È davvero necessario, e soprattutto naturale, innamorarsi?
Non ho mai creduto nell'amore con la "A" maiuscola, quello delle favole per intenderci, o anche dei film hollywoodiani. O meglio, ci ho creduto fino ai tempi del liceo. Poi già all'università ho cambiato idea. "Perché? Per via di qualche delusione?" vi starete chiedendo voi. No. Semplicemente ho iniziato ad analizzare l'amore nella letteratura. Ad esempio Romeo smette di amare Rosaline ed inizia ad amare Juliet soltanto perché la seconda lo ricambia, mentre la prima no. Ecco quindi già una caratteristica dell'amore: dev'essere esperito.
Questo dovrebbe farci riflettere e capire che forse l'amore incondizionato e platonico che ad esempio Dante nutriva nei confronti di Beatrice non era nient'altro che una malsana ossessione. L'amore è sano se ricambiato. Ed è normale, perché l'amore serve solo a dare un senso al nostro progetto di vita, che può essere una famiglia progettata con qualcuno che riteniamo adatto al compito, o una compagnia con cui condividere momenti belli e brutti.
Quando crediamo di amare il partner non vogliamo davvero il suo bene: vogliamo il nostro. Ecco perché non credo nell'amore con la "A" maiuscola. L'amore incondizionato ce l'abbiamo normalmente per i nostri figli, difficilmente per la persona con cui stiamo assieme. Perché da questa persona pretendiamo che ci faccia star bene, che ci stia vicino, che ci sia fedele. E se siamo innamorati ricambiamo la cortesia. Ma se il partner non ci dà ciò che vogliamo e le cose iniziano ad andare male, ecco che lo lasciamo. Quindi non è vero che "amor vincit omnia". Ed ecco perché credo che l'amore sia solo una convenzione sociale. Perché è più poetico, romantico nel senso letterario del termine, dire che mettiamo su famiglia con la persona che amiamo più della nostra stessa vita. Ma non è la verità. La verità è che conosciamo qualcuno, ce ne innamoriamo, ma ad un certo punto la fase di innamoramento passa. E restano l'affetto, il rispetto e magari anche la voglia di stare insieme. E scegliamo questa persona solo se la riteniamo adatta. Suona arido, ma è così. Vi è mai capitato di innamorarvi di un alcolizzato, un tossico o uno con il vizio del gioco? A me è capitata una di queste situazioni. Credevo di essere innamoratissima. Ma ho scelto di non stare con quella persona, perché non adatta a formare una famiglia né tanto meno ad essere una compagnia per la vita. Quindi, nonostante la fase di innamoramento, ho fatto una scelta razionale. E non me ne vergogno. Piuttosto mi vergognerei del contrario. Purtroppo spesso sbagliamo i calcoli, ed ecco che si verificano le tante separazioni a cui assistiamo ai giorni nostri. Ma pazienza, errare humanum est.
Una cosa poi che mi ha sempre fatto sorridere è il concetto di "anima gemella". Possibile che fra miliardi di persone la mia anima gemella si trovi proprio nella città in cui vivo, o in cui lavoro, o in cui sono andata in vacanza? Caspita! Che fortuna! O forse non è così. Forse l'anima gemella non esiste. Al mondo esistono semmai persone con cui abbiamo più affinità rispetto ad altre. E possiamo comunque ritenerci fortunati quando le troviamo. Questo dovrebbe farci riflettere e capire che forse l'amore incondizionato e platonico che ad esempio Dante nutriva nei confronti di Beatrice non era nient'altro che una malsana ossessione. L'amore è sano se ricambiato. Ed è normale, perché l'amore serve solo a dare un senso al nostro progetto di vita, che può essere una famiglia progettata con qualcuno che riteniamo adatto al compito, o una compagnia con cui condividere momenti belli e brutti.
Quando crediamo di amare il partner non vogliamo davvero il suo bene: vogliamo il nostro. Ecco perché non credo nell'amore con la "A" maiuscola. L'amore incondizionato ce l'abbiamo normalmente per i nostri figli, difficilmente per la persona con cui stiamo assieme. Perché da questa persona pretendiamo che ci faccia star bene, che ci stia vicino, che ci sia fedele. E se siamo innamorati ricambiamo la cortesia. Ma se il partner non ci dà ciò che vogliamo e le cose iniziano ad andare male, ecco che lo lasciamo. Quindi non è vero che "amor vincit omnia". Ed ecco perché credo che l'amore sia solo una convenzione sociale. Perché è più poetico, romantico nel senso letterario del termine, dire che mettiamo su famiglia con la persona che amiamo più della nostra stessa vita. Ma non è la verità. La verità è che conosciamo qualcuno, ce ne innamoriamo, ma ad un certo punto la fase di innamoramento passa. E restano l'affetto, il rispetto e magari anche la voglia di stare insieme. E scegliamo questa persona solo se la riteniamo adatta. Suona arido, ma è così. Vi è mai capitato di innamorarvi di un alcolizzato, un tossico o uno con il vizio del gioco? A me è capitata una di queste situazioni. Credevo di essere innamoratissima. Ma ho scelto di non stare con quella persona, perché non adatta a formare una famiglia né tanto meno ad essere una compagnia per la vita. Quindi, nonostante la fase di innamoramento, ho fatto una scelta razionale. E non me ne vergogno. Piuttosto mi vergognerei del contrario. Purtroppo spesso sbagliamo i calcoli, ed ecco che si verificano le tante separazioni a cui assistiamo ai giorni nostri. Ma pazienza, errare humanum est.
Quindi ragazze, se l'amore è solo una convenzione sociale e l'anima gemella non esiste, perché non iniziamo a fare sesso solo per divertirci e stare bene? Esattamente come fanno gli uomini. Le mie amiche storcono il naso. Dicono che noi donne non ne siamo capaci. Io non credo. Basta soltanto non crearsi aspettative fasulle. Ad esempio scegliamo qualcuno che, per quanto bello e affascinante, riteniamo assolutamente inadatto come fidanzato, marito o padre dei nostri figli. In questo modo non ci illuderemo, ma anzi, riusciremo a divertirci in modo spensierato.
A me piace dire di essere innamorata. Lo dico riferito agli uomini, alle amiche, ai libri, ai film, etc. Quando si parla di uomini, sostengo di innamorarmi subito. Ma questa fase arriva in fretta e passa in fretta. E mi fa sentire viva. In realtà succede spesso che mi innamoro perché mi creo delle false aspettative che puntualmente vengono disattese. E piango. E soffro. Perciò credo, anzi sono sicura, che anche il sesso senza amore possa farci sentire vive. Senza tante lacrime, paranoie, rimorsi, pentimenti e delusioni. Chiediamolo agli uomini, che sotto questo aspetto sono decisamente più furbi di noi. D'altra parte non siamo altro che mammiferi: "You and me baby ain't nothin' but mammals. So let's do it like they do on the Discovery Channel".
Au revoir, mes amis! ;-)
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