large;">
Perdonate la faccia volutamente ridicola, ma i capelli si vedono piuttosto bene. Li ho lavati ieri sera, sono andata a dormire che sembravo una pecora, e stamattina li ho piastrati in frettissima e "con estrema cattiveria", ma come potete constatare voi stessi, il risultato è piuttosto notevole grazie ai miei nuovi amici Gliss Hair Repair.<br /><span style="font-size: large;">Provateli anche voi e fatemi sapere la vostra opinione.</span><br />
<span style="font-size: large;">Au revoir, mes amis! ;-)</span><br />
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-size: large;">
</span>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="font-size: large;">
<br />
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<br />
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</span></div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-212487436501406782017-08-29T15:30:00.002-07:002017-08-29T15:30:48.310-07:00Vellutata di verdure<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-size: large;">Quest'estate ho scoperto le creme di verdure, senza glutine né lattosio. Sono buonissime, nutrienti, dietetiche, drenanti, facili da preparare e ottime da gustare anche fredde. Ammetto che sono un'amante della cucina facilissima e iper veloce, perché non ho mai né tempo né voglia. Evitando accuratamente glutine e lattosio, ho spesso pranzato e cenato con carne tipo hamburger, pesce in scatola e uova all'occhio di bue (un buon risotto è per me troppo lungo e laborioso da preparare, e troppo pesante da digerire!). Dal momento che so che le verdure fanno bene e visto che mi piacciono, ho sempre ripiegato sulle zuppe surgelate pronte in otto minuti. Ma il mese scorso mi è capitato di assaggiare, in vari ristoranti, delle ottime vellutate. Consapevole che molti le preparano con ingredienti quali formaggio, panna e crostini, mi sono prontamente fatta spiegare dalla mia meravigliosa e super efficiente mamma, la ricetta per fare delle gustosissime vellutate senza glutine né lattosio. Io le ho provate con varie verdure ed ortaggi ed ho operato i necessari cambiamenti alla ricetta per le mie esigenze. E adesso ve le spiego. </span><br />
<span style="font-size: large;">Mentre preparate il brodo vegetale, facendo sciogliere un dado vegetale in circa mezzo litro d'acqua, sbucciate mezza patata (se mettete una patata intera la zuppa viene troppo corposa per i miei gusti) e fatela rosolare leggermente in una padella antiaderente e capiente (io non uso olio). Poi aggiungete nella padella un paio di scalogni tagliati a rondelline (se vi piace il loro gusto delicato, altrimenti potete tranquillamente farne a meno); infine aggiungete un porro, da cui avrete tolto le estremità verdi, tagliato anch'esso a fettine sottili (i porri, gli scalogni e le cipolle sono decisamente diuretici), oppure quattro o cinque carote precedentemente sminuzzate, o degli asparagi surgelati, o della zucca surgelata a cubetti (si può anche provare la versione con carota e zucca insieme), o dei funghi champignon surgelati, o eventualmente dei piselli o degli spinaci surgelati (di queste ultime due vellutate personalmente non vado matta). Raddoppiate l'acqua nel brodo vegetale, che bollendo si sarà in parte consumata, e versate al suo interno tutto il contenuto della padella. Fate cuocere per circa mezz'ora, col coperchio o senza (io non mi formalizzo troppo). Infine frullate il tutto con il frullatore ad immersione. Se frullate con poca potenza e per poco tempo, la vellutata rimarrà più consistente; se invece azionate il pulsante "turbo" per qualche secondo in più, avrete una crema liquidissima. </span><br />
<span style="font-size: large;">Vi assicuro che il tempo di preparazione effettivo non è molto, e nella mezz'ora in cui la vellutata cuoce, voi potrete dedicarvi ad altro, come fare i lavori di casa, stare comodamente sul divano a guardare la TV, truccarvi per uscire o fare qualche esercizio di ginnastica.</span><br />
<span style="font-size: large;">Voilà, les jeux sont faits e... buona crema di verdure a tutti! ;-)</span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcdlXhq9D3SLp5HsXxvakGGdxi63GLdy6pCaZdCfSXW7bXLBI9hzE7UsoiMrr2AEEOy9KKqZRx68kpw8r04PlDcvVeeWDeISwG8Njz_yzjn_wSfmcg65HlQcu5wQSQu198MNKmYpFLOr8/s1600/IMG_6091.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcdlXhq9D3SLp5HsXxvakGGdxi63GLdy6pCaZdCfSXW7bXLBI9hzE7UsoiMrr2AEEOy9KKqZRx68kpw8r04PlDcvVeeWDeISwG8Njz_yzjn_wSfmcg65HlQcu5wQSQu198MNKmYpFLOr8/s640/IMG_6091.JPG" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La mia crema di porri in preparazione.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
Kerryhttp://www.blogger.com/profile/03381287547044043614noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6655255655580948032.post-71073241920566060712017-08-01T23:58:00.000-07:002017-08-01T23:58:17.166-07:00W le vacanze!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Agosto: finalmente! Le vacanze sono iniziate o stanno per iniziare per la maggior parte di noi. Per il quarto anno consecutivo mi trovo al mare a Diano Marina, e alloggio all'Hotel Silvano. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-EVowy7-IoXTd2wgrsrr9I5kvEgcQMccaQHyQWg0b2n3v6xD7m12k5EygDfMbERSe50u17mjg9LerDepW7N688-LcTfTJGfYPAWyLn6jR29wbmWd51rCbhHf6p8pNYGb3LKtPW3IYO9w/s1600/IMG_5350.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-EVowy7-IoXTd2wgrsrr9I5kvEgcQMccaQHyQWg0b2n3v6xD7m12k5EygDfMbERSe50u17mjg9LerDepW7N688-LcTfTJGfYPAWyLn6jR29wbmWd51rCbhHf6p8pNYGb3LKtPW3IYO9w/s400/IMG_5350.JPG" width="300" /></a></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Adoro Diano Marina e adoro questo albergo. Ci torno sempre più che volentieri perché qui mi sento come a casa. La titolare è affabile e simpatica (oltre che molto bella ed elegante) ed è estremamente gentile coi clienti e con il personale. Il personale di sala e gli addetti alle pulizie delle camere sono molto competenti nel loro lavoro (qualità di certo indispensabili e chiaramente apprezzate), e sono anche persone squisite a cui è facile affezionarsi. Le camere sono pulitissime e ben tenute. La cucina è più che ottima, soprattutto da quando è cambiato il cuoco che propone ogni giorno piatti diversi di pesce, carne e verdure. <table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUN4Vi6NW5wjcseSy5iGxkSGMgaGxhVWVElnPwrHQBk8Cn_kBQwjqZfKq7s_sOINTyQB8KLDVYCjNibDspGLTnQ_yVLeLYRbiOnjkoEdiG3rN30mXFre0c3b2R_nEUBWvYS4Ge17J2LD8/s1600/IMG_5345.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUN4Vi6NW5wjcseSy5iGxkSGMgaGxhVWVElnPwrHQBk8Cn_kBQwjqZfKq7s_sOINTyQB8KLDVYCjNibDspGLTnQ_yVLeLYRbiOnjkoEdiG3rN30mXFre0c3b2R_nEUBWvYS4Ge17J2LD8/s320/IMG_5345.JPG" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il dehors a piano terra</td></tr>
</tbody></table>
L'ampio buffet della colazione e dell'antipasto di pranzo e cena è eccezionale. Per arrivare alla spiaggia basta attraversare la strada e quest'anno ho pure una camera con vista meravigliosa. </span></div>
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<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcBeniusjUOlB8LIO3kZZ7_HbLE23ulik_BlOLcubNeRYiPZCKPFx4xTTm564d9AUDx2YuT4mOnNNO-IERRxuWhpnXZ_0wq-xpdtGerrbM2RPSyc5sCbx75Oud4KOQru5g8gPL15dlRLA/s1600/IMG_5022-EFFECTS.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcBeniusjUOlB8LIO3kZZ7_HbLE23ulik_BlOLcubNeRYiPZCKPFx4xTTm564d9AUDx2YuT4mOnNNO-IERRxuWhpnXZ_0wq-xpdtGerrbM2RPSyc5sCbx75Oud4KOQru5g8gPL15dlRLA/s640/IMG_5022-EFFECTS.jpg" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La vista dalla mia camera</td></tr>
</tbody></table>
Il centro, carinissimo e pieno di negozi, è a pochi passi dall'hotel. L'albergo è altresì dotato di un dehors a piano a terra e di un ampia terrazza all'ultimo piano, entrambi con molti giochi per bambini. Vi è inoltre anche una bellissima piscina per chi non avesse voglia di stare in spiaggia. Ovviamente non c'è dubbio che continuerò a tornare qui ogni anno. </span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-ALblxcofUIHtt81og1VBKWY7r0W0DWrjm9RmVsBiPRq5-VxgbyH8Cc1Zrnkcp-Z0wW0AH-hYcy1KCTrlxC218Dihh0MqUQ9DZsxV4D0dt7hYRYK4soYrEztrm6LzvbfNZdxUza4CSzI/s1600/IMG_5346.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-ALblxcofUIHtt81og1VBKWY7r0W0DWrjm9RmVsBiPRq5-VxgbyH8Cc1Zrnkcp-Z0wW0AH-hYcy1KCTrlxC218Dihh0MqUQ9DZsxV4D0dt7hYRYK4soYrEztrm6LzvbfNZdxUza4CSzI/s640/IMG_5346.JPG" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYl4Az_LGCyzGj4WQg0o04mcAqzKtkZpnQhxdWUfTaxPmw5bo1nXza0Swvqf5_th2wR7VdNsmZZh9DkRwgK7mczGmKRSisNoifwaZ7UFn7G6b2kOZ9pDN7liI9rQYMR8-bigGqI_eZKn0/s1600/IMG_5347.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYl4Az_LGCyzGj4WQg0o04mcAqzKtkZpnQhxdWUfTaxPmw5bo1nXza0Swvqf5_th2wR7VdNsmZZh9DkRwgK7mczGmKRSisNoifwaZ7UFn7G6b2kOZ9pDN7liI9rQYMR8-bigGqI_eZKn0/s640/IMG_5347.JPG" width="480" /></a></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La vita da spiaggia fa proprio per me, e mai l'avrei detto quando ero più giovane, o meglio: da giovane pensavo che tutto si risolvesse nello stare in una spiaggia libera, a prendere il sole tutto il tempo per avere la tintarella più bella che si poteva, a fare bagni e nuotare. Ora no, la vivo in modo totalmente differente: esco dall'albergo, attraverso la strada e sto nel meraviglioso parco che vedo dalla finestra della mia camera; </span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigPu3JnYXIFG-2IjbCGrv2muvOzkN30FbCmEVRhS5ccQYzv4SeqXbXKfQaSiGb9yolIBho9EyGNziPcNXw5_G3jTZGffpH_FgwxLxGVJCG_6W-qi6nfurhSAz1YGvcW2_uQqZYFXdPsCk/s1600/IMG_5289.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigPu3JnYXIFG-2IjbCGrv2muvOzkN30FbCmEVRhS5ccQYzv4SeqXbXKfQaSiGb9yolIBho9EyGNziPcNXw5_G3jTZGffpH_FgwxLxGVJCG_6W-qi6nfurhSAz1YGvcW2_uQqZYFXdPsCk/s200/IMG_5289.JPG" width="150" /></a><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span style="background-color: white; color: #212121;"></span></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">distesa sul lettino leggo i miei amati libri o chatto con i miei amati amici a cui racconto e spiego i miei amati libri. Ogni tanto vado in acqua e passeggio o faccio gli esercizi per mantenermi in forma (il mio "Progetto Silfide" di cui presto vi parlerò). Che dire di più? Scendo a fare colazione e vado a rilassarmi in spiagga. Spero per voi che vi stiate godendo le vostre vacanze o che ve lo godiate al più presto. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">...E vi ricordo che tutti i miei costumi sono Calzedonia e i miei occhiali sono Tiffany&Co.</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Au revoir, mes amis! ;-)</span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCmgsuFg527hZ41n9xGZmNnFqH52M208pkIk7wLs6luyiXh9AO7rYTWq_EsX5VYav1Md95fgY3uBlGyUUAJ-ymF_NJUbBmx78Xn4xNa5cuXI5i8MSwN77wY9r4DSxN0nWmWWe1YuY2fsI/s1600/IMG_5122.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCmgsuFg527hZ41n9xGZmNnFqH52M208pkIk7wLs6luyiXh9AO7rYTWq_EsX5VYav1Md95fgY3uBlGyUUAJ-ymF_NJUbBmx78Xn4xNa5cuXI5i8MSwN77wY9r4DSxN0nWmWWe1YuY2fsI/s640/IMG_5122.JPG" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Costume Calzedonia; occhiali Tiffany&Co.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
</div>
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