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domenica 31 luglio 2016

British style - make-up

Lo stile di una persona non è ovviamente dato solo dal suo abbigliamento, ma anche dagli accessori, dal trucco e dai capelli. Per poter parlare in maniera competente di Brit style dovremo tener conto di tutte queste cose. Finora ho esaminato con voi alcuni miei outfit, dandovi anche qualche cenno su accessori e make-up. Oggi vorrei soffermarmi sopratutto su quest'ultimo.
Innanzitutto è bene dire che il make-up stile British è di norma sobrio: gli occhi sono sempre ben curati, ma mai eccessivi; il trucco per le labbra invece può variare da un lucidalabbra molto tenue ad un gloss o rossetto dai colori accesi. Ecco a voi ad esempio Cara Delevingne ed Alexa Chung in entrambe le varianti:
Come potete vedere nel trucco per gli occhi si dà importanza soprattutto alle ciglia, ma i colori degli ombretti e delle matite sono decisamente neutri. 
Come anticipato, il colore delle labbra invece si alterna tra rossi accesi e tinte più naturali. Addirittura nell'ultima foto in basso a destra Alexa ha un trucco talmente sobrio che quasi non si nota.
Questo è da sempre il mio modo di vedere il make-up: non esco mai struccata, ma è capitato spesso che i miei partner credevano lo fossi; ovviamente per me che mi conosco, vi garantisco che la differenza è notevole. Però ho sempre optato per questo "finto look acqua e sapone" che mi aiuta a dimostrare molti anni in meno rispetto alla mia reale età; e a onor del vero, questo complimento mi è stato fatto per l'ennesima volta proprio un'oretta fa; succede sempre così, le persone spalancano gli occhi ed esclamano incredule: "Quaranta? te ne avrei dati meno, molti meno..." (anche gli oli che uso aiutano molto in questo senso, e per questo vi rimando al mio articolo Consigli di bellezza: la sinergia degli oli cosmetici). 
Adesso vi illustro come mi trucco io quotidianamente: non uso quasi mai il fondotinta, preferisco delle creme colorate tipo BB cream o CC cream, e le scelgo sempre nelle tonalità più chiare in assoluto. Io ho in effetti un incarnato chiarissimo, ma è pur vero che più chiara è la gradazione della crema colorata o fondotinta che sia, meno si noteranno le imperfezioni della pelle, rughe comprese; quindi consiglio vivamente a tutte di non optare mai per i colori troppo scuri. Di norma utilizzo la BB cream Jalurage con acido jaluronico dell'Erboristeria Magentina (Medio Chiaro) oppure la CC cream idratante con acido jaluronico e leggero effetto coprente della Helan (Riso) che ha una copertura maggiore rispetto alla prima e colori leggermente più scuri; io scelgo l'una o l'altra a seconda del caso, se ad esempio ho più imperfezioni da coprire, uso la Helan; se invece voglio conferire al mio incarnato un effetto più naturale uso la Jalurage. Solo sugli zigomi applico un blush della Collistar Twist XL Fard Satin Effetto Bonne Mine (2 Orchidea); preferisco usare tutti prodotti liquidi, in crema o gloss perché quelli in polvere non vanno bene per chi come me soffre tendenzialmente di pelle secca o dermatite.
Sugli occhi applico sempre una matita, ed eventualmente un ombretto cremoso a tenuta estrema e/o un eyeliner. Sulle ciglia mi piace usare un mascara blu elettrico, che solo talvolta sostituisco con il nero (che conferisce sempre un effetto meraviglioso ed elegante allo sguardo, ma è decisamente più banale del primo). Infine anche io, come ogni Brit girl che si rispetti, coloro le labbra con un rossetto o gloss molto vistoso o ad effetto naturale, a seconda delle occasioni, ma anche e soprattutto in base al mio umore: inutile truccarci in un modo che in quel momento non sentiamo nostro, risulteremmo ridicole anche con un make-up perfetto. 
Nella foto qui sopra, nel riquadro più grande, ho utilizzato la BB cream Jalurage, il solito blush Collistar, matita dolce a tenuta estrema La Biosthetique Paris - Belavance (True Mint),
mascara Impeccable allungante incurvante PuroBio Cosmetics (02 - Blu), eyeliner a lunga tenuta La Biosthetique Paris - Belavance (Brownie Lilac), rossetto Volume Lepo (56), lucidalabbra Nature Gloss Lepo (43). 
I riquadri più piccoli invece servono a mostrarvi la differenza d'effetto quando apponiamo sulle labbra colori più vivi; e in questi casi specifici ho usato un rossetto della BioNike Lip Velvet Defence Color (107 Fuchsia)

Se avete dubbi sulle scelte dei trucchi giusti da usare per voi, commentate qui sotto o contattatemi in privato agli indirizzi social che trovate nella home. Ovviamente nelle prossime settimane vi aspettano altri articoli su questo tema.
Au revoir, mes amis! ;-)

martedì 26 luglio 2016

I lupi non sono cani

L'articolo dell'Economist più letto nel 2015 è risultato essere Greater than the sum of its parts che parla di una nuova specie animale: il coywolf.
Questo animale viene anche chiamato coyote orientale, poiché è sostanzialmente un coyote che ha un decimo di patrimonio genetico del cane e un quarto del lupo. E questa cosa non mi piace per niente. Ora, tutto quello che scriverò da qui in poi prendetelo molto col beneficio del dubbio, perché per quanto mi sia documentata in materia su vari siti web, sono comunque una profana sull'argomento. 
Pare che questa nuova specie non sia nata per mano dell'uomo, o meglio, non direttamente. Ma la responsabilità è comunque nostra, perché i lupi vengono da sempre costantemente perseguitati dagli uomini, quindi, essendo a rischio di estinzione e spesso non trovando di conseguenza una "partner" a disposizione, hanno iniziato ad accoppiarsi con le femmine dei coyote e dei cani. Si legge nel suddetto articolo dell'Economist che questi coywolves siano più grossi e più forti dei semplici coyote; e sono decisamente più adattabili di lupi, coyote e cani in quanto come i primi possono vivere in zone boschive, come i secondi sono in grado di cacciare nelle praterie, e come i terzi riescono a sopravvivere in aree urbane nutrendosi di ciò che trovano nei rifiuti. Ecco perché sono preoccupata: no, non per il pericolo che possono rappresentare per l'uomo negli ambienti cittadini; ma perché a parer mio i lupi e i coyote hanno subito in questo senso una sorta di involuzione, anzi, per meglio dire un'evoluzione in negativo. Mi pare di percepire da ciò che leggo in quell'articolo, che le caratteristiche di questi tre animali fusi insieme vengano salutate da studiosi e scienziati come un miracolo della natura; anche e soprattutto perché spesso gli incroci fra diverse specie animali tendono, differentemente da questo caso, ad essere meno forti dei loro progenitori e spesso neanche sopravvivono.
Spero di non venire fraintesa dai miei lettori. Anche a me come alla maggior parte di voi piacciono i cani. Ne ho avuti parecchi e li ho amati tutti profondamente. Ma capisco anche la posizione di Cesare, il mio migliore amico, che li aborre totalmente, definendoli zecche, veri e propri parassiti della società. A suo dire i cani non hanno utilità alcuni se non per l'affetto che danno all'uomo. E a Cesare, freddo e privo di sentimenti, questo non interessa poiché guarda solo il lato pratico delle cose. Ripeto, a me i cani piacciono moltissimo, ma obiettivamente non mi affascinano come i lupi, che personalmente adoro.
I lupi sono decisamente più intelligenti dei cani poiché devono pensare da soli a come procurarsi il cibo, senza dipendere da alcun padrone umano; inoltre devono prestare attenzione ad ogni minimo rumore o cambiamento che possa far presagire loro una situazione di pericolo. I lupi sono anche fisicamente e moralmente più forti dei cani, infatti hanno denti più aguzzi adatti per cacciare, una mascella più sviluppata e devono essere pronti ad ogni situazione; mentre il cane non deve minimamente preoccuparsi di nulla, nemmeno quando è randagio, perché gli basterà aggirarsi nei luoghi abitati per trovare cibo tra i rifiuti e un riparo occasionale sotto un ponte o tra le mura di qualche casa abbandonata. Ciò che maggiormente mi affascina dei lupi è che vivono in branco, che c'è un maschio alfa che sa farsi rispettare e che si accoppia con la femmina alfa, che si dice siano monogami e che hanno un reale senso della famiglia. Lo stesso non si può dire dei cani, il cui branco è la nostra famiglia, non c'è nessun capo dominante, sono tutt'altro che monogami e i maschi sembrano disinteressarsi totalmente dei cuccioli. 
Questi sono i motivi principali per cui non vedo di buon occhio tale miscuglio. Ma del resto l'evoluzione di ogni specie animale non chiede il permesso a nessuno per fare il suo corso.
Dei coyote so dirvi meno, ma mi piacciono perché come i lupi sono cacciatori, sebbene di animali di taglia più piccola per ovvi motivi; e non devono ringraziare nessuno, se non se stessi, per la loro sopravvivenza. Possono stare in branco, ma sanno anche vivere da soli o tutt'al più a coppie. E adoro il fatto che ululino alla luna, perché evidentemente la amano proprio come la amo io. 
Esattamente otto anni fa ero stata nella Death Valley e avevo sperato di vedere qualche coyote, ma purtroppo non andò così. Motivo per cui me ne ero andata via dal parco con almeno il ricordo di un piccolo coyote di peluche che chiamai Jessie. Pochi giorni dopo però ebbi la fortunata sorpresa di vedere un bellissimo coyote nel parco del Grand Canyon che mi guardava coi suoi occhioni spalancati. Non feci in tempo a fotografarlo, ma quegli occhioni meravigliosi incastonati nel suo musetto fantastico sono ancora, e sempre resteranno, impressi nel mio cuore.
Kerry e Jessie
  

domenica 24 luglio 2016

British style - il mio tipico outfit da sera

Venerdì scorso sono uscita con Francesco, mio amico da vent'anni. Bellissima persona, molto intelligente, ha la pazienza e la bontà di assecondare ogni mio capriccio; viaggia da sempre per lavoro e ci vediamo di rado. Nonostante non sia gay (anzi! di solito si fidanza con donne bellissime stile top model), con lui riesco a parlare di uomini e del mio blog, oltre che dei libri che leggo e dei nostri rispettivi lavori. Venerdì gli ho chiesto di farmi alcuni scatti per i miei articoli di moda, e lui, al solito, ha esaudito il mio desiderio senza battere ciglio. Ero imbarazzatissima. Farmi fare le foto mi imbarazza. Ecco perché preferisco i selfie (che fino all'anno scorso detestavo in quanto li ritenevo una manifestazione di narcisismo alla massima esponenza, ma ho cambiato idea). Coi selfie posso provare mille pose da modella affermata senza sentirmi ridicola. Ma per i miei articoli di moda, i selfie non vanno bene perché non mi permettono di fotografare per intero i miei outfit. Francesco si è calato abilmente nella parte di fotografo e mi invitava continuamente a non scoppiargli a ridere in faccia: "Dai Kerry, cerca di non ridere, ché questa foto ti serve peril blog". Ed ecco i risultati: 




Faccia buffa da "sbrigati a far la foto perché proprio non riesco a restare seria". 





Ma alla fine ce l'ho fatta. Guardate qua che pose da diva:


e a questo punto direi che possiamo commentare il mio look. Top corallo di Rinascimento, minigonna di jeans di Silvian Heach, borsetta componibile da sera di Ju'sto, sandali LiuJo.
Adesso è invece arrivato il momento di confrontare il mio stile con quello delle icone fashion del Regno Unito. Su LiuJo non c'è molto da dire, essendo un marchio di cui Kate Moss è sia testimonial che designer, è chiaramente una garanzia. Per il resto, posso svelarvi che le minishirt, i minidress e gli shorts sono indumenti molto amati da Ashley Madekwe, spesso abbinati proprio ai tacchi a spillo, o comunque alti, ma anche alle ballerine.
Notate il quarto outfit a partire da sinistra: maglia color corallo, pantaloncino di jeans, sandalo con tacco alto, borsetta a tracolla con catenella argentata. Un look similissimo al mio quindi.


Ashley adora le minigonne attillate abbinate ai tacchi a spillo, proprio come me. E come me porta spesso borsettine rosse. Ve lo dimostro subito.

Per quel che riguarda il make-up, ho optato per un trucco soft, tipico delle star d'oltre Manica:
CC cream idratante con leggero effetto coprente Helan (nuance Riso), fard satin Collistar - Twist XL (nuance 2 Orchidea), ombretto cremoso a tenuta estrema La Biosthetique Paris - Belavance (nuance Sahara Dust), matita automatica per gli occhi La Biosthetique Paris - Belavance (nuance K 18 Indigo),
eyeliner a lunga tenuta La Biosthetique Paris - Belavance (nuance Brownie Lilac), mascara Impeccable allungante incurvante PuroBio Cosmetics (nuance 02 - Blu), crystal lipgloss Defence Color BioNike (nuance 307  Mure), smalto brillante Lasting Color Pupa (nuance 626). 



Infine, last but not least, gli accessori bijoux: 
come la scorsa volta ho indossato un braccialettino fatto di alcuni cerchietti sottili tenuti insieme da un nastrino nero; 
ho rinnovato una collana composta di due fili intrecciati dai colori scuri: un filo fatto di cristalli, l'altro di vetro e conchiglia; orecchini simil brillantini. Sui gioielli d'oro non commento perché ognuno indossa ciò che più gli aggrada, anche per questioni affettive (i gioielli d'oro sono spesso regali di partner, parenti od amici), ma posso dirvi che in genere io prediligo l'oro bianco.
Allora cosa ne dite? Per stavolta ho superato il test? #haveigotabritishstyle #amibritishenough
Attendendo i vostri giudizi impietosi, mi congedo.
Au revoir, mes amis! ;-)

L'Amicizia e l'Amore sono come gli unicorni

"Bisogna imparare a lasciare andare le persone". La mia amica Paola me lo insegnava già quindici anni fa, quando la disperazione per l'abbandono del fidanzato dell'epoca mi stava letteralmente consumando. L'ho fatto. Ho rialzato la testa e sono andata avanti, senza alcun rimpianto né rammarico per aver perso quella persona. E' stata durissima, ma ce l'ho fatta. E però, adesso che sono più vecchia, non ci riesco più. E' difficile, quasi impossibile, accettare che un amico o un'amica decennale, ventennale, o a volte addirittura trentennale, ti tolga il saluto e si comporti come se tu non fossi mai esistito, senza darti la benché minima spiegazione di un comportamento così tranchant. Per anni magari chiediamo questa spiegazione, facendo telefonate e mandando messaggi che non riceveranno mai risposta. 
Ed è altrettanto difficile comprendere ed accettare che un partner ci abbia usati per i motivi più biechi; e non mi riferisco allo sfruttamento sessuale, che essendo consenzienti può essere divertente anche per noi, ma al fatto di venire usati per ben altri scopi, come il denaro, o per gonfiare il loro super ego, o peggio ancora per arrivare ad un'altra persona. Quando il partner ci confessa tutto questo, ammette con un mezzo ghigno malefico di non aver mai avuto neanche un mezzo interesse per noi come persone, e ci invita a non farci sentire mai più perché la nostra presenza lo infastidisce, ci ripetiamo fino alla nausea che è andata bene così, che almeno alla fine abbiamo saputo la verità, che certe persone è meglio perderle che trovarle. Ma la nostra dignità e la nostra sensibilità ricevono uno squarcio nel profondo che probabilmente non si rimarginerà mai più. 
Quando poi veniamo a conoscenza che il nostro amico trentennale di cui sopra, si è sposato ed ha avuto anche due splendidi gemellini, un maschietto ed una femminuccia, e ci ha tenuti all'oscuro di tutto, e noi ancora siamo ignari delle motivazioni di tanto rancore nei nostri confronti; ecco, in casi come questi, per quanto cerchiamo di farcene una ragione e smettiamo di importunare queste persone con messaggi e telefonate, è veramente difficile lasciarle andare. Abbiamo migliaia di ricordi con loro, e proprio non riusciamo a farle uscire dal nostro cuore. E sebbene sappiamo che queste persone meriterebbero la nostra più totale indifferenza, riescono invece a procurarci ancora tanta sofferenza. E ogni volta che questi ricordi riaffiorano alla memoria, è troppo difficile, troppo doloroso riuscire a trattenere le lacrime.
Ma io non smetto di credere nell'amicizia, e cerco sempre amici e amiche nuovi, perché proprio non posso farne a meno. Dovrei adottare lo stesso tipo di atteggiamento anche nei confronti dell'amore, perché sono davvero troppo negativa sulle questioni amorose. E non va bene, perché in questo modo è matematicamente impossibile che io trovi l'amore; è un assioma presto fatto: Kerry non crede nell'Amore, l'Amore non crede in Kerry. Punto. Non c'è via di uscita.
Però anche cercando nuovi amici e nuovi amori, quelli passati non si cancellano. Ed è tremendo pensare che finiremo la nostra vita con questioni irrisolte, con persone che non ci rivolgeranno la parola nemmeno nell'aldilà. Pazienza. Impariamo a lasciarle andare e speriamo che prima o poi tali questioni si risolvano da sole, col tempo, come per magia. Impariamo ad ingoiare il rospo e ad andare avanti, perché nel corso della nostra vita ci troveremo ad affrontare problemi ben più gravi e dolorosi di questi.
Ma voglio dire a tutte queste persone che io sono esattamente come gli unicorni di una massima che cito sempre: "forse voi avete smesso di credere negli unicorni, ma loro non hanno mai smesso di credere in voi". E proprio come questi unicorni, io non vi porterò mai rancore, a nessuno di voi.
Au revoir, mes amis... je vous aime bien.

martedì 19 luglio 2016

Pippa Middleton is engaged: congrats!

Leggo da ieri sui vari link facebookiani delle mie riviste inglesi preferite (Vogue British, Grazia UK, Daily Mail, Hello), che Pippa Middleton, sorella della nostra beneamata Kate, si è ufficialmente fidanzata con  il milionario James Matthew lo scorso 17 luglio.
 Il matrimonio avrà luogo nel 2017 e tutti scommettono che la damigella d'onore sarà proprio la Duchessa di Cambridge. Nessuno crede invece che un tale importantissimo ruolo potrebbe essere affidato a me? Del resto sono Kerry DeBritGirl, la LovingEverythingBritish blogger per eccellenza. 
Ancora mi rammarico di aver saputo troppo tardi del matrimonio più cool del 2016, che ha visto unirsi due mostri sacri per il patrimonio "artistico" inglese quali Jerry Hall e Rupert Murdoch (lei è in realtà texana, ma è stata sposata nientemeno che con il leader dei Rolling Stones, Mick Jagger; lui è un magnate della televisione e dei mass media in genere, australiano naturalizzato statunitense, che ha ampliato notevolmente la sua fortuna grazie a riviste e canali televisivi diffusi anche nel Regno Unito). Ebbene sì, i due sono convolati a nozze il 5 marzo di quest'anno, ma io l'ho scoperto soltanto il 21 giugno mentre stavo leggendo Marie Claire UK.

Ci sono rimasta malissimo in quanto, tutta presa dal mio anno di prova per il passaggio al ruolo, non mi accorgevo minimamente di ciò che stava accadendo intorno a me. Però un biglietto d'invito avrebbero potuto mandarmelo! E non si stupiscano poi se, quando il principe Harry chiederà la mia mano, non li inviterò alle nostre nozze. Potrei fare un'eccezione per Georgia May, giusto per l'amicizia che la lega a Cara Delevingne e in quanto collega di Kate Moss per la Rimmel London. E per non incorrere nello stesso errore, stavolta seguirò in diretta, passo passo, tutti gli sviluppi di questo neonato fidanzamento fino ad arrivare al momento del fatidico sì. Anche se vi prego di lasciarmi dissentire sulla scelta che James ha fatto per l'anello di fidanzamento: 

Io lo trovo eccessivo, troppo grosso e leggermente pacchiano, e mal s'incastra nello stile sempre impeccabile della affascinante Philippa. Ma del resto, de gustibus non disputandum est. Vi sembro troppo severa nell'opinione che sto esprimendo al proposito? Aspetto allora di sentire la vostra. E anche in questo caso non mi resta che dirvi: Stay tuned!
Au revoir, mes amis! ;-)

British style - disinvolte per le calde serate estive

Ed eccomi qui pronta a mostrarvi il mio primo outfit: very informal, adattissimo per un'apericena estiva in città insieme alle vostre amiche più care.
Il collage di foto risale a sabato 2 luglio e sono state scattate dalla mia dolcissima amica Miranda. Questo tipo di look lo sfrutto sempre molto all'inizio dell'estate e, come al solito, l'ho creato senza ispirarmi a nessuna style icon, ma semplicemente affidandomi al mio estro creativo. Quella sera non faceva ancora molto caldo ed io, presissima dal lavoro, non avevo ancora avuto tempo di abbronzarmi. Quindi, non potendo scoprirmi troppo, ho optato per una t-shirt accollata della Heach Dolls, leggings Intimissimi, sandali con ornamento floreale Tiurai, pochette Twin-Set e giubbotto in ecopelle Mayoral Chic (vi confesso che Silvian Heach e Mayoral sono marche di abbigliamento per bambini, ma io compro le taglie tra i 14 e 18 anni e mi trovo benissimo - e le acquisto entrambe da Mamma Giò ad Acqui Terme). Anche gli accessori sono importanti,
e in quella occasione ho indossato alcuni pezzi di bigiotteria: una collana blu, creazione di una mia amica, portata a mo' di sciarpina; un bracciale nero con fiocco che mi è stato regalato lo scorso Natale; un anello con petalo di rosa al suo interno. I capelli sono volutamente in stile British, con quel mosso spettinato a regola d'arte che tanto impazza tra le star inglesi e americane del momento. Dopo aver trascorso una piacevolissima serata con Miranda, ho googlato le mie British It Girls preferite per avere dei riscontri se il mio look fosse abbastanza British. E guardate cosa ho trovato: 
La mia amata Alexa Chung a spasso in città, proprio con capelli finto-spettinati, giubbotto di pelle o ecopelle, t-shirt accollata, pochette, leggings e sandali. Anche la bellissima modella Edie Campbell ha posato con lo stesso look: unica differenza, le scarpe. Io stessa ero indecisa se mettere delle decolleté a punta con tacco a spillo, ma l'occasione era davvero troppo informale e ho ritenuto che il sandalo floreale fosse la scelta più appropriata. E per quanto riguarda la bigiotteria, vi mostro che anche la regina di stile Kate Moss non disdegna le lunghe collane colorate. 
Stella McCartney e Kate Moss alla première di Absolutely Fabulous: The Movie, tenutasi lo scorso giugno a Londra




Al solito attendo i vostri commenti, e preparatevi perché nel prossimo post sul British style si parlerà di make-up. Stay tuned!
Au revoir, mes amis! ;-)

venerdì 15 luglio 2016

British style - consigli per uno stile perfetto

Come preannunciato nel precedente post Non tutti i mali vengono per nuocere, inizio da oggi la mia serie di articoli sul British style. Spero di riuscire a darvi consigli utili, spunti interessanti ed attendo i vostri commenti positivi o negativi sul mio stile  e su ciò che avrò da dirvi. Ho letto vari articoli sul web in cui si parla del British style come di uno stile bon ton con capi e tessuti tradizionali inglesi, gallesi e scozzesi, come ad esempio il trench, il tartan ed i colori pastello, cappellini e scarpe stringate. Però guardando le mie favourite style icons posso affermare che il British style odierno non è solo quello appena descritto. Ciò che davvero è essenziale per essere British al giorno d'oggi è non aver paura di osare, fare accostamenti che riterremmo improbabili, mescolare gli stili e le tendenze. Partiamo dalla più chiacchierata del momento: la sempre sorprendentemente bellissima Cara Delevingne. 
 
Lei è perfetta per illustrarvi al meglio ciò che vi stavo dicendo. Guardate come mixa tranquillamente capi che sembrerebbero non c'entrare niente l'uno con l'altro. Cara non si fa forte della propria bellezza innata o della fama; il suo segreto è che indossa tutto con la massima disinvoltura. Vi garantisco che per le strade di Londra ho visto altre ragazze osare tanto. Prendete la foto al centro ad esempio: chi di noi metterebbe un giubbotto sopra l'altro? chi abbinerebbe dei pantaloni non sportivi a delle sneakers e ad una t-shirt? E il tocco finale è il suo immancabile berretto grunge. Provate anche voi a fare questo tipo di abbinamenti senza sentirvi ridicole, ed ecco che tutti ammireranno il vostro look trasgressivo, innovativo e così "British".
E adesso passiamo alla mia amatissima Alexa Chung. 
 
I primi due outfit a partire da sinistra rispecchiano esattamente la mia idea di British style odierno. Mentre l'ultimo è ciò che definirei "osa, senza remore, e sarai perfetta".
Prendiamo invece Dawn O'Porter, di cui da anni seguo mensilmente la rubrica Honestly su GLAMOUR British.
Lei si avvicina moltissimo alla concezione che ho delle British ladies più classiche, però con un tocco di estro in più: notate infatti i colori sgargianti delle fantasie di gonna e vestito. Ciò che ammiro in Dawn, scozzese per nascita, ma cresciuta a Guernsey, un'isola in mezzo alla Manica, è il fatto che sia probabilmente rimasta fedele al suo look di sempre, senza provare ad emulare lo stile londinese.
Una British It Girl che mi piace tantissimo è Ashley Madekwe, attrice di serie televisive quali "Diario di una squillo perbene", nonché fashion-blogger. Per me che sono una profana nel mondo della moda (faccio l'insegnante d'inglese in una scuola superiore, non sono una stilista, né tanto meno scrivo su riviste quali Vogue o Marie Claire), il suo stile risulta decisamente Londoner.
Ashley, come ogni ragazza londinese che si rispetti, fa un largo uso di shorts e minigonne per mettere in mostra le gambe anche nei periodi più freddi. I suoi abbinamenti non sono particolarmente azzardati, ma decisamente molto trendy.
Penultima in questa carrellata di Brit style icons è colei che io considero la regina dello street style, Sienna Miller.
Il suo meraviglioso stile fatto di vestitini e booties, si commenta da solo.
And last but not least, è lei, il mio idolo indiscusso da decenni, Kate Moss.
La sua classe innata, la passione per l'animalier, il suo stile classico, ma al contempo innovativo, le sue mise intramontabili, il suo essere sempre impeccabile, tutti questi elementi insieme la rendono semplicemente PERFETTA.
Spero di avervi dato abbastanza spunti per creare il vostro British style personale, e per commentare il mio con cognizione di causa.
Au revoir, mes amis! ;-)

domenica 10 luglio 2016

Non tutti i mali vengono per nuocere - #haveigotabritishstyle #amibritishenough

"Anche dall'esperienza più tremenda può nascere qualcosa di bello": questo è uno dei motti che mi ripeto da quando sono nata. Perché fa bene alla mia anima trovare un elemento di positività anche nella situazione più negativa. E' così che ho sempre affrontato i problemi della mia vita, grandi o piccoli che fossero. Perché capita che ci scopriamo coraggiosissimi in situazioni che non avremmo mai creduto, e poi però ci disperiamo per sciocchezze, rischiando di annegare in un bicchier d'acqua.
Ultimamente mi trovavo nella seconda condizione: tutto mi sembrava un ostacolo insormontabile e non sapevo più come uscirne. Due settimane fa ho dovuto collaborare ad una traduzione scientifica col mio collega e pseudo-amico Ricky il sociopatico. Sì, proprio lui, il mio co-protagonista nell'articolo Parla come mangi! - sociopatia. L'idea di vederlo e lavorarci a stretto contatto per ore non mi ha resa felice, anzi, mi ha procurato la nausea, perché in questo momento l'ultima cosa di cui ho bisogno è circondarmi di gente negativa come lui. Riccardo è un narciso iper complessato. Vi pare un ossimoro? Non lo è. Spesso i narcisi peggiori sono proprio quelli pieni di complessi che vogliono dimostrare la propria superiorità ad ogni costo. Ricky ad esempio si piange sempre addosso, stile Calimero, senza però essere altrettanto tenero.
Calimero
 Fa di tutto per piacere agli altri, al punto da risultare viscido. E' geniale nel suo lavoro: parla il tedesco e l'inglese come fosse madrelingua, e traduce qualsiasi tipo di testo in un lampo, senza commettere errori. Purtroppo è cerebralmente piatto in tutto il resto. Ma questo non gli impedisce di essere arrogante, spocchioso e talvolta persino cafone. 

Lo invito quindi malvolentieri a casa mia per lavorare e appena entra mi squadra dalla testa ai piedi con un sorrisetto ironico: "sei bellissima", esordisce. Lo guardo incredula: "scusami?" E ripete convinto: "sei bellissima. Ma non sopporto il tuo perenne stile British". La domanda mi sorge spontanea: "stile British? in cosa lo noti?" ed ecco la sua tipica risposta da cerebralmente piatto in tutto ciò che non riguarda il suo lavoro: "Non lo so in cosa lo noto. Lo noto. E non lo sopporto in nessuno, non solo in te. Mi urta e lo detesto".
A quel punto tutta la mia negatività era scomparsa. Riccardo mi aveva fatto uno dei più bei complimenti che io avessi mai ricevuto in vita mia. No, non mi riferisco al fatto che mi veda bellissima, quanto piuttosto che abbia sottolineato che detesti il mio stile British. Quindi ho davvero uno stile British? E lì, mentre lavoravo alacremente alla traduzione insieme a Ricky, ho partorito nella mia testa l'idea per una serie di articoli. Da mesi avevo intenzione di scrivere posts about my favourite British style icons (l'ho scritto in inglese perché suona meglio; in italiano viene lunga: "articoli sulle mie icone di stile preferite britanniche"). Ma fare una serie di post biografici e modaioli mi sembrava sterile e banale. Così ho invece pensato che ogni tanto potrei sottoporvi ad un'analisi critica dei miei outfit, del mio make-up e degli accessori, chiedendovi se sono abbastanza British secondo la vostra opinione e facendo un confronto con le suddette style icons. Il tutto sarà corredato da varie foto sui social con gli hashtag #haveigotabritishstyle #amibritishenough. Intanto guardate qua,
 nel luglio 2015 ho anticipato ciò che la mia icona di stile preferita Alexa Chung avrebbe fatto un mese dopo per lanciare la propria linea di manicure. E adesso ditemi: chi è che detta la moda?
E dopo questo sfoggio di superbia, vi ricordo che la vita amorosa e amicale raccontata in questo blog è di Kerry (con persone e fatti inventati di sana pianta), mentre i consigli fashion e di bellezza sono sia di Kerry che di Debby. E con questa crisi di identità, in cui il mio alter ego prevale occupandone i due terzi, vi saluto e scappo a prenotare una visita psichiatrica.
Au revoir, mes amis! ;-)
Kerry/Debby #haveigotabritishstyle #amibritishenough