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lunedì 14 luglio 2025

La vita segreta della casa in miniatura di Audrey Burges

Attirata dai colori pastello della copertina, che fa infatti pendant col mio vestito preferito, e affascinata dal titolo che “sa di favola”, ho afferrato La vita segreta della casa in miniatura di Audrey Burges
dallo scaffale più alto della mia libreria di fiducia e mi sono subito lasciata conquistare dalla seconda di copertina, in cui si riassume che Myra Malone gestisce un blog seguitissimo, dedicato alla sua meravigliosa casa in miniatura, e ben presto Alex Rakes scoprirà che quella casetta è identica alla villa in cui vive…
Il libro racconta una storia piena d’amore, amore per i figli, amore per i nipoti, per i nonni, amore nelle coppie felici. E sicuramente racconta anche dell’amore per la nostra casa, intesa come il nostro rifugio più intimo, la nostra famiglia. Se si legge la dedica che l’autrice antepone alla narrazione: “Ai miei genitori, Dennis e Jená: i miei primi tessitori di racconti, i miei primi lettori, i miei primi editor, la mia prima storia d’amore - E a Nina, la nostra Trixie, di cui sentiremo per sempre la mancanza”, e se si vanno subito a vedere le cinque pagine di ringraziamenti finali, ci sarà facile capire il motivo per cui la Burges ha scritto una storia tanto romantica, ovvero il grande affetto che sembra nutrire per le persone che hanno la fortuna di far parte della sua vita.
Myra Malone, la protagonista del romanzo, non è però circondata da così tanti amici e nemmeno da molti familiari. Vive, anzi, come una reclusa spersa tra le montagne. Eppure la sua infanzia, trascorsa con i genitori ed i nonni, era stata estremamente felice; ma adesso divide la sua vita tra la minuscola casa che si diletta ad arredare con tanta cura,  e la sua amicizia con la fedelissima Gwen. Tutto acquisterà un significato diverso quando Alex si accorgerà appunto di vivere proprio in quella villa in miniatura.
Si tratta quindi di un romanzo rosa? Oppure di un fantasy? O del tanto in voga “realismo magico”? O forse nessuna delle tre o tutte assieme. Ovviamente non ve lo dirò. Come al solito, no spoilers. Vi garantisco però che la trama ha avuto per me dei risvolti piacevolmente inaspettati. E, inutile dirvelo, l’ho apprezzata tantissimo.
La lettura si è rivelata estremamente piacevole e mi è venuta voglia di fare mille domande alla simpaticissima Audrey: ad esempio, come le è saltata in mente l’idea di una casa in miniatura, oppure, come è riuscita a creare dei personaggi così meravigliosi e credibilissimi, quali Alex, Gwen, e soprattutto la mitica Ellen. E se mai mi risponderà, vi svelerò ogni segreto.
Au revoir, mes amis! ;-D





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