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domenica 2 novembre 2025

The Crescent Moon Tearoom di Stacy Sivinski

Che altro si può desiderare se non un romanzo cozy 
dal sapore di cannella e cardamomo per godersi al meglio l’autunno?
The Crescent Moon Tearoom di Stacy Sivinski ha ampiamente soddisfatto le mie aspettative.
La storia narra di tre gemelle streghe, dai capelli fulvi, ognuna con un particolare colore di occhi (Anne li ha di un limpido azzurro, Violet color ametista, Beatrix un caldo e profondo nocciola), molto unite tra loro, ma con caratteri diversissimi (una estremamente posata e determinata, l’altra selvaggia e sbarazzina, l’ultima timida e riservata). Le sorelle Quigley vivono insieme in una grande casa incantata, a loro molto affezionata, e gestiscono un’invitante sala da tè nel centro di una Chicago di fine Ottocento, dove, dopo un’intensa giornata di shopping, le signore amano riunirsi per scaldarsi con un profumatissimo tè caldo, e per farsi poi leggere i fondi delle tazze, sperando che il futuro riservì loro qualche rosea sorpresa.
Il romanzo viene subito introdotto da una lettera scritta di pugno dall’autrice stessa, che ci esorta “ad apprezzare […] la magia dei momenti semplici: la sensazione di pace che arriva quando avvolgo le mani attorno a una tazza di tè caldo al termine di una lunga giornata; il profumo familiare dei vecchi libri, capace di trasportarmi istantaneamente in una storia non appena ne apro la copertina; il cuore che si illumina ogni volta che qualcuno che amo entra dalla porta.” (p. 9).

Vero è che la prosa risulta inizialmente un pochino pesante, almeno secondo il mio parere, troppo intrisa di paragoni e chiarimenti non sempre necessari; ma ci si abitua quasi subito a questo stile che diventa più coinvolgente man mano che la storia scorre fluida fin quasi a spiccare il volo.

Sono inoltre certa che chi tra voi si sente, come me, da troppo tempo orfana di serie televisive quali Samantha, Vita da Strega (Bewitched) e Streghe (Charmed), non potrà far altro che innamorarsi delle vicende di queste incantevoli sorelle. Sarà infatti un caso che siano tre come le Halliwell di Charmed? E la madre che si chiama Clara come la Zia Clara di Bewitched? E infine, la gatta di nome Tabitha non può che essere un omaggio esplicito alla figlia di Samantha.

Cosa mi è piaciuto tantissimo? L’idea di questa Chicago fin de siècle che non viene mai descritta, ma la cui presenza aleggia tangibile durante l’intera narrazione.

Per concludere, bisogna riconoscere che l’edizione italiana di questo libro, curata da Armenia, è straordinaria, grazie anche alle illustrazioni delle bravissime Martina Ponente, in arte Meridyan Art, e Francesca Orlando, in arte Nola Sprayed Edges.

Au revoir, mes amis! ;-)

PS: vi mostro qui di seguito altre immagini di questo bellissimo libro, più le foto degli altri libri witchy e cozy o gotici, stregoneschi e terrificanti che mi ero ripromessa di leggere in questo autunno spooky fino all’arrivo del periodo natalizio. Vedremo se riuscirò a tenere fede al mio intento… anche perché nel frattempo ho continuato a riempire gli scaffali della mia libreria. :-D