Con questo articolo apro la carrellata di recensioni sui libri che ho comprato perché li ho visti citati in altri libri.
Di Un Gentiluomo a Mosca ad esempio, se ne parla in una delle tante riflessioni che Gabriele Romagnoli fa in La Prima Cosa Bella, intitolata Il Club degli Umili. Qui Romagnoli riporta, con parole sue, ciò che saggiamente spiega Towles nel suo romanzo a proposito del Conte Aleksandr Il’ič Rostov, nobile caduto in disgrazia dopo la Rivoluzione Bolscevica, e di una sua coprotagonista, ovvero che gli umiliati “si muovono senza segni esteriori, ma si riconoscono al primo sguardo […] sapendo che bellezza, influenza, fama e privilegio vengono piuttosto presi a prestito che concessi, non si lasciano impressionare facilmente” (cfr. p. 244, Un Gentiluomo a Mosca). Infatti, per dirla con le parole di Romagnoli, “gli umili non sono umiliati e offesi. Discendono con grazia e così facendo individuano la risalita” (cfr. p. 82, La Prima Cosa Bella). E si ha sempre molto da imparare da chi sa affrontare la vita a testa alta, comunque vada. Bisogna essere forti, perché, come insegna il Granduca Demidov al Conte ancora bambino, se non si è in grado di governare le proprie circostanze, allora saranno le circostanze stesse a governarci.
Nella prima sezione del libro si citano spesso i grandi della letteratura russa e viene una gran voglia di leggerli o di rileggerli. L’autore è sicuramente un uomo di una cultura immensa in svariati campi, e rende il lettore curioso di approfondire tutto ciò di cui parla. La lettura di questo lungo romanzo, gradevolissima, con i cinque libri in cui è diviso, ha esattamente il sapore di una vita vissuta fino in fondo, dall’inizio alla fine, che si vuole assaporare lentamente per non doversi separare troppo in fretta da tutti i personaggi che incontriamo mano a mano tra le quattro mura dell’hotel Metropol a Mosca, in cui il Conte Rostov è confinato a passare il resto dei suoi giorni, ma in cui avrà la fortuna di godersi una vita molto più piena e significativa di tante altre, e in cui avrà l’opportunità di conoscere persone meravigliose con cui intesserà rapporti di amicizia, amore, genitorialità.
Non credo di dover aggiungere altro per invogliarvi a leggerlo.
Au revoir, mes amis ;-)