per un caffè, non mi ero subito accorta che ci eravamo accordate proprio per un venerdì 13: un giorno da paura in compagnia di una scrittrice di dark fantasy. Si può chiedere di meglio?
Anche in questa circostanza, così come quando l’avevo incontrata alla presentazione del suo nuovo romanzo in libreria, Samantha si è dimostrata una persona eccezionale ed ha accolto con gioia il mio sincero entusiasmo per il suo libro che avevo appena terminato. Ha risposto in maniera esaustiva (e pure allegra!) a tutte le mie domande e curiosità sui vari personaggi ed accadimenti del romanzo, e siccome avevo votato su Instagram il racconto che preferivo tra quelli raccontati dai protagonisti, mi ha omaggiata di alcuni gingilli che vi mostro orgogliosa in queste foto. Ovviamente, appena ci siamo congedate, mi sono subito messa a leggere L’Origine del Male, di cui, per deformazione professionale, ho preso anche la versione in inglese, splendida e fluida come quella originale, e il cui titolo è stato adattato nell’altrettanto suggestivo Evil’s Fire. Inutile dire che anche di questo libro mi sono appassionata un sacco e, sebbene fossi stracolma di impegni lavorativi e non, lo leggevo ogni volta che avevo cinque minuti liberi.
L’Origine del Male è stato in realtà scritto prima di A Luci Soffuse, e gli avvenimenti narrati sono in effetti antecedenti, ma, seguendo il consiglio che l’autrice mi aveva dato in libreria, i libri possono essere letti anche indipendentemente l’uno dall’altro, e vi dirò di più:
a me è proprio piaciuto leggerli all’inverso, perché terminato il secondo mi è salita subito una voglia matta di leggere il primo, e scoprire finalmente la storia dei vari personaggi ed i loro retroscena. E non posso non complimentarmi ulteriormente con Samantha che sa coinvolgere il lettore grazie ai suoi personaggi a tutto tondo, perfettamente caratterizzati a livello psicologico, e così incredibilmente reali (persino quando si tratta di creature fantastiche!); appassionante anche la sua narrazione snella, eppure piena di colpi di scena e di flashback, in grado di descrivere alla perfezione persone e situazioni, seppure con poche parole, ma in maniera così efficace da permettere ai noi lettori di visualizzare l’intera scena come se l’avessimo davanti ai nostri occhi.
I protagonisti, i co-protagonisti e gli antagonisti mi sono piaciuti tutti, perché tutti hanno le loro comprensibilissime motivazioni, e tutti, come vi dicevo, sono assolutamente umani, nonostante a volte siano esseri immortali o addirittura senza un’anima. Lo sapete però, perché ormai mi conoscete, che c’è qualcuno a cui mi sono affezionata più che agli altri; e questa volta è qualcuno che nemmeno io mi sarei aspettata durante la lettura, perché l’ho riscoperto e rivalutato alla fine. Vi dico solo che il suo nome inizia per S e nient’altro. Leggetelo e fatemi poi sapere se avete capito di chi parlo e se siete d’accordo con me. Au revoir, mes amis! ;-)