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venerdì 2 maggio 2025

I libri di Kerry: Storia di Due Anime di Alex Landragin

Storia di Due Anime di Alex Landragin, scrittore emergente al suo primo romanzo,
è un libro particolare, che può essere letto in due diverse modalità: come un qualsiasi altro libro, dalla prima all’ultima pagina, oppure seguendo “la sequenza della Baronessa”, cioè saltando di palo in frasca, o meglio, andando avanti e indietro a seconda di ciò che ci dice l’autore. 
La storia, un misto tra un giallo d’altri tempi e un’intensa storia d’amore con elementi fantastici, è sicuramente molto ben congegnata. Complimenti a Landragin che, a discapito del vasto numero di personaggi, riesce a tenere le fila dell’intera vicenda, a far quadrare il tutto e a far sì che anche il lettore più sbadato (in cui mi riconosco appieno) sia in grado di ricordare tutti i nomi e collegarli ai vari episodi. 
Ho provato dapprima a leggerlo seguendo l’ordine “normale”, e sinceramente mi stavo annoiando e stavo capendo poco. Così sono passata alla sequenza della Baronessa, e la storia si è fatta decisamente più intrigante. Sebbene comunque l’autore si sia dimostrato molto abile in questo intreccio double face, e sia stato bravissimo nel descrivere luoghi lontanissimi tra loro e in momenti storici molto differenti, la storia non mi è piaciuta. Ho trovato la protagonista estremamente egoista e, permetttemi, pure un pochino stupida e patetica. La storia è, in effetti, la storia di due anime… che ovviamente si amano. Ed una delle due insegue l’altra. A parte che, nonostante il magistrale intreccio globale, non ho ancora capito il reale motivo per cui inizi il tutto, da cui parte l’inseguimento che fa da perno all’intera narrazione. Inoltre, verso la fine, le cose prendono una piega inaspettata, che mi ha colpita in una maniera talmente positiva, da dare uno sprint decisivo alla mia velocità di lettura, per poi però deludermi di colpo una volta arrivata alla conclusione, in cui mi sono chiesta: “e quindi?” Ho ancora numerosi dubbi sull’inizio, sulla fine e sulle motivazioni. Ma sono dubbi che non tutti i lettori hanno avuto, visto che sono moltissime le persone che lo hanno divorato ed amato.
Peccato che a me invece non abbia trasmesso molto, sicuramente non i pensieri profondi che sanno suscitarmi moltissimi scrittori, ma nemmeno la leggerezza e l’allegria che sanno trasmettere i romanzi più frivoli e commerciali. Confesso però di aver trovato alcune riflessioni che ho apprezzato molto, quali ad esempio: “c’è qualcosa di profondamente inquietante nell’essere giudicati malvagi da una persona sulla quale si è pronunciato lo stesso giudizio”. E con questa massima illuminante ed azzeccatissima, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima recensione.
Au revoir, mes amis! ;-)





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