Il consiglio che posso darvi è di entrare anche voi a far parte al più presto del Mondo Disco. Questo è il terzo romanzo della saga, ma il primo del ciclo delle streghe, ecco perché partire da qui potrebbe essere un modo per appassionarvi a questo strano, magico mondo :-)
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domenica 26 maggio 2024
Equal Rites di Terry Pratchett
Equal Rites (L’arte della magia in Italiano) è il terzo libro della saga del Mondo Disco (Discworld). Su questo bizzarro pianeta piatto (ne saranno lieti i terrepiattisti), che viaggia nell’universo trasportato da quattro elefanti ritti sul dorso della Grande A’Tuin (una gigantesca tartaruga spaziale), si susseguono le avventure di maghi inetti e strampalati che “fumano, come tutti sanno” (Il Colore della Magia), di streghe che ci terrorizzano con il loro sguardo severo da tate arrabbiate, di eroi da strapazzo e molti altri. Qui nel Mondo Disco il numero otto è decisamente ricorrente ed importante: l’ottarino è infatti il colore della magia nonché l’ottavo colore dello spettro, “l’indiscusso pigmento dell’immaginazione” (Il Colore della Magia); inoltre diventa mago solo l’ottavo figlio maschio di un ottavo figlio maschio, motivo per cui i maghi non possono sposarsi o si rischia di avere un ottavo figlio di un ottavo figlio di un ottavo figlio, ovvero “un mago al quadrato. Una fonte di magia. Uno stregone” (Stregoneria). Ed è proprio nel numero otto l’inghippo di Equal Rites: il mago Drum Billet, ormai morente, si reca nel villaggio di Bad Ass per incontrare il fabbro Gordo Smith, un ottavo figlio, padre di sette figli, la cui moglie sta per partorire. Appena Granny Weatherwax, strega ed ostetrica del villaggio, entra nella stanza con il bebè in braccio, Drum Billet si avvicina per consegnare il proprio bastone da mago al bambino… o meglio, alla BAMBINA. Ma si sa, solo gli uomini possono ambire alla carriera di maghi, mentre le donne possono aspirare soltanto a diventare streghe. Eskarina Smith, per tutti Esk, raggiunta l’età di otto anni ed avuto un assaggio dei propri poteri, non si troverà d’accordo con questa regola sessista. Istruita nelle arti magiche da Granny (addestrata perciò ad una magia più concreta, da strega, e non a quella più astratta, da mago), farà di tutto per trovare l’Unseen University, o Università Invisibile, ed esserne accettata di diritto come studentessa, avendo ricevuto alla nascita il bastone ed essendo quindi lei stessa un mago a tutti gli effetti. Dopo rocambolesche avventure tipiche del genere fantasy-comico di cui Pratchett è stato maestro indiscusso, scopriremo chi avrà ragione, se i maghi e le streghe che vogliono tenere ben separati i loro ruoli o l’intraprendente Esk. Ovviamente non vi spoilero nulla. Vi svelo però che Terry Pratchett è l’autore che più di ogni altro mi da felicità. Leggo i suoi libri e mi immergo totalmente nel mondo da lui creato per sentirmi allegra e spensierata, e per ridere, ridere, e ridere. Ho letto i suoi libri non sempre in ordine cronologico, anche perché spesso non è necessario, ed in tutti ho apprezzato sia la sua comicità, sia la sua sensibilità ed il grande cuore che ci mette nel descrivere personaggi, situazioni e finali sempre meravigliosi. Se leggerete i suoi libri in inglese (personalmente ne ho letti alcuni in inglese e altri in italiano), vi potrete godere maggiormente i giochi di parole che ogni tanto usa: già il titolo di Equal Rites, “riti uguali”, si pronuncia esattamente come equal rights, “pari diritti”, ed infatti si parla proprio dei diritti delle donne a studiare all’università della magia, invece che occuparsi solo di una magia molto più pratica e, per così dire, meno magica.
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