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giovedì 18 luglio 2024

Niun re! Niuna reina! Niun padrone! Mai più abbindolar ci faremo!

“Niun re! Niuna reina! Niun padrone! Mai più abbindolar ci faremo!” Con questo grido i piccoli uomini liberi (wee free men in inglese) vanno all’attacco ogni volta che ce n’è bisogno, o che non ce n’è bisogno. Questi spiritelli blu dai capelli rossi, piuttosto rozzi, sempre pronti ad arraffare, azzuffarsi e fare bisboccia, che parlano una lingua stranissima (un misto di dialetti e linguaggi desueti), in L’intrepida Tiffany e i piccoli uomini liberi di Terry Pratchett partono all’avventura insieme a Tiffany Aching (si legge Akin) per ritrovare il suo fratellino scomparso.

Per me leggere le storie del Mondodisco (Discworld) equivale a sentirmi a casa, nonostante spesso descrivano lunghi viaggi, e nonostante siano ambientate in un universo ben lontano dal nostro. E come sempre mi accade con i libri di Terry Pratchett, anche questo mi ha fatto affezionare talmente tanto ai suoi personaggi da non riuscire più a lasciarli andare.
Tiffany è una bambina di nove anni con le qualità giuste per diventare una streghetta con i fiocchi, come s’intuisce subito dall’interesse che mostra per lei Miss Perspicacia Tick. D’altra parte i pregi migliori posseduti da questa sveglia ragazzina sono l’intelligenza, la curiosità e tanta voglia d’imparare sempre cose nuove. E non è bionda con gli occhi azzurri, né ha i capelli rossi e gli occhi verdi, quindi non sarà salvata come accade alle principesse, ma i suoi capelli castani e gli occhi nocciola la porteranno a voler diventare una strega e a dimostrarsi una vera eroina.
Questo romanzo mi ha ricordato, a tratti, Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, Peter Pan, Coraline, e Le cronache di Narnia, tutte opere che sicuramente l’autore conosceva molto bene. Ed infatti Tiffany si ritroverà intrappolata nei sogni (come Alice), incontrerà dei ragazzi perduti (come Peter Pan), farà la conoscenza di inquietanti figure femminili (come Coraline), e combatterà contro una regina delle nevi (come i fratelli Pevensie contro Jadis).
Anche qui, come succede in Terminator con John Connor, ci si appassiona ad un personaggio che non si vede, ma di cui si parla molto: Nonnina Aching, un tempo Sarah Grizzel. Questa avventura mi è piaciuta così tanto che ho già in mano il seguito, Un cappello pieno di stelle. Sono proprio curiosa di vedere come crescerà ancora la nostra piccola Tiffany Aching, di cui Nonnina sarebbe di certo fierissima.
E voi cosa state aspettando? Affrettatevi a leggerlo! Non ve ne pentirete :-)
Au revoir, mes amis! ;-)



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