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lunedì 22 aprile 2019

Amami come Vincent ama Irene

Vi piacciono i film romantici? Perfetto, allora guardatevi un bel film di fantascienza. No, non sto delirando. Avrete ormai capito quanto mi piace la fantascienza. In realtà io stessa l’ho capito da adulta perché non mi ero accorta che tutto ciò che mi aveva sempre attratto fin da bambina fosse fantascienza. Mi spiego meglio: facevo ancora l’asilo quando ogni sera guardavo Star Trek insieme alla mia mamma. Quanto mi piaceva il Capitano Kirk! E quanto desideravo essere il Tenente Uhura, l'addetta alle comunicazioni dell’Enterprise, con quel fantastico mini vestitino rosso, lo stivale super sexy, ma comodissimo, lo sguardo fiero di una donna totalmente indipendente dagli uomini e trattata dagli ufficiali maschi esattamente come una loro pari.

Ero invece in prima elementare quando vidi per la prima volta Star Wars e sognavo di essere Luke Skywalker, al punto che è da sempre il mio nickname nei vari videogiochi. Ma solo da adulta ho realizzato che nella mia vita avevo seguito moltissimi telefilm, cartoni animati, fumetti e serie cinematografiche fantascientifiche. E dall’anno scorso, dopo aver visto il romanticissimo Upside Down, ho capito che le più belle storie d’amore si trovano proprio lì, nel genere sci-fi.
Lo avete mai visto? È la storia di due ragazzi che si innamorano pur abitando su due pianeti diversi, ma vicinissimi tra loro, e che hanno gravità opposte: impossibile stare insieme quindi. O forse no.
Vi anticipo solo che la frase che più mi ha colpito di questo film è: “what if love was stronger than gravity?” (E se l’amore fosse più forte della gravità?) 

Mi piace crederci. Per me che sono così facile ad innamorarmi per gioco, ma così restia ad innamorarmi sul serio, questa frase mi carica di speranza, e il messaggio del film è talmente positivo che ci fa sentire innamorati anche se non abbiamo per le mani un reale oggetto del desiderio. Che dirvi? Guardatelo, guardatelo.
Totalmente diverso è Cloud Atlas, molto più fantascientifico, molto più intricato, con contenuti probabilmente più profondi e filosofici, ma a suo modo anch'esso molto romantico.
Qui le storie d'amore sono molteplici, ma la mia preferita è decisamente l'amore omosessuale che si consuma, prima in carne ed ossa, e poi solo a livello epistolare, tra il musicista e compositore squattrinato Robert Frobisher e il giovane altolocato Rufus Sixsmith. Nessuna lettera mai mi ha fatto stringere il cuore più di questa scritta da Robert per Rufus: "Credo che esista un altro mondo che ci attende Sixsmith, un mondo migliore, e io ti attenderò lì. Credo che non restiamo morti a lungo. Cercami sotto le stelle della Corsica dove ci siamo dati il primo bacio. Tuo, in eterno, RF".
E chi di voi non si è commosso guardando la scena di Blade Runner in cui il replicante Roy Batty mostra tutta la sua autentica umanità (più umano di molti umani) quando, piangendo per la morte della sua amata Pris, si cosparge il viso del sangue di lei. 


Ed infine c’è Gattaca, in cui Vincent sogna di diventare un astronauta, ma non può in quanto nato da concepimento naturale anziché in provetta, ed è quindi ritenuto “non valido”. Usa perciò una falsa identità, quella di Jerome, un “valido” divenuto paraplegico a seguito di un incidente, disposto a vendergli il proprio patrimonio genetico per aiutarlo a realizzare il suo sogno.
Vincent riuscirà nell’intento e verrà scelto per compiere l'ambito viaggio. Ma nel frattempo si è innamorato della collega Irene che invece resterà sulla Terra. Nonostante questo, Vincent decide lo stesso di partire verso le stelle. Ed è giusto così, perché nessun amore romantico dovrebbe farci desistere dal realizzare i nostri sogni, perché chi ci ama davvero non ci chiederebbe mai di compiere un sacrificio tanto grande.
Del resto lo sapete voi e lo sanno anche i miei tanto amati Rick Alien e Pierre: "nessuno appartiene a nessuno" perché il motto che sempre recito è "la libertà non ha prezzo". Sono certa che i miei due amici Hydrogyn Debra, detta Cyborg Face, e Fab Iron la pensino esattamente come me. Mi chiedete chi siano questi due? Scusate, non ve li ho ancora presentati: sono due replicanti (ovvero esseri umani creati in laboratorio), resi in parte cyborg dagli alieni che li avevano rapiti per fare degli esperimenti. Hanno appena finito una missione in una galassia lontana e stanno venendo dritti a casa mia per salutarmi. Sono gli amici più intelligenti che ho, geniali oserei dire, spavaldi, arroganti, con due caratteri talmente forti da risultare insopportabili. Credo che si sopportino a malapena anche tra di loro, infatti si battibeccano in continuazione. Ma so che si divertono parecchio insieme e hanno una storia davvero eccitante. Una storia d'amore? Non esattamente...
Ma vi racconterò i dettagli nei prossimi episodi.
Au revoir, mes amis ;-)