Sotto la porta dei sussurri di T.J. Klune mi ha fatto l’effetto di un gioiellino “inaspettato” (leggere il libro per capire).Wallace Price, avvocato di successo, uno squalo che non prova pietà per nessuno, dipendenti compresi, viene improvvisamente colto da un malore, che si rivelerà subito essere fatale. Un infarto. Ed ecco che la sua spregevole vita termina così miseramente nel suo studio. Ma prima di attraversare il Passaggio di Caronte, Wallace avrà (forse) l’opportunità di riscattarsi, incontrando mietitori, traghettatori, ed altri fantasmi come lui. Questo è solo l’incipit di una lunga serie di avventure immerse in un mondo semi-fiabesco che, grazie alla profonda empatia dei protagonisti, ci insegnerà come affrontare ed elaborare gli eventuali lutti che la vita ci vedrà, o ci ha già visti, costretti a sopportare. Ci mostrerà inoltre che c’è sempre tempo e spazio per l’amore, in ogni sua forma, e che tardi è decisamente meglio che mai.
I toni sono a tratti scherzosi, a tratti più seri. Ma non pensate che l’autore si sia accostato ad un tema così delicato con superficialità: al contrario, leggendolo mi è stato chiaro che si spendono così tante parole solo su qualcosa che ci ha toccato da molto vicino, e scrivere è sempre un ottimo modo per trovare la forza di andare avanti.
Un’atmosfera poetica pervade tutta la storia. Sussurri in sottofondo che ci prendono per mano e ci accompagnano per tutta la vicenda. Un libro che vi farà innamorare, e lo affermo senza retorica.
Non vi resta che aprire la prima pagina, ma non la porta: quella può tranquillamente aspettare.
Au revoir, mes amis! ;-)
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