"Bisogna imparare a lasciare andare le persone". La mia amica Paola me lo insegnava già quindici anni fa, quando la disperazione per l'abbandono del fidanzato dell'epoca mi stava letteralmente consumando. L'ho fatto. Ho rialzato la testa e sono andata avanti, senza alcun rimpianto né rammarico per aver perso quella persona. E' stata durissima, ma ce l'ho fatta. E però, adesso che sono più vecchia, non ci riesco più. E' difficile, quasi impossibile, accettare che un amico o un'amica decennale, ventennale, o a volte addirittura trentennale, ti tolga il saluto e si comporti come se tu non fossi mai esistito, senza darti la benché minima spiegazione di un comportamento così tranchant. Per anni magari chiediamo questa spiegazione, facendo telefonate e mandando messaggi che non riceveranno mai risposta.
Ed è altrettanto difficile comprendere ed accettare che un partner ci abbia usati per i motivi più biechi; e non mi riferisco allo sfruttamento sessuale, che essendo consenzienti può essere divertente anche per noi, ma al fatto di venire usati per ben altri scopi, come il denaro, o per gonfiare il loro super ego, o peggio ancora per arrivare ad un'altra persona. Quando il partner ci confessa tutto questo, ammette con un mezzo ghigno malefico di non aver mai avuto neanche un mezzo interesse per noi come persone, e ci invita a non farci sentire mai più perché la nostra presenza lo infastidisce, ci ripetiamo fino alla nausea che è andata bene così, che almeno alla fine abbiamo saputo la verità, che certe persone è meglio perderle che trovarle. Ma la nostra dignità e la nostra sensibilità ricevono uno squarcio nel profondo che probabilmente non si rimarginerà mai più.
Quando poi veniamo a conoscenza che il nostro amico trentennale di cui sopra, si è sposato ed ha avuto anche due splendidi gemellini, un maschietto ed una femminuccia, e ci ha tenuti all'oscuro di tutto, e noi ancora siamo ignari delle motivazioni di tanto rancore nei nostri confronti; ecco, in casi come questi, per quanto cerchiamo di farcene una ragione e smettiamo di importunare queste persone con messaggi e telefonate, è veramente difficile lasciarle andare. Abbiamo migliaia di ricordi con loro, e proprio non riusciamo a farle uscire dal nostro cuore. E sebbene sappiamo che queste persone meriterebbero la nostra più totale indifferenza, riescono invece a procurarci ancora tanta sofferenza. E ogni volta che questi ricordi riaffiorano alla memoria, è troppo difficile, troppo doloroso riuscire a trattenere le lacrime.
Ma io non smetto di credere nell'amicizia, e cerco sempre amici e amiche nuovi, perché proprio non posso farne a meno. Dovrei adottare lo stesso tipo di atteggiamento anche nei confronti dell'amore, perché sono davvero troppo negativa sulle questioni amorose. E non va bene, perché in questo modo è matematicamente impossibile che io trovi l'amore; è un assioma presto fatto: Kerry non crede nell'Amore, l'Amore non crede in Kerry. Punto. Non c'è via di uscita.
Però anche cercando nuovi amici e nuovi amori, quelli passati non si cancellano. Ed è tremendo pensare che finiremo la nostra vita con questioni irrisolte, con persone che non ci rivolgeranno la parola nemmeno nell'aldilà. Pazienza. Impariamo a lasciarle andare e speriamo che prima o poi tali questioni si risolvano da sole, col tempo, come per magia. Impariamo ad ingoiare il rospo e ad andare avanti, perché nel corso della nostra vita ci troveremo ad affrontare problemi ben più gravi e dolorosi di questi.
Ma voglio dire a tutte queste persone che io sono esattamente come gli unicorni di una massima che cito sempre: "forse voi avete smesso di credere negli unicorni, ma loro non hanno mai smesso di credere in voi". E proprio come questi unicorni, io non vi porterò mai rancore, a nessuno di voi.
Au revoir, mes amis... je vous aime bien.
Ed è altrettanto difficile comprendere ed accettare che un partner ci abbia usati per i motivi più biechi; e non mi riferisco allo sfruttamento sessuale, che essendo consenzienti può essere divertente anche per noi, ma al fatto di venire usati per ben altri scopi, come il denaro, o per gonfiare il loro super ego, o peggio ancora per arrivare ad un'altra persona. Quando il partner ci confessa tutto questo, ammette con un mezzo ghigno malefico di non aver mai avuto neanche un mezzo interesse per noi come persone, e ci invita a non farci sentire mai più perché la nostra presenza lo infastidisce, ci ripetiamo fino alla nausea che è andata bene così, che almeno alla fine abbiamo saputo la verità, che certe persone è meglio perderle che trovarle. Ma la nostra dignità e la nostra sensibilità ricevono uno squarcio nel profondo che probabilmente non si rimarginerà mai più.
Quando poi veniamo a conoscenza che il nostro amico trentennale di cui sopra, si è sposato ed ha avuto anche due splendidi gemellini, un maschietto ed una femminuccia, e ci ha tenuti all'oscuro di tutto, e noi ancora siamo ignari delle motivazioni di tanto rancore nei nostri confronti; ecco, in casi come questi, per quanto cerchiamo di farcene una ragione e smettiamo di importunare queste persone con messaggi e telefonate, è veramente difficile lasciarle andare. Abbiamo migliaia di ricordi con loro, e proprio non riusciamo a farle uscire dal nostro cuore. E sebbene sappiamo che queste persone meriterebbero la nostra più totale indifferenza, riescono invece a procurarci ancora tanta sofferenza. E ogni volta che questi ricordi riaffiorano alla memoria, è troppo difficile, troppo doloroso riuscire a trattenere le lacrime.
Ma io non smetto di credere nell'amicizia, e cerco sempre amici e amiche nuovi, perché proprio non posso farne a meno. Dovrei adottare lo stesso tipo di atteggiamento anche nei confronti dell'amore, perché sono davvero troppo negativa sulle questioni amorose. E non va bene, perché in questo modo è matematicamente impossibile che io trovi l'amore; è un assioma presto fatto: Kerry non crede nell'Amore, l'Amore non crede in Kerry. Punto. Non c'è via di uscita.
Però anche cercando nuovi amici e nuovi amori, quelli passati non si cancellano. Ed è tremendo pensare che finiremo la nostra vita con questioni irrisolte, con persone che non ci rivolgeranno la parola nemmeno nell'aldilà. Pazienza. Impariamo a lasciarle andare e speriamo che prima o poi tali questioni si risolvano da sole, col tempo, come per magia. Impariamo ad ingoiare il rospo e ad andare avanti, perché nel corso della nostra vita ci troveremo ad affrontare problemi ben più gravi e dolorosi di questi.
Ma voglio dire a tutte queste persone che io sono esattamente come gli unicorni di una massima che cito sempre: "forse voi avete smesso di credere negli unicorni, ma loro non hanno mai smesso di credere in voi". E proprio come questi unicorni, io non vi porterò mai rancore, a nessuno di voi.
Au revoir, mes amis... je vous aime bien.
Nessun commento:
Posta un commento