Ho aspettato con trepidazione il momento di poter tenere tra le mani questo gioiellino dell’emergente e adorabile Alessia Amati, i cui reels su Instagram, pieni di meravigliosi consigli di lettura, rendono più leggere le mie giornate. Provate a cercarla come @letture_in_salotto (https://www.instagram.com/letture_in_salotto?igsh=dG8xajRqYTNuMXBs) e vedrete che anche voi resterete ammaliati dalla voce soave e dai modi pacati e gentili di questa streghetta dal cuore bianco (nonostante l’animo gotico :-)
Le Falene di Ursula - la storia dimenticata di Madre Shipton tratta della vita di Ursula Sontheil, vissuta tra la fine del XV e la seconda metà del XVI secolo, la cui “storia è una delle più importanti, conosciute e narrate in tutto lo Yorkshire e, esattamente come per Robin Hood, è ormai impossibile distinguere la verità dall’immaginazione, la storia dall’invenzione.” (Le Falene di Ursula, Postfazione - nota dell’autrice, p. 231).
Ho iniziato a cercare questo libro due mesi fa, ma era andato in ristampa, quindi ho dovuto aspettare un pochino per averlo; non resistevo davvero più, ho invaso la dolcissima Alessia di messaggi, chiedendole quando secondo lei sarei riuscita ad averlo, ed è stata estremamente gentile e disponibile da rispondermi ogni volta, dandomi tutti i dettagli e i riferimenti necessari. Già solo per questi suoi modi attenti e garbati, sapevo che sarebbe valsa la pena leggere la sua opera.
Ma vi dirò di più: Le Falene di Ursula, non solo ha soddisfatto le mie aspettative, ma le ha decisamente superate.
L’edizione della Rebelle è davvero curatissima, con una copertina rigida splendida e uno spessore delle pagine perfetto al tatto. Il colore “tundra violet”, che pervade tutto il libro come una sorta di Leitmotiv rassicurante, è impreziosita da uno splendido foil oro.
Le illustrazioni della bravissima Ilaria D’Angelo (@larteecaffe https://www.instagram.com/larteecaffe?igsh=dnZzam92dHhoYWZk) risultano azzeccatissime per la storia e per lo stile in cui viene narrata, e si accompagnano in modo impeccabile alle parole dolci, ma forti dell’autrice.
La storia è davvero toccante: una giovane donna accusata di stregoneria si vedrà sottratta la sua bambina, Ursula appunto, che troverà comunque una famiglia pronta ad accoglierla. Su un certo piano, le vicende di Ursula non saranno diverse da quelle di una ragazzina di qualsiasi tempo: le prime cotte, i problemi legati all’aspetto. Ed anche lei peccherà a volte di un egoismo sano e più che comprensibile per un essere umano.
L’ho compresa, questa piccola orsa, questa strega della foresta, e l’ho amata tantissimo e ancora adesso risiede in un angolino del mio cuore da cui probabilmente non se ne andrà più. Mi sono affezionata ai suoi amici e ad ogni sua famiglia. Non c’è un personaggio fuori posto, non una sola nota che stoni in tutta la narrazione. Leggere questo libro è stato un bel viaggio in un mondo incantato, anche quando, purtroppo, si piange insieme ad Ursula.
Un libro magico oltre il magico.
La storia ha avuto dei risvolti che non mi aspettavo: la maternità. Non avrei saputo descriverla meglio.
Il finale, di cui non vi svelerò nulla, è stato inaspettato e assolutamente perfetto e poetico. Tutto va come deve andare, ogni tassello al posto giusto.
E mi ha fatto l’effetto che da ragazzina avevo provato per il finale di The Picture of Dorian Gray: fissare per mezz’ora il muro incantata dopo aver chiuso l’ultima pagina del libro.
Trovo questo romanzo un assoluto capolavoro.
Auguro alla splendida Alessia Amati che possa presto conquistare tutto il mondo con la delicatezza di questa storia altresì potente.
E perdonate il servizio fotografico che mi sono fatta fare, ma non trovo nemmeno le parole per esprimere la gioia di avere finalmente questo libro tra le mie mani :-D
Au revoir, mes amis! :-D

















