Appena terminato L’Uomo nell’Alto Castello, il cui titolo un tempo veniva tradotto come La Svastica sul Sole. Sconvolgente. Perché sconvolta, quasi trafelata, sono arrivata al finale di questo impressionante romanzo ucronico.
E casualmente l’ho finito proprio oggi, nel Giorno della Memoria: nessun’altra data sarebbe apparsa più azzeccata.
Ma prima di tutto, per chi non è avvezzo a questo tipo di letteratura, facciamo un passo indietro e spieghiamo che cosa si intende per “ucronico”.
A differenza dell’utopia (realtà alternativa, considerata quasi impossibile per la sua meravigliosa perfezione) e della distopia (possibile realtà, contrapposta all’utopia e assolutamente non auspicabile), l’ucronia prende spunto da fatti storici reali per poi chiedersi: “ma cosa sarebbe successo se invece…”. E in questo strabiliante capolavoro, Dick prova ad immaginare cosa sarebbe (forse) accaduto se la Seconda Guerra Mondiale fosse stata vinta dall’Asse. È davvero impressionante la cura e la meticolosità con cui l’autore è riuscito a descrivere questo scenario alternativo. Ma d’altra parte, come ci spiega Emmanuel Carrère nell’introduzione all’edizione Mondadori, e come l’autore stesso ammette nei ringraziamenti iniziali, Philip K.Dick si era documentato molto per la stesura di questo romanzo; non solo: risulta abbastanza evidente anche il fatto che si fosse consultato con l’I Ching.
Ecco quindi che, grazie anche all’oracolo, protagonista indiscusso dell’intera vicenda, prendono vita esperti artigiani ebrei che si spacciano per americani; alti funzionari giapponesi che non condividono le spietate ideologie anti-semite ed i genocidi in genere; ufficiali nazisti che leggono libri proibiti; piccoli e gretti proprietari di negozi di antiquariato che non tollerano la supremazia di altre “razze” a discapito dei cosiddetti bianchi; ebrei che si fingono ariani per avere dalla propria parte le più alte gerarchie naziste; bellissime, affascinanti, estremamente intelligenti e determinate donne brune che incontrano uomini italiani un po’ troppo su di giri, e non in senso positivo.
E poi c’è La Locusta si trascinerà a stento, il libro proibito di cui sopra, il cui autore ipotizza un universo parallelo dove l’Asse ha perso la guerra…
Un intreccio di vite che ci conduce ad un finale inaspettato, impossibile da immaginare anche solo lontanamente. Dick era un genio, un indiscusso genio sensibile e provato dalle brutture di una guerra atroce, preceduta da fascismi persino più atroci della stessa guerra.
Superfluo dirvi che vi consiglio caldamente di buttarvi quanto prima in questa incredibile, sconcertante esperienza di lettura.
Au revoir, mes amis! ;-)
Nessun commento:
Posta un commento