sabato 17 febbraio 2024

Se solo fosse vero

 In questa settimana di San Valentino ho deciso di leggere qualcosa di romantico. Così ho optato per un libro che era nella mia libreria da quasi diciassette anni…
All’epoca avevo visto al cinema il film ispirato a

questo romanzo, con Reese Whiterspoon e Mark Ruffalo nei panni dei protagonisti, e mi era piaciuto molto.
Forse proprio perché conoscevo già la trama, avevo rimandato la lettura del libro. Ma adesso sentivo che era il momento di aprirlo. Confesso che leggerlo mi ha sorpresa, anche se non del tutto in positivo. Comincio subito col dire che è un libro gradevolissimo, molto grazioso, e lo stile è scorrevole, basti pensare che, nonostante io sia una lettrice piuttosto lenta, l’ho finito in quattro giorni in cui ho lavorato ad un ritmo serrato. Ciò che non mi è piaciuto particolarmente è stato l’insistere, a mio avviso, dell’autore sull’incredibile bellezza della protagonista, Lauren, che rende difficile l’identificarsi con lei. Mi spiego meglio, conosco molti begli uomini e molte belle donne, ma non credo di aver mai incontrato una top model. Lauren invece è talmente perfetta che, quando nelle primissime pagine ha un incidente con la sua Triumph, i medici ci mettono tutto il loro impegno per rianimarla, non solo perché è una collega, ma anche perché “è troppo bella per morire”…
Anche il protagonista maschile, Arthur, mi ha lasciata perplessa: un uomo che nella sua vita ha solo avuto donne che ha amato davvero, perfino nella pre adolescenza, e che  ha delle convinzioni talmente profonde sull'amore, che farebbe vergognare qualsiasi principe azzurro di non essere alla sua altezza, e al punto da risultare quasi assurdo e decisamente poco credibile. Inoltre l’autore tenta a tutti i costi di suggerire spunti di riflessione, scrive frasi volutamente commoventi, mette in bocca ai personaggi battute o crea situazioni non così comiche, in quanto volte solo alla ricerca della risata del lettore, rasentando la banalità. 
E nonostante tutto questo, l’ho letto velocemente. Perché la trama non segue affatto quella del film, anche se il film era stato ovviamente tratto da questo romanzo. E l’idea di questa storia è sicuramente originalissima, e ci si chiede perché soltanto Arthur sia in grado di vedere il fantasma di Lauren, perché proprio lui e nessun altro, e si corre tra le pagine, curiosi di capire cosa c’è dietro tutto questo (anche un personaggio che avrà una certa rilevanza verso la fine del libro, si mostrerà curioso), si legge in fretta, in frettissima, poiché niente risulta scontato in questa storia così inverosimile, ma dolcissima, e non si può far altro che sperare in un lieto fine. Ed è proprio verso gli ultimi capitoli che ho iniziato a sentirmi più in empatia con questo libro, grazie a qualcuno che, a posteriori, confessa di non essere stato affatto così perfetto come sembrava (se poi lo leggete, ditemi se avete capito di chi parlo), e grazie soprattutto ad una frase nelle ultimissime pagine, che mi ha infuso un’infinita tenerezza perché finalmente mi sono immedesimata: infatti in un istante ho rivisto la mia storia con l’uomo che amo, e un sorriso mi si è disegnato sulle labbra prima ancora che me ne rendessi conto (… “non stava più attento al suo comportamento, gustava ogni istante di cui era tessuto il loro amore”, p. 202). Ed ora vi confesso che sono persino curiosissima di leggere il seguito, che mi affretterò ad ordinare quanto prima.
Quindi sì, un libro con qualche pecca (che magari voi nemmeno noterete), ma direi che è il libro giusto da leggere a San Valentino o perlomeno quando si è innamorati o si ha voglia di esserlo. Fatemi sapere se lo leggerete e cosa ne pensate. 
Ci vediamo alla prossima recensione :-)
Au revoir, mes amis ;-)

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